Uno specchio dei tempi. La dinastia Savini al Museo Ottocento
Il Museo Ottocento di Bologna ospita una mostra sulla famiglia Savini, protagonisti dell'Ottocento artistico bolognese. Opere inedite e biografie approfondite.
È in corso fino al 3 marzo del prossimo anno al Museo Ottocento di Bologna una grande esposizione sulla famiglia Savini, i cui protagonisti, grazie alla complessità genealogica e alle relative qualità artistiche, possono essere considerati, a buon diritto, l’autentico specchio dell’Ottocento artistico bolognese.
Diversi i membri che composero la dinastia che ebbero una lunga fortuna critica. La mostra parte da inizio secolo, per approfondire la figura di Giacomo Savini (Bologna, 1768-1842). Allievo di Vincenzo Martinelli, è stato tra i referenti principali del periodo Neoclassico, in particolare del paesaggio. Di quest’ultimo si espongono rarissimi dipinti inediti.
Da metà secolo si distinse Alfonso Savini (Bologna, 1838-1908) che ebbe una vita molto lunga e sviluppò il suo interesse per la pittura di genere, prima di taglio neo-pompeiano e poi neo-settecentesco, tramite il mercante d’arte Adolphe Goupil che lo fece conoscere in tutto il mondo. Nel 1895 partecipò anche alla prima Biennale di Venezia. I suoi dipinti si conservano nelle raccolte internazionali più prestigiose.
Chiuse il secolo Alfredo Savini (Bologna, 1868 - Verona, 1924) che, rielaborando la lezione del padre, si gettò su linee liberty e iper-realistiche. Vinse il Premio Baruzzi nel 1896 con Auxilium ex alto e, dopo essersi trasferito a Verona, nel 1905 espose alla Biennale di Venezia. I Savini, nonostante la forte diversità iconografica che li distinse, ebbero un minimo comune denominatore che li accomuna tutti: il raggiungimento della più elevata maestria pittorica, attraverso una formazione comune presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e la frequentazione delle esposizioni nazionali e internazionali.
La mostra, composta da prestiti pubblici e privati, dialoga