Benazzoli, il richiamo delle radici: l’atteso Trentodoc è un vino del cuore
Trentine trapiantate in Veneto, le sorelle Claudia e Giulia hanno dato vita al Riserva 2019 Benazzoli Fulvio dosaggio zero, dedicato al papà
Un nuovo Trentodoc che è un vino del cuore, per le produttrici, le sorelle Claudia e Giulia Benazzoli. Originarie del Trentino, si sono trasferite nel 1997 a Pastrengo con la famiglia ed è qui, tra il Garda e la Valpolicella, che l’azienda produce i suoi vini,
Il richiamo delle radici trentine era però troppo forte e così, grazie all’accordo con un conferitore della Vallagarina con vigneti sulle colline sopra Rovereto, è arrivato il primo metodo classico trentino della casa, dedicato a papà Fulvio che per primo aveva messo le basi di questo “ritorno a casa”: il Trentodoc Riserva 2019 Benazzoli Fulvio dosaggio zero. Un vino 100% Chardonnay, cifra stilista per eccellenza della denominazione, che resta 40 mesi sui lieviti acquistando complessità ed eleganza.
Caratterizzato da un perlage fine e persistente, il Trentodoc Riserva 2019 Benazzoli Fulvio dosaggio zero offre al naso note sapide e minerali, per poi evolversi in sentori di fiori di sambuco, mela gialla e fragranti note di croissant. In bocca la cremosità è avvolgente e si contrappone alla naturale freschezza dello ‘spumane di montagna’ per eccellenza.
“Questo vino trae ispirazione dall'essenza del metodo trentino tanto caro alla nostra famiglia – spiegano Claudia e Giulia Benazzoli – fondato sui principi di rispetto, responsabilità e dedizione. È una visione condivisa da nonno Vittorio e da nostro padre Fulvio, che l’hanno trasmessa a noi insegnandoci a ‘fare vino’ con il cuore nella terra e gli occhi al futuro. Ecco perché vogliamo che questi valori si ritrovino nel calice, con un vino elegante, sapientemente equilibrato e indimenticabile.”
Trentodoc Riserva 2019 Benazzoli Fulvio dosaggio zero. Prezzo: 30 euro