Valtournenche, la finestra sul Cervino dalle tante attrattive

di MONICA GUERCI
9 gennaio 2024

sunny day on the ski slopes of Cervinia

Il Monte Cervino, simbolo delle Alpi e dell'alpinismo è il protagonista incontrastato dei panorami incantevoli della Valtournenche. Chiamato anche Gran Becca, la cima di questo maestoso si riflette nel lago Blu (piccolo specchio d’acqua incontaminato situato accanto alla strada regionale che sale da Valtournenche), culmina a 4.478 metri, sovrasta il centro di Breuil-Cervinia in Valle D’Aosta e quello di Zermatt, in Svizzera. LEGGI ANCHE - Da Zermatt a Cervinia sulla funivia più alta delle Alpi Oltre a Cervinia, per trascorrere una vacanza sulla neve in questa valle, tra scorci da cartolina, natura, sport e buon cibo, ci sono molti piccoli comprensori meno conosciuti e meno affollati per godersi in piena tranquillità la montagna, il relax e per sciare a un prezzo speciale. Ecco le località e i borghi da visitare, cosa fare e dove mangiare nella valle del Cervino.

Breuil-Cervinia

Foto Cervino Ski Paradise

Frazione del comune di Valtournenche ai piedi del Cervino, Breuil-Cervinia è il rinomato campo base oltre i 2000 metri di quota da cui si raggiunge il Plateau Rosà, dove si scia sia d’inverno sia d’estate, a 3.480 metri di quota. Oggi Breuil-Cervinia è il cuore di un comprensorio sciistico unico al mondo: il Cervino Ski Paradise, che collega le piste di Breuil-Cervinia e Valtournenche con Zermatt (Svizzera). Vacanzieri e sciatori, potranno usufruire dei 14 impianti di risalita (aperti fino al 5 maggio 2024), delle 36 piste disponibili (150 km che diventano in totale 350 con il collegamento internazionale di Zermatt), dei 12 km della straordinaria pista del Ventina, del fuori pista, dell’heliski (sciare utilizzando l’elicottero per la risalita), delle scuole di sci, dei nuovi veloci impianti. Ci sono percorsi da fare a piedi e con le ciaspole su piste tracciate, battute e segnalate, piacevoli e divertenti per tutti. Dal 2020 le tre nuove piste per ciaspole valorizzano alcuni gioielli naturali di questi comprensori: il Lago di Loz, il pianoro del Plan di Golye, i boschi che sovrastano il villaggio di Crépin. Nel centro di Cervinia ci sono diverse botteghe e negozi di prodotti tipici come la Casa del Miele di Mirko Gastaldo Brac con tantissime varietà di miele e confetture buonissime (Breuil-Cervinia, 11021 - via Gorret, 16/a). Vale una visita l’Atelier dell’artista Gabriele Maquignaz (gabrielemaquignaz.com).

Rifugio Rocce Nere, Cervinia. Pancia di maialino da latte con pelle croccante, laccato al miele

Un altro posto dove fermarsi per una pausa è l'Antico Forno Flamini (1955), una pasticceria artigianale sulla strada regionale da Valtournenche. Sembra un posto di passaggio, basta entrare per sentire il profumo dei loro prodotti, dai dolci lievitati e al cucchiaio, alle pizze e focacce. Si attraversa la strada per raggiungere il ristorante La Luge, che offre anche cinque accoglienti stanze molto curate, dove l’atmosfera di montagna si respira a pieni polmoni, lontano dai grandi comfort del turismo di massa. Intorno alla struttura, immersa nel verde e con vista sul Cervino, hanno trovato casa le marmotte che vi terranno piacevole compagnia per tutto il soggiorno sbucando continuamente dalle loro tane. Per andare alla scoperta delle bellezze del territorio ci sono le tante proposte delle guide turistiche della Valle d’Aosta. A pochi passi dall’arrivo della funivia di Plain Maison il Rifugio Rocce Nere accoglie con una vista mozzafiato sul Cervino, dalla colazione all’aperitivo, è un luogo speciale per prendersi una pausa gourmet in ogni momento della giornata. Le proposte sono differenziate: il bistrot con piatti “fast & warm” e il ristorante grill propongono ricette che valorizzano i prodotti Dop locali. LEGGI ANCHE - Cervinia inaugura la stagione dello sci più lunga di sempre

