Viaggio nei due deliziosi borghi alla scoperta di un’Umbria meno nota ma ricca di fascino. La guida per un soggiorno lento

Tra i borghi meno conosciuti ma affascinanti del Cuore Verde d’Italia, Rasiglia e Panicale emergono per la loro bellezza e storia. Rasiglia, la 'piccola Venezia dell’Umbria', incanta con le sue sorgenti e ruscelli, mentre Panicale offre panorami mozzafiato e tesori artistici. Entrambi meritano una visita per scoprire la loro autenticità e fascino medievale.

di Redazione Itinerari
4 agosto 2024

Tra i borghi più affascinanti, ma forse meno noti del Cuore Verde d’Italia, Rasiglia e Panicale: il primo, detto la ’piccola Venezia dell’Umbria’, si trova a circa 18 chilometri da Foligno, tra le verdi colline della Val Menotre, mentre il secondo è a pochi passi dal lago Trasimeno, su un’altura che apre a una vista eccezionale. Ecco perché meritano una visita.

Rasiglia è un gioiello medievale divenuto famoso per le sue sorgenti e i freschi ruscelli che scorrono tra le case in pietra e legno, creando un’atmosfera molto pittoresca. Spesso chiamato la piccola Venezia dell’Umbria, è un borgo che – turisti a parte – sembra essere uscito da una fiaba: proprio per questo motivo consigliamo di raggiungerlo durante la settimana, magari in orari di non eccessivo affollamento.

La presenza abbondante dell’acqua dona una freschezza e una vitalità che oggi affascinano i visitatori, ma in passato si trattava di una risorsa fondamentale per le attività locali: pelletterie, mulini, lanifici, centri tessili, concerie, tinture, ghiacciaie per conservare gli alimenti e altro ancora. Abbandonato per diversi anni dopo la scomparsa dei lavori artigianali dell’epoca, il borgo è stato recuperato grazie all’Associazione Rasiglia e le sue Sorgenti, trasformandosi in una meta turistica capace di mantenere viva tradizione e autenticità.

Tra i punti d’interesse più significativi segnaliamo l’antico Castello di Rasiglia, le cui rovine dominano il paesaggio dall’alto, e la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, con all’interno preziosi affreschi. Non si può perdere la visita guidata, della durata di un’ora e mezza circa, attraverso i luoghi-simbolo, le storie, i curiosi aneddoti e le peculiarità tecnico-scientifiche di questo piccolo universo celato a molti. Ricordiamo, inoltre, la rievocazione storica "Penelope a Rasiglia", che celebra l’antica tradizione tessile con racconti e workshop durante la Settimana della Cultura.

Panicale è un altro minuto borgo medievale arroccato su una collina non lontana dal lago Trasimeno e offre quindi panorami mozzafiato sulla campagna umbra e toscana circostante. Si caratterizza per la sua struttura urbanistica intatta, con stradine concentriche che salgono verso il centro, creando un effetto a spirale: questo disegno, tipico del Medioevo, lo rende adatto da esplorare a piedi, con ogni angolo che riserva una sorpresa.

Tra i luoghi da scoprire la Chiesa di San Michele Arcangelo, nella piazza principale del paese, che ospita affreschi rinascimentali di grande valore; non lontano si trova il Teatro Cesare Caporali, una perla del XVII secolo ancora attiva. Gli elementi artistici più celebri del borgo sono però le preziose opere del Perugino e (forse) di Raffaello, conservate nella Chiesa di San Sebastiano. L’edificio presenta nella parete di fondo il ’Martirio di San Sebastiano’ realizzato nel 1505 dal Perugino e un ulteriore affresco attribuito a Raffaello Sanzio, dal titolo ’Madonna con bambino tra angeli musicanti’.