Viaggiare in Giappone restando in Italia: Ryokan, giardini e musei

di SOFIA SPAGNOLI
13 novembre 2023
Giardino all'Istituto Giapponese di Roma

Giardino all'Istituto Giapponese di Roma

Il Giappone, una terra così lontana e affascinante, fatta di contrasti e di paesaggi mozzafiato. Da sempre l’Occidente nutre un’attrazione particolare per la terra del Sol Levante, ma di questi tempi programmare un viaggio in Giappone è un lusso che non possono di certo permettersi tutti. I biglietti dell’aereo sono molto costosi, per non parlare del costo della vita una volta arrivati in loco: cibo, hotel ed esperienze hanno prezzi piuttosto elevati. Però, per chi non demorde e vuole a tutti i costi avere un assaggio di questa cultura così sfaccettata, c’è la possibilità di vivere un po’ di Giappone stando in Italia. Sono molti gli hotel, i musei e i giardini che ci offrono la possibilità di sentirci per un attimo dall’altra parte del mondo, tra alberi di ciliegio o in templi buddisti, dove ricaricarsi di energie e positività. LEGGI ANCHE - Alla scoperta del Giappone più autentico: il Tohoku

I giardini giapponesi

Giardino in stile Sen’en a Roma

I giardini per essere definiti giapponesi devono avere quattro elementi fondamentali: rocce, acqua, vegetazione antropizzata ed elementi paesaggistici. Il verde degli alberi deve essere equilibrato, non eccessivo, deve riuscire a colorare l’atmosfera in tutti i periodi dell’anno. Questi spazi verdi sono luoghi di pace e serenità, ordinati e sinuosi in cui potersi rilassare distendendo i propri pensieri. Troverete un giardino in stile giapponese a Firenze nel Giardino delle Rose, uno degli angoli più suggestivi della città. Qui è presente un piccolo spazio verde in stile giapponese, un’oasi Shorai donata dal tempio zen Kodai-ji e dal comune di Kyoto, che è gemellato con Firenze, e progettata dall’architetto Yasuo Kitayama. Al centro c’è un albero di pino, a simboleggiare benessere e felicità, e comprende anche una piattaforma per la cerimonia del tè. Spostandoci nella capitale, vale la pena visitare il giardino in stile Sen’en a Roma, all'Istituto Giapponese. È il primo giardino nipponico costruito in Italia da Ken Nakajima, un architetto del Sol Levante. Comprende 1453 metri quadri di verde tra ciliegi e glicini in cui c’è anche un ponte e una piccola cascata. La visita è gratuita ma il tour e previsto in orari prefissati. Consigliata la visita in primavera per l'hanami, la fioritura dei ciliegi, ma lo scenario incredibile anche in inverno e autunno. Anche nel cuore di Milano c’è un giardino in stile giapponese: si trova in piazza Piola, ed è dedicato a Teresa Pomodoro, attrice e regista, fondatrice del teatro No’hma. Lo spazio ha al suo interno 21 ciliegi in fiore, 11 panche in granito rosa, un percorso pedonale a forma di goccia e opere dell’artista giapponese Kengiro Azuma. Una piccola chicca è il giardino giapponese del Mao a Torino. Si trova all’interno del Museo Orientale e presenta il classico giardino secco composto da sabbia e pietre che in giapponese prende il nome di Karenansui. Equilibrato, dalle forme sinuose, evoca immediatamente serenità.

Dormire in un Ryokan

Wabi-sabi Culture di San Genisio

Esperienza giapponese a 360 gradi è quella che potrete vivere a Wabi-sabi Culture, a San Ginesio, nelle Marche. Qui potrete dormire in un ryokan, la classica locanda giapponese. Vi sentirete immediatamente catapultati nel Sol Levante. Le stanze sono arredate in perfetto stile nipponico, con tatami, ossia i tradizionali letti giapponesi. La natura prevale su tutto, tra aceri e meravigliosi spazi che invitano alla meditazione. C’è anche una stanza dedicata all'ofuro, il tradizionale bagno giapponese di purificazione del corpo e dello spirito in una vasca da bagno di hinoki, colma d'acqua a 43°. Incantevole anche il tempo buddista zen, consacrato, che vi mostrerà la bellezza e il misticismo di una religione tutta da scoprire. Un altro luogo incantevole si trova nel cuore della Toscana tra Firenze e Pisa. Qui si trova il Pontenoyu un albergo realizzato come un hotel tradizionale giapponese. Pontenoyu significa 'Bagno del Ponte' o 'cqua calda del Ponte', il nome suggerisce l’esperienza unica che gli ospiti potranno vivere durante il soggiorno: il Rotenburo, l’immersione totale nella natura attraverso un bagno caldo in stile giapponese, vera particolarità del soggiorno.

Arte e cultura

il Museo dell’Arte Orientale (Mao) di Torino

Il Museo dell’Arte Orientale (Mao) di Torino

Per chi vuole scoprire la cultura e l’arte giapponese, da visitare assolutamente, il Museo d’arte orientale Chiossone, a Genova. Il museo è dedicato a Edoardo Chiossone, incisore e disegnatore. L’artista arrivò in Giappone in qualità di direttore dell’officina carte e valori del ministero delle finanze. Al termine dell’incarico si era così innamorato del paese del Sol Levante che decise di rimanervi fino alla fine dei suoi giorni. Durante tutto il tempo che visse in Giappone collezionò circa 15mila pezzi tra armature, smalti, ceramiche, monete, tessuti, lacche, maschere. Lasciò scritto nel suo testamento che alla sua morte tutta la sua collezione sarebbe stata donata alla città di Genova. E così fu. Delizioso anche il Museo dell’Arte Orientale (Mao) di Torino. Qui è raccolta tutta la cultura orientale e medio orientale, e c'è un’intera sezione giapponese, raffinata ed elegante, con paraventi, dipinti, xilografie ed alcune statue. Spostandoci a Roma, trovate il Museo Nazionale d’Arte Orientale Giuseppe Tucci, Roma. La collezione esposta al museo è il frutto di uno scambio con il museo nazionale di Tokyo. Infine, Civico museo d'arte orientale, a Trieste. Qui sono spesso allestite mostre ed eventi per diffondere la cultura giapponese. Ci sono corsi di Shodo (calligrafia), gastronomia e origami.

La villa modello

Un luogo singolare in cui conoscere la cultura giapponese è Villa Paradeisos, a Varese. Qui si estende un vasto parco di 24mila metri quadrati che circonda l’abitazione, abbellito con statue d’epoca, da un teatrino in pietra e imponenti piante. Ma il vero cuore della struttura è il giardino giapponese, il Nihon teien, una vera e propria opera d’arte, fortemente voluta dai proprietari, innamorati della cultura nipponica. Questo giardino è stato ideato all’inizio degli anni Novanta su progetto di un maestro invitato a Varese da Tokyo. Pietre, piante, statue, ornamenti votivi e manufatti di bambù, ci faranno catapultare in un solo secondo dall'altra parte del mondo.