Val d’Arda: l’essenza dei Colli Piacentini fra borghi, vini e castelli
Un itinerario in quattro tappe alla scoperta di Castell’Arquato, Vigoleno, Vigolo Marchese e Chiaravalle della Colomba
A metà tra le province di Parma e Piacenza, la Val d’Arda, caratterizzata dal tipico paesaggio collinare dei Colli Piacentini e al confine con i Colli di Parma, affascina per i suoi due volti: uno principalmente storico e culturale, l’altro legato alla natura.
Qui, si trovano castelli imponenti circondati da parchi secolari, alcuni dei borghi più belli d’Italia, aree archeologiche, riserve naturali, pareti rocciose ricche di fossili, pievi suggestive e colline coltivate a vigneti che permettono di regalarsi non solo un itinerario culturale ma anche un vero e proprio wine-tou”, in un importante territorio di produzione vitivinicola, per vivere e degustare le eccellenze enogastronomiche piacentine.
Castell’Arquato
Prima tappa, Castell’Arquato, borgo medioevale perfettamente conservato eretto in cima ad un’altura così da dominare tutta la valle. Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è stato e segnalato tra i 100 Borghi più Belli d’Italia, è interamente visitabile a piedi ed è perfetto per concedersi una passeggiata dal sapore d’altri tempi tra antiche stradine di ciottoli, vicoli stretti e mura merlate. Partendo dal basso borgo e salendo fino alla piazza si potranno ammirare in un solo colpo d’occhio tutti i principali monumenti. Prima tra tutti, la Rocca Viscontea, un’imponente fortezza che, costruita interamente in laterizio rosso, tra il 1342 e il 1349 nella parte più elevata del paese, offre una vista spettacolare a 360° sulla vallata. Affacciati sulla piazza centrale, il Palazzo del Duca che, sebbene risalga al 1200 prende il nome dai Duchi Sforza di Milano che qui risiedettero nel ‘500, e la Fontana del Duca, un tempo usata come lavatoio. Poco distante, il Palazzo del Podestà, del 1292, e la Chiesa Collegiata di Santa Maria che, di origini antichissime (si pensa che la sua costruzione sia iniziata nel VIII secolo) e dalla facciata austera, nasconde interni riccamente decorati con volte e affreschi del ‘400. Da vedere anche il Torrione Farnese, un edificio mai completato, si pensa eretto a scopo difensivo, caratterizzato da passaggi segreti, tra cui uno che lo collega al Palazzo del Duca.
Prima di concludere il tour con una sosta all’enoteca comunale, per un aperitivo con i vini della Val d’Arda e i tre salumi Dop del luogo - coppa, salame e pancetta - è d’obbligo fermarsi all’Ospedale di Santo Spirito, oggi sede del Museo Geologico, che accoglie oltre un migliaio di fossili e reperti naturali.
Vigoleno
Da Castell’Arquato, si prosegue alla volta di Vigoleno, frazione del comune di Vernasca. Nonostante le sue piccole dimensioni questo borgo medioevale (anch’esso tra i 100 più belli d’Italia e Bandiera Arancione), ha davvero molto da offrire. Attraversando la porta fortificata, unica via d’accesso, si incontrano subito la piazza, un tempo centro della vita del borgo, e la sua fontana, riconducibile al ‘500. Accanto la Chiesa di San Giorgio, uro degli esempi di architettura romanica meglio conservati del piacentino. Il vero protagonista però è il Castello (e la sua torre), costruito in una posizione strategica, si pensa nel X secolo. Divenuto nel ‘900 un esclusivo salotto culturale (ha ospitato figure importanti tra cui Gabriele d’Annunzio e il pittore Max Ernst), nel 1985 è stato parte del set del film Ladyhawke’, interpretato da Michelle Pfeiffer e Rutger Hauer e, oggi, è sede di mostre ed eventi. Assolutamente unico nel suo genere, invece, il Museo degli Orsanti, ospitato all’interno della Casa Tanzi e dedicato alle omonime comunità di ambulanti votate all’intrattenimento popolare, vissute tra il ‘700 e l’800.
Vigoleno è famoso anche per il Vin Santo, un particolare vino stagionato per 6/7 anni, ancora oggi prodotto secondo le tecniche e la tradizione del’700, tramandate di generazione in generazione. Merita davvero quindi visitare una delle aziende locali che producono questa vera rarità della produzione vitivinicola italiana.
Vigolo Marchese
Ritornando verso Castell’Arquato e superandolo di circa 6 km, si arriva a Vigolo Marchese, borgo che sorge sulla sponda del torrente Chiavenna, immerso tra colline ricoperte di vigneti. A caratterizzarlo, un complesso romanico davvero notevole, che comprende il monastero benedettino dedicato a San Giovanni Battista; la Basilica del 1008 sormonta da una torre militare convertita in campanile; un battistero a pianta circolare di epoca antecedente alla chiesa e simile alle costruzioni bizantine; e un ‘hospitale’, un ospizio per i pellegrini che percorrevano la Via Francigena. Incendiato da Galeazzo Visconti nel 1314, l’antico castello di Vigolo, La Pusterla, oggi è sede di un’azienda vinicola che offre visite e degustazioni.
Prima di lasciare il borgo, d’obbligo assaggiare la Torta di Vigolo, un dolce tipico della zona, a base di pastafrolla e meringa di cioccolato, la cui ricetta rimane tutt’oggi segreta.
Chiaravalle della Colomba
Infine, ultima tappa dell’itinerario in Val d’Arda, Chiaravalle della Colomba. Assolutamente da non perdere, l’omonima Abbazia, il più antico monastero cistercense dell’Emilia Romagna. Fondato da San Bernardo nel 1136 e in stile romanico gotico, conserva integro il suo chiostro ed è particolarmente suggestivo in occasione dell’Infiorata del Corpus Domini, a maggio-giugno, quando lungo la navata centrale della basilica viene allestito uno spettacolare tappeto di fiori. Dopo avere visitato l’Abbazia, si potrà approfittare della Liquoreria (gestita dalla comunità monastica cistercense) per concedersi una degustazione di tisane e liquori (ricavati da erbe aromatiche secondo le antiche ricette dei primi monaci), tra ci spicca la specialità dell’Abbazia, le Gocce Imperiali, un liquore digestivo dall’elevata gradazione alcolica (ben 90°), che combina il sapore speziato dell’anice con il potere fitoterapico dell’aneto.