A Maria Canabal il premio Casato Prime Donne

Alla ‘pasionaria’ del cibo e del vino la XXIIIesima edizione del prestigioso riconoscimento. Cerimonia di consegna sabato 14 settembre al Teatro degli Astrusi a Montalcino

di Redazione Itinerari
10 settembre 2024
Maria Canabal

Maria Canabal

La vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2024, Maria Canabal, sarà premiata sabato 14 settembre durante la cerimonia della XXIII edizione che si terrà nel Teatro degli Astrusi a Montalcino e si concluderà in modo solenne, nel pomeriggio, alla Fattoria del Colle, quando Sua Eminenza Cardinale Augusto Paolo Lojudice Arcivescovo di Siena, benedirà la nuova ambulanza della Misericordia di Sinalunga dedicata a Carlo Gardini, marito di Donatella Cinelli Colombini recentemente scomparso.

Nelle sezioni giornalistiche del Premio Casato Prime Donne, i vincitori sono Alessandro Regoli e Irene Chiari di “WineNews”, Loredana Sottile e Gianluca Atzeni di “Trebicchieri” del Gambero Rosso ed il "Premio Speciale della Giuria" è andato a “Linea Verde”, storico programma di RAI 1 per la puntata dedicata a “I Gioielli della Terra di Siena”, premio quest’ultimo che sarà devoluto in beneficenza.

Il Premio Casato Prime Donne comprende anche un incubatore di talenti giovanili, quest’anno ha riguardato l’artista Luigi Corbini, gli studenti della classe 4° A dell’Istituto Agrario Bettino Ricasoli e del Liceo Linguistico Lambruschini di Montalcino, il comunicatore Massimiliano Manetti dell’Università di Siena, il pasticcere Andrea Sacchetti della Pasticceria Nuovo Mondo di Prato e 3 orafe del LAO Jewellery School di Firenze: Martina Bianchi, Beatrice Campagna e Asia Roccazzella.

La Prima Donna 2024 Maria Canabal nasce in Spagna da una famiglia di diplomatici ma è francese di adozione, parla 5 lingue, avvocato, ha un passato di giornalista politica, culturale e poi gastronomica. Il suo primo tentativo di sostenere le donne fu molto faticoso, quando provò a pubblicare sulla discriminazione fra i fornelli trovò enormi difficoltà. Nel 2014 l'Onu lancia "He for she", una campagna di solidarietà in favore dell'uguaglianza uomo-donna. E’ questo a dare la spinta a Maria Canabal per creare, l'anno dopo, il Parabere Forum. Si tratta di un’associazione no profit finalizzata a “empowering women in hospitality” ovvero che cerca di valorizzare e promuovere le donne nel settore dell’ospitalità con tre strumenti: istruzione, tutoraggio e modelli di ruolo. Anche il nome del Forum è emblematico: la Marchesa di Parabere è una sorta di Artusi spagnola che si chiamava Maria Mestayer de Echagüe, era madre di otto figli e proprietaria di due ristoranti tra Bilbao e Madrid. Per scrivere libri dovette usare uno pseudonimo perché all'epoca era difficile per la gente comune essere scrittori.

Parabere Forum diventa un appuntamento annuale e itinerante per quattrocento donne che arrivano da una cinquantina di Paesi: cuoche e scienziate, ingegneri e contadine, antropologhe, produttrici di vino e agronome che si scambiano idee e progetti sul futuro dell’alimentazione. L’obiettivo è trasmettere il coraggio e accrescere le opportunità attraverso l’aiuto reciproco. ”Il primo passo è stata la rete. Hanno capito che non erano sole. È stato molto importante: non si può immaginare la quantità di progetti, amicizia, collaborazione scaturiti da quel primo Parabere”.

Poi Maria Canabal intuisce che Parabere deve dare opportunità alle donne attraverso la comunicazione. Nel 2015 viene creato il database di Parabere che conta oggi circa 8.000 donne da 60 Paesi (sommelier, chef, scienziate, antropologhe, contadine, produttrici, ecc) e costituisce una risorsa per chi scrive e organizza eventi e vuol far conoscere nei loro articoli e nei loro programmi significative storie di donne. Sono state inviate donne del network Parabere ovunque nel mondo: congressi, università, concorsi, ecc. Italiane in Korea, brasiliane in Danimarca, indiane in Spagna, francesi nelle Mauritiutius.

Sull’onda di questo database nel 2019 è nata la APP Parabere che è premiata come “Best Food APP” nel mondo. L’APP Parabere Gourmet City Guide è una sorta di guida gastronomica interattiva.  Tutte le aziende nella APP sono o gestite da una donna o di proprietà di una donna. Quindi questa è una APP per promuovere il talento femminile, quello delle manager e l’imprenditoria femminile. E’ scaricabile gratuitamente su APPLE STORE e GOOGLE PLAY e contiene indirizzi e descrizioni di attività gastronomiche condotte da donne. I locali e le aziende sono divisi in sezioni: ristoranti, negozi di cibo, street food e bar, ristoranti informali. Al momento ci sono 11 città sulla APP e tutte le aziende possono essere trovate nella mappa di ogni città.

Parebere Forum vuole promuovere le donne nell’ospitalità. Come? Con i seguenti strumenti: un forum annuale, un database, una APP, un premio, una collezione di libri, e un finanziamento. Il premio Parabere Care Award che riconosce l’importanza dell’equilibrio vita lavoro nel creare un’industria dell’ospitalità sostenibile e vuole promuovere individue e organizzazioni che si distinguono nel gestire i confini tra lavoro e vita privata. Nel 2015 Maria Canabal è stata nominata “Most Influential Woman in Gastronomy” dalla Foundation Women's Week. Ha scritto 10 libri due dei quali “Coquilles Saint-Jacques” e “Cocinando un Tributo por El Celler de Can Roca” hanno ricevuto il riconoscimento di «Best Chef Book» dai Gourmand Cookbooks Awards nel 2016

In mezzo a tante difficoltà, anche nella ricerca degli sponsor, Maria Canabal va avanti "dopo il tempo del green washing, ora è il momento del pink washing>> perché spesso il sostegno alla parità di genere è molto apparenza e poca sostanza. Parabere è stato a: Bilbao, Bari, Barcelona, Malmö, Oslo, Istanbul, Paris, Palma. La nona edizione del Parabere Forum si è svolta alla Luiss di Roma il 3 e 4 marzo 2024 ed ha riunito centinaia di donne provenienti da 42 Paesi del mondo e dai 5 continenti. Il tema scelto era "The politics of food" e lo slogan "Vote with your fork".

Cambiare le regole del gioco, rinnovare, creare comunità. Queste le parole chiave delle singole iniziative che, nell’insieme, mirano a obiettivi molto alti: contrastare la privatizzazione delle sementi, l'inquinamento della terra e del mare, lo spreco alimentare e l’ignoranza alimentare che sono responsabili diretti di obesità, malattie degenerative e cardiovascolari e incremento della povertà globale. In altre parole tornare a una cucina etica e gioiosa, che faccia bene a chi la gusta, a chi la produce e persino all’ambiente. A chi le chiede "qando pensi a Parabere tra 10 anni, cosa sogni?”, lei risponde che “non ci sarà più bisogno di Forum Parabere. Perché la diversità avrà smesso di esistere”.