La crisi climatica è da tempo innegabile e, in un mondo che si orienta sempre più verso la sostenibilità ambientale, anche i viaggiatori danno il loro contributo, cercando di optare per
scelte di viaggio più consapevoli. Pur non essendo sempre possibile programmare vacanze e viaggi a basso impatto ambientale, alcune mete rendono questo compito più semplice di altre. I recenti studi sul turismo sostenibile rilevano che la maggior parte dei viaggiatori è orientata verso scelte più green, tuttavia, permane un divario tra intenzioni e comportamenti. Oltre a prendere in considerazione
mete che investono nella sostenibilità, un'altra scelta oculata potrebbe essere optare per
luoghi in fase di ripresa, da una crisi o da una calamità, in modo da aiutare il territorio. Le mete che rispondono a questi criteri non mancano, di seguito alcune esemplificative e variegate proposte da tenere in considerazione per quest'anno. LEGGI ANCHE -
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Valencia
Vincitrice del premio "Capitale verde europea", assegnato annualmente a una città con un impegno consolidato e costante per migliorare l'ambiente e la qualità della vita di residenti e visitatori, Valencia è tra le prime mete da tenere in considerazione. La città spagnola, oltre ad essersi impegnata a produrre il
100% dell'elettricità da fonti rinnovabili entro il 2025, vanta numerosi e ampi spazi verdi da esplorare. Tra questi spiccano il nuovo
Parque Central e
la Huerta, con un'estensione di 120 km² fatta di aziende agricole che riforniscono i mercati e i ristoranti locali. Per quanto riguarda il trasporto locale, imezzi pubblici sono stati notevolmente migliorati negli ultimi anni e, per chi preferisse un po' di movimento, la città offre
200 km di piste ciclabili.
Marocco: l'Alto Atlante e Marrakesh
Nel settembre 2023, un forte terremoto ha colpito il Marocco centrale causando oltre 2900 morti e distruggendo moltissime abitazioni.
L'epicentro del sisma, di magnitudo 6,8, era nelle montagne dell'Alto Atlante nei pressi di Marrakesh. Nonostante il turismo del Marocco abbia registrato numeri record, le strutture alberghiere di
Marrakesh e, soprattutto i suoi artigiani stentano a ripartire dopo il disastro. Con un fascino intramontabile la popolare città marocchina è sempre una buona idea di viaggio e può essere un ottimo campo base per visitare zone meno affollate come la Valle dell'Ourika, nota destinazione per gli amanti del trekking, o
la regione di Ait Bougmez, sostenendo in questo modo le comunità delle aree colpite dal terremoto e la ripresa della regione.
Caraibi: Saba
Chi non vorrebbe immergersi almeno una volta nell'atmosfera caraibica? La minuscola isola tropicale di Saba,
municipalità speciale dei Paesi Bassi, si distingue come
campionessa del turismo sostenibile. Con una superficie di 13km2 circondati da un parco marino, il fabbisogno energetico dell'isola è soddisfatto per il 35-40% da un parco solare, i rifiuti vengono totalmente riciclati e la plastica monouso è vietata. Una serie di iniziative convincenti, che bilanciano il costo delle emissioni di anidride carbonica prodotte per raggiungere l'isola. Numerose anche le attività per la
tutela dell'oceano, così come lo sono i progetti ambientali che durante tutto l'anno coinvolgono viaggiatori e residenti.
Belfast
Meno paradisiaca rispetto alle spiagge caraibiche ma comunque affascinante, Belfast nel 2023 è passata dal 47° posto del
Global Destination Sustainability Index alle prime undici postazioni, in soli 18 mesi. Il merito è del
lancio nel 2021 del Belfast Resilience Goal, il piano che mira a un'economia inclusiva, a emissioni zero e resiliente al clima, entro una generazione. Tra le attrazioni più popolari e certificate Green Tourism ci sono il museo Titanic Belfast e il vicino Titanic Hotel Belfast. Per muoversi in città,
Belfast Bikes, con più di cinquanta punti di noleggio, offe una soluzione pratica ed ecologica.
La Grande barriera corallina meridionale
I visitatori si riversano normalmente nei centri settentrionali di Cairns e Townsville, ma alcune delle attività più interessanti e a basso impatto si trovano nella parte meridionale.
Lady Elliot Island, sulla punta sud della barriera, è
uno dei principali eco resort australiani, quasi interamente alimentato con energia rinnovabile. Rifugio delle mante e recuperata dopo l'abbandono delle capre selvatiche, l'isola è un ottimo punto per visitare la disabitata Lady Musgrave Island o per partecipare a visite guidate durante la stagione della nidificazione e della schiusa delle tartarughe. Tra le tante attività dedicate al territorio, l'isola offre anche un'ampia gamma di esperienze in fattorie e cantine.
Panama
Leader in America Centrale in fatto di turismo sostenibile è da anni il Costa Rica, ma la vicina Panama si sta ritagliando sempre più spazio. Da sempre concentrato sulla capitale e sul canale, i visitatori sono ora incentivati a visitare le foreste pluviali e le isole lussureggianti, accompagnati dalle comunità indigene e rurali. Il merito è del
Master Plan per lo sviluppo del turismo sostenibile del governo panamense, un'iniziativa del valore di 301 milioni di dollari, che durerà fino al 2025, il cui scopo è
aumentare il turismo dando priorità alle persone e alla natura.
Maui
Devastata dagli incendi nell'agosto del 2023, parte della zona nord-occidentale dell'isola rimarrà chiusa al pubblico fino a nuovo avviso, ma il lato orientale e più selvaggio è sempre pronto per essere esplorato. Percorrendo la
Road to Hana, lo scenario che si svela sono 103 km di costa incantevole, fatta di spiagge selvagge, cascate pittoresche e sentieri rigogliosi. Per sostenere il più possibile le imprese locali, prima della partenza, i viaggiatori possono consultare il sito
Maui Nui First.