Weekend a Roma, 5 cose non scontate da fare nella capitale

di GLORIA CIABATTONI -
9 dicembre 2023
Museum of Dreamers tunnel amore

Museum of Dreamers tunnel amore

Un weekend a Roma è un regalo da fare e soprattutto da farsi, in special modo in questo periodo prenatalizio, per vivere esperienze uniche fra arte e fantasia ma anche per uno shopping molto originale

Museum of dreamers

Stanza capovolta al Museum of Dreamers

Stanza capovolta al Museum of Dreamers

E’ consigliabile dedicarci almeno un’ora abbondante, ma una volta dentro è difficile guardare l’orologio. Il Museum of dreamers  è uno spazio dedicato ai sogni, alla fantasia, è un Paese delle Meraviglie che incanta grandi e piccini. Consta di 21 installazioni che occupano 4000 mq nel PratiBus Distric, ideate dalle designer Elena e Giulia Sella, che mixando arte e tecnologia, suoni, luci e creatività stupiscono e, appunto, fanno sognare. Dal muro dei desideri dove mettere i bigliettini con messaggi e speranze ai cieli fatti da mille luci, alle stupefacenti stanze coi mobili capovolti, alle altalene fra le nuvole, al tunnel dedicato al cuore (nella foto di copertina), fino alla piscina piena di palline dove giocare fino a che non ci si stanca: un luogo per gli innamorati ma anche per tutta la famiglia, coi nonni che si divertono coi nipotini. Attenzione, termina il 28 gennaio 2024: Prati BusDistrict, Viale Angelico 52. LEGGI ANCHE - Lights in nature: a Roma spettacolari giochi di luce fra terra, mare e cielo 

Casa Balla

Casa Balla

Casa Balla

E’ stata la dimora del pittore futurista Giacomo Balla dal giugno del 1929 alla sua morte nel 1958, in via Oslavia. Qui visse con la moglie Elisa Marcucci e le due figlie, Luce ed Elica, che lo affiancarono nella sua attività artistica contribuendo a fare dell’appartamento un coloratissimo laboratorio futurista, di sperimentazione, dove il colore diventa movimento, ricerca estetica ma anche funzionalità (come  negli armadi a scomparsa nel corridoio). Fu un luogo dove abitare e nel contempo concretizzare le idee enunciate nel manifesto sulla “Ricostruzione futurista dell’universo”, firmato da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel 1915. Materiali poveri e fantasia davano così vita ad esempio a leggii e tavolini ad incastro. Incanta il colore ovunque, anche negli abiti che l’artista ideò, bizzarri e variopinti, per contrastare l’uniformità dell’abbigliamento dell’epoca. Visite guidate (gruppi di massimo 12 persone) su prenotazione fino al 28 gennaio 2024, dal giovedì alla domenica.

Museo Macro

E’ una bella scoperta il Macro, il Museo di Arte Contemporanea ristrutturato dall’architetto francese Odile Decq. Si trova nell’ex fabbrica del Birrificio Peroni, in via Nizza 138, vicino a Porta Pia, nel Quartiere Salario-Nomentano. E’ un mirabile esempio di recupero di un’area industriale, con gli edifici collegati fra loro e i begli spazi suddivisi in maniera funzionale ma anche esteticamente molto gradevole, fra sale espositive, spazi-eventi, book-shop, sale didattiche, auditorium e sala di lettura, che coprono una superficie di 10.000 mq. Al tetto, che è una vera piazza sempre fruibile, si accede tramite due rampe che partono da via Nizza e via Emilia, e si arriva al bar-ristorante per una sosta rilassante. Se il Macro è da vedere per la sua struttura, ovviamente lo è ancor di più per le mostre di artisti contemporanei che ospita, e tra queste occupa un bello spazio a pianterreno quella di Emilio Prini  (1943-2016) "... E Prini", con le opere dell’artista esponente dell'arte povera, movimento fondato dal critico d’arte Germano Celant nel 1967. Sono in corso anche numerose altre mostre che termineranno nei prossimi mesi, da conoscere su museomacro.it. Un’ultima bella sorpresa: l’ingresso è sempre gratuito (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 12 – 19, sabato e domenica 10 – 19, lunedì chiuso).

