Bianchello del Metauro, alla scoperta della nicchia enoica marchigiana con i 'Vignaioli d'Autore'

di LORENZO FRASSOLDATI
12 agosto 2022

Vignaioli Bianchello del Metauro

Un vino, un territorio. Il Bianchello del Metauro, piccola nicchia enoica preziosa delle Marche, nasce in un territorio caratterizzato da dolci colline, rinfrescate dalla brezza proveniente dall’Adriatico e protette, quando si risale verso l’interno in un percorso lungo 80Km costellato da splendidi borghi, dalle sponde del Metauro, il fiume più importante della regione. Proprio 50 anni fa il Bianchello del Metauro ha ottenuto il riconoscimento della Doc, richiesta dagli stessi produttori locali. Conquistando tale marchio, il Bianchello è entrato a far parte dei vini regionali di pregio. Piccola la superficie coltivata: 209 ettari, per 66 viticoltori e 21 vinificatori. La zona di produzione è limitata e comprende alcuni comuni del medio e basso Metauro (provincia di Pesaro e Urbino): Fano, Cartoceto, Colli al Metauro, Montefelcino, Isola del Piano, Fossombrone, Sant’Ippolito, Terre Roveresche, Fratte Rosa, parte del comune di Mondavio e parte dei territori di Urbino e Fermignano. Oltre alla versione Tradizionale, il Bianchello del Metauro si trova anche nelle tipologie Superiore, Spumante e Passito. Nelle prime due, è ampio al naso con sfumature agrumate di fiori bianchi e polpa di frutti gialli. Il palato è fresco, sapido e carezzevole. Le sensazioni agrumate sono tipiche della versione Spumante, mentre il Passito va verso il miele di acacia o girasole. Una realtà di dimensioni contenute ma che negli anni ha saputo evolversi, passando dall’immagine di vino semplice e di grande bevibilità a un prodotto di maggiore personalità e longevità. Le tre parole d’ordine “Bianchello da Vivere, Bianchello da Conoscere e Bianchello da Gustare” sono alla base del progetto dei 'Vignaioli d'Autore', nove cantine che assieme al loro vino bianco vogliono rendere ancora più attrattiva la destinazione vitivinicola agli appassionati wine lover, amanti curiosi dei valori delle tradizioni locali. Nasce così 'Le Vie del Bianchello del Metauro Doc', tra i primi progetti del genere nelle Marche e apripista della nuova campagna nazionale di comunicazione della Doc, improntata fortemente sul digital e sui canali social, che punta alla bellezza del territorio, alla storia antica, ai paesaggi da sogno, alla tradi-zione vitivinicola millenaria. Da Pesaro, capitale della cultura 2024 a Urbino, centro del Rinascimento e patrimonio Unesco attraversando un territorio ricco di tesori artistici, prelibatezze e tipicità made in Italy, di grande interesse per il turista moderno. Dall’Appennino all’Adriatico, la Doc locale unisce le nove cantine dei Vignaioli d’Autore e traccia le ‘Vie del Bianchello del Metauro Doc’. Le visite prevedono visite nelle cantine con degustazioni, cene in vigna, picnic tra i filari a cura dei magnifici nove: le cantine Bruscia, Cignano, Claudio Morelli, Il Conventino di Monteciccardo, Di Sante, Fiorini, Cesare Mariotti, Terracruda, Fattoria Villa Ligi. Per intensificare l’esperienza, alcuni di loro propongono: trekking, bird watching, e-bike, osservazioni astronomiche, musiche e concerti, attività artistiche e reading, dibattiti,. Un territorio vocato alla coltivazione della vite e alla produzione di grandi vini, che qui si associa a un patrimonio straordinario di cultura, arte, ambiente.