Fortificazioni, bastioni e castelli, sono ben
14 le città del Veronese che si sono protette nei secoli dietro alte mura custodendo al proprio interno gioielli artistici e architettonici di grande pregio. Ecco dunque un itinerario ideale attraverso la provincia del Veneto e le sue fortificazioni.
A Verona duemila anni di storia
Questo itinerario non può che prendere avvio dal capoluogo di provincia: passeggiare per Verona all’interno del perimetro fortificato che ne delimita il centro equivale a immergersi in una
storia lunga oltre 2000 anni. Le mura che racchiudono la città e la sua
Arena, palcoscenico noto il tutto il mondo, sono il sipario entro il quale l’urbe è nata e si è sviluppata nei secoli, testimoniandone il ruolo chiave dalla dominazione romana, al periodo scaligero, veneziano e infine asburgico. Tra i tanti tour guidati il
Tour delle Mura Tramonti – Unesco: ad ottobre la passeggiata guidata – in partenza dal Bastione delle Maddalene ogni sabato all’ora del calar del sole – si fa suggestiva con il giungere dell’imbrunire, in un perfetto connubio tra l’anima storica e quella romantica della città (la prenotazione è obbligatoria).
Le 24 torri di Soave
Lasciata la città scaligera proseguiamo il nostro itinerario alla scoperta dei borghi murati raggiungendo i
Monti Lessini ai cui piedi sorge Soave. Il delizioso borgo medioevale, conosciuto per la produzione di
vino bianco, è dominato da uno scenografico castello – fortezza, dotato di una imponente cinta muraria che
scende scandita da 24 torri, lungo le pendici del colle abbracciando il centro storico.
Malcesine omaggiato da Klimt e Goethe
Il tour trova naturale prosecuzione costeggiando il Lago di Garda, sul quale propende l’incantevole
borgo di Malcesine: le piazzette e i vicoli sempre animati del centro storico basterebbero a rendere questa località ‘a picco sul lago’ irresistibile, ma molte altre sono le caratteristiche che hanno valso a Malcesine omaggi di artisti del passato, come
Goethe e Klimt, a partire dallo splendido castello ricostruito dagli Scaligeri nel XIII secolo, oggi sede del Museo di Storia Naturale del Baldo e del Garda. Da non perdere è la
salita al Monte Baldo tramite la moderna funivia con
cabine rotanti a 360°: da lassù si possono scorgere gli scorci più belli del Lago, come
Torri del Benaco con il castello scaligero e le tre torri merlate, il porticciolo medioevale attorniato da palazzi veneziani. Poco più in là, collocati nell’anfiteatro morenico nelle colline tra il lago e l’Adige, in un paesaggio dominato da vigneti, oliveti, frutteti, e boschi di roveri e carpini,
Rivoli veronese e Pastrengo, con le sue fortificazioni austriache.
Lazise primo Libero Comune d’Italia
Lazise fu l
'antico centro doganale per le merci trasportate sul lago e primo Libero Comune d’Italia. Per mantenere questa indipendenza si dotò presto di una cinta muraria per proteggere il magnifico Castello Scaligero, oggi simbolo della città.
A Peschiera la fortezza pentagonale sul Mincio
Più a sud, Peschiera del Garda,
centro strategico militare durante il Medioevo e meta turistica imprescindibile per le mura difensive veneziane della cittadina,
Patrimonio Unesco dal 2017, la forma peculiare pentagonale della fortezza e la sua posizione spettacolare in mezzo alle acque del Mincio, e i siti palafitticoli dell’arco alpino, anch’essi iscritti nella lista Patrimonio dell’umanità
Valeggio tra i Borghi più belli
Sulle rive del fiume Mincio si scorge un piccolo borgo molto pittoresco, dall’area romantica e persa nel tempo:
Valeggio sul Mincio con il suo Castello Scaligero, una fortezza difensiva arroccata su una collina a fianco del centro, la
Torre Tonda. Unitamente alla frazione di Borghetto - riconosciuta uno dei
Borghi più belli d’Italia, un unicum urbanistico al cui centro si pongono il rapporto simbiotico con il fiume Mincio e le antiche fortificazioni risalenti al periodo medievale, in un dialogo ininterrotto tra storia e natura.
Villafranca e la raccoforte scaligera
Nel sud della Provincia,
Villafranca di Verona, la roccaforte degli Scaligeri: un elegante Castello, da visitare unitamente al Museo del Risorgimento, e a Villa Gandini Morelli-Bugna, che racchiude la sala del Trattato franco-austriaco del 1859.
A Cologna Veneta una piazzaforte
Giungiamo all’estremità orientale della provincia veronese per una visita a
Cologna Veneta, borgo agricolo fondato nel 170 a.C. e, in epoca medievale, trasformato in piazzaforte, luogo fortificato di pianura con distaccamento militare.
Legnago nel Quadrilatero austriaco
Legnago, adagiata lungo le sponde del fiume Adige, è solitamente ricordata per aver fatto parte tra il 1848 e il 1866 del Quadrilatero, il famoso
sistema difensivo austriaco del Lombardo-Veneto. Le sue fortificazioni sono citate già in documenti del X secolo. Luogo di nascita del musicista Antonio Salieri, al quale è dedicato l’ottocentesco Teatro, dell’antica rocca conserva, in piazza della Libertà, il rudere del Torrione del XVI secolo.