Shopping nel Quartiere Monti

Roma è universalmente conosciuta come capitale dello shopping, ma se si cerca qualcosa di diverso, di unico, bisogna fare un giro nel quartiere Monti, diventato un must fra chi – romani e turisti di ogni provenienza - ha voglia di inoltrarsi fra strade e stradine fiancheggiate da edifici storici, chiese, e soprattutto negozietti e boutique. La loro caratteristica è di essere il trionfo del vintage creativo: troveremo abiti d’antan firmati, borse e scarpe “della nonna”, tessuti esotici trasformati in cappotti fantasiosi, gioielli  e bigiotteria indiani, creazioni di stiliste danesi e olandesi, gonne e camicette ricavate  da qualcosa che si aveva nell’armadio, perché alcuni negozi propongono una sartoria interna che “rimoderna” (come si diceva un tempo) ogni sorta di indumenti. Molto particolare è Sacripante Art Gallery che unisce shopping, arte e wine bar. “Sacripante” nacque sette anni fa come una galleria d’arte, ma la proprietaria Wilma ha poi aggiunto la parte di abbigliamento e di bar con l’intento di creare uno spazio artistico a tutto tondo. Ogni 2-3 settimane cambia l’artista in sala, così è possibile trovare una settimana un fotografo mentre quella dopo pittori o grafici. Altri indirizzi :Tina Sondergaard  (Via del Boschetto, 1); Nous Atelier  (Via del Boschetto, 109); Hang Roma (Via degli Zingari, 32); Officine Adda (Via degli Zingari, 37); LOL Roma (Via Urbana 89 e 92); Atelier Marloes Mandaat (Via Urbana 136); Pifebo (via dei Serpenti 135); Blue Goose ( via del Boschetto 4; Moll Flanders ( via Urbana 132). In pratica un mondo in poche strade, e se viene appetito, in via Panisperna al 222 c’è “Mariolina”, locale piccolo ma funzionale con un menù che accontenta la tradizione e anche i vegetariani, coi primi (da provare cacio e pepe e i ravioli alla carbonara) e le polpette di carne e di verdure di stagione, fino agli ottimi dolci.

Mama Shelter, dormire e non solo

Il ristorante Giardino d'Inverno al Mama Shelter

Il ristorante Giardino d'Inverno al Mama Shelter

Un hotel può essere un’esperienza da vivere? Sì se è Mama Shelther Roma, un 4 stelle nel quartiere Prati che rappresenta un concetto di hotellerie nuovo e che si può definire trasversale. Fin dal primo impatto è giovane e gradevole, con la reception e gli ascensori tappezzati dalle foto delle figurine Panini. Si incontra una clientela varia: turisti italiani e internazionali, coppie e famiglie (l’albergo è bene attrezzato con giochi per i bambini), gruppi organizzati, turismo religioso, siamo infatti a 20 minuti a piedi da Piazza San Pietro, e la vicinissima metropolitana porta in 17 minuti alla Stazione Termini. Un hotel giovane, inaugurato nel 2021 ma con alle spalle una bella esperienza: è il quattordicesimo del gruppo Mama Shelter, il primo è nato a Parigi per volere di Serge Trigano, figlio del fondatore dell’iconico Club Med, che nel 2008 coi figli ha dato vita ai Mama, poi nel 2014 ha siglato una partnership col Gruppo Accor. La formula vincente è quella della qualità accessibile: camere belle e funzionali (letti 5 stelle, set di cortesia bio e plastic free) a prezzi equi, un’ottima ristorazione, un servizio impeccabile. Mama Shelter Roma ha 217 camere, bar e ristoranti, la Mama Baths, l’area wellness con piscina, sauna, bagno turco e palestra. Non solo ospiti del Mama ma anche molti romani si ritrovano a pranzo e a cena. Al  ristorante “Giardino d’Inverno” lo chef Andrea Sangiuliano serve piatti interessanti  - molti vegetariani - che rivisitano la cucina laziale, e sempre con ingredienti di stagione. La pizzeria propone una grande varietà di pizze a lenta lievitazione e i frittini della tradizione romana. E poi gli aperitivi: da provare la Mama Roma Mixology Experience, con il barman Nico Napolitano che insegna i segreti dei cocktail ispirati ai segni zodiacali! E per gli appassionati di cucina, con le Mama Cooking Class si impara a preparare pizza, pasta, dolci e un must della cucina romana: il carciofo. Alla domenica, il Mama Brunch è un trionfo di buon cibo per tutti i gusti, dalla carne al pesce alle verdure, senza dimenticare i dolci e il bell’assortimento di gelati. E se si vuole scoprire Roma in maniera originale, l’hotel ci procura auto d’epoca, compreso un pulmino Volkswagen rosso fuoco.