Chamois

Chamois

A 1.815 metri d’altitudine, Chamois è un borgo immerso nella pace assoluta dove le auto non circolano e si può arrivare solo a piedi, in bici oppure più comodamente con la funivia. Il piccolo comune (conta poco più di cento abitanti) dal 2006 può fregiarsi dell’appellativo di “Perla delle Alpi” facendo parte di una costellazione di località dell’arco alpino tra le più belli d’Europa. Un albergo, diversi b&b e tanto silenzio Chamois è raggiungibile attraverso la vecchia mulattiera che collega il piccolo comune al fondovalle oppure, dal paese di La Magdeleine lungo il “Percorso energia”, una passeggiata adatta a tutti percorribile a piedi o in bicicletta (durante i mesi estivi è attivo il servizio di “bike sharing”).

Percorso energia

La funivia invece parte da Buisson, frazione del comune di Antey-Saint-André. Dal centro del comune partono suggestive passeggiate che conducono a piccole frazioni come Suis o al laghetto di Lod. Da non perdere, gli itinerari di sci alpinismo verso la Becca di Nana e la Becca Trecaré. Da segnalare l'escursione scialpinistica che dopo la salita al Colle di Falinère scende fino a Valtournenche. Il sentiero panoramico e pianeggiante che conduce a La Magdeleine offre 5,5 km facili per il fondo.

La Magdeleine

Percorso degli 8 mulini

La Magdeleine è un piccolo borgo che ha saputo mantenere intatte le sue caratteristiche conservando unicità, natura e tradizioni. Qui la natura la fa da padrona in un ambiente incontaminato, tra boschi di conifere e panorami da cartolina. Il suo agglomerato è costituito da cinque frazioni, les cinq villages (Brengon, Clou, Messelod, Vieu e Artaz), ricche di storia e costellate di antichi rascard e grenier (case di montagna), forni e otto mulini; proprio questi ultimi che risalgono al XVII secolo sono stati recuperati e riadattati a museo del territorio con un percorso che li rende visitabili, collegati uno all’altro da un corso d’acqua che scende dal monte Tantané. Un luogo perfetto per chi vuole portare i bambini a imparare le basi dello sci, dispone di 3 tapis roulant e un parco giochi sulla neve.  Un’occasione per scoprire questo borgo la offre la promozione Magic Skipass della Regione Valle d’Aosta: 100 euro per 6 giorni di skipass per incentivare la scoperta di itinerari fuori dal comune dove poter vivere la propria passione per la neve, provare a sciare e assaporare le tradizioni più vere, contrastando il caro vita.

Villaggio di Cheneil

Villaggio Cheneil, valle del Cervino

Il piccolo villaggio alpino di Cheneil, a 2.015 metri di quota circondato da pascoli e boschi di conifere, alle pendici del Grand e Petit Tournalin, è raggiungibile attraverso una mulattiera o con un ascensore a rotaia gratuito aperto 24 ore su 24 che collega Cheneil con La Barma, dove si trova un ampio parcheggio. Punto di partenza per diverse escursioni, il villaggio conserva testimonianze dell’architettura tradizionale e una cappella. L’abitato fino agli inizi del ‘900 era composto solo da alcuni alpeggi poi, grazie al turismo sorsero due alberghi; oggi, la frazione, è composta anche da poche abitazioni in stile rustico alpino. Da visitare il Santuario di Clavalité dedicato a San Domenico Savio, situato a 2530 metri fra Cheneil e Chamois, è raggiungibile con un’escursione di circa 1.30 h.

Torgnon

Torgnon (foto: Centro informazioni turistiche)

Sull’altro versante della valle si trova Torgnon, il pays du soleil disteso su un ampio terrazzo naturale, fra i più soleggiati della valle. Delle 22 frazioni che compongono il comune, quelle di Triatel ed Etirol si trovano in una zona appartata chiamata Petit-Monde. A Torgnon si praticano numerosi sport invernali: oltre al comprensorio per lo sci alpino, a Plan Prorion si trova il Centro fondo, con 30 km di piste che si snodano all’interno di boschi di conifere e radure, da cui si apprezza tutta la maestosità del Cervino. A disposizione degli amanti della neve 25 km di piste da sci, gestite Cervino Ski Paradise, adatte a bambini e principianti, oltre ad alcune piste nere per sciatori esperti, raggiungibili dal centro del paese con una comoda telecabina che conduce ai 1868 metri di Chantorné. Per la stagione invernale sono in corso promozioni con soggiorno + skipass a partire da 99 euro.  Nell’ampia conca si trova anche il Winter Park, l'area giochi conta due tapis roulant, il campo scuola e i ciambelloni, le strutture per l’arrampicata. E per gli amanti della buona cucina valdostana ci sono rifugi direttamente sulle piste, dove è possibile anche cenare in quota grazie al servizio di trasporto in motoslitta. Ecco alcuni indirizzi in località Chantorné: Alpegorzà (www.alpegorza.it), Des Troncs (www.destroncs.com), La Montanara ([email protected]) e Les Montagnards ([email protected]).

Châtillon

Castello Gamba, Valle D'Aosta

All’imbocco della Valtournenche, Châtillon era uno dei borghi più importanti della regione, come testimoniano i suoi tre castelli. Il più antico è il medioevale Castello di Ussel, oggi un museo visitabile con le guide. Affiancato alle merlature, è stato attrezzato un percorso pedonale molto suggestivo, dal quale si può ammirare la piana di Châtillon. Nel centro storico, domina il Castello Passerin d’Entrèves, tramandato per via ereditaria e tuttora abitato dalla famiglia. Risale più o meno a quell’epoca il Castello Gamba. Ospita opere d’arte moderna e contemporanea, dipinti, installazioni e sculture, oltre a uno scenografico spazio per le mostre temporanee nella torre panoramica.

Saint Vincent

Per chi non ama sciare la tappa ideale è Saint Vincent. Si trova ad un'altitudine di circa 575 metri sopra il livello del mare ed è collegato sia alla Val d'Ayas sia al Monte Zerbion. È una località turistica nota per le sue terme caratterizzate da un'acqua particolarmente terapeutica (non a caso la loro sorgente è nota col nome "Fons salutis" la cui scoperta risale al 1770). E per il Casinò de la Vallée, motore economico e monumento simbolo del paese, è stato aperto per la prima volta nel 1921, chiuso durante la Seconda Guerra Mondiale e riaperto nel 1946, ancora oggi vanta estimatori provenienti davvero da tutto il mondo. Il comune vanta, inoltre, molti sentieri di trekking, uno dei percorsi più suggestivi è il Vermont Nature Trail, noto per essere stato visitato dal principe Harry nel 2016. Abbastanza impervio per le numerose scalinate, salite e discese, il sentiero Vermont è sicuramente una delle mete da non perdere. Infine, Saint Vincent è uno dei pochissimi comuni della Valle d’Aosta in cui è ancora possibile praticare due sport tipici della tradizione valdostana, come il palet, variante dell'antichissimo gioco delle piastrelle, e lo tsan che ricorda il baseball.

Dove mangiare in Valtournenche

Influenze scandinave, Ristorante Wood Cervina

Sapori stellati ad alta quota. Il Wood di Cervinia è il primo ristorante di località ad aver ricevuto una stella Michelin, il terzo in Valle d’Aosta. Il locale è guidato da Cristian Scalco e Amanda Eriksson e propone piatti gourmet della tradizione italiana e svedese. Le preparazioni, che hanno alla base ingredienti locali, strizzano l’occhio alla modernità e alle contaminazioni asiatiche. Un’esperienza da abbinare a un’uscita sulla neve, per una vacanza in totale relax in quota con vista Cervino. La gastronomia locale è basata su piatti semplici e genuini: prodotti tipici, formaggi in primis, da abbinare ad vini Doc della Valle. In località Corgnolaz 58 a Chamois da Chez Pierina, si gustano polenta (concia o liscia) cotta sul fuoco a legna e ottime zuppe. L’Alpage è una baita a un paio di chilometri prima di Breuil-Cervinia a poca distanza dal Lago Blu. Piatti tradizionali come polenta, fondute, raclette e grande attenzione nella selezione delle materie prime. Il Rifugio Bontadini a quota 3100 metri (località Bontadini, Breuil-Cervinia, Valtournenche) è un punto di riferimento per gli sciatori che, anche in pista, vogliono abbinare tradizione (è uno dei più antichi rifugi di Cervinia) e qualità. Da assaggiare gli gnocchi maison al Castelmagno, la zuppa di farro e legumi. Baita Cretaz, direttamente sulle pisce a quota 2.000 metri, trattoria e hotel a 3 stelle si gusta buon cibo a prezzi più che ragionevoli. Terrazza con vista e ambiente rustico e curato all’interno, per il pranzo l'offerta si concentra su piatti semplici e gustosi, la sera il menù è più ricercato. Info: www.lovevda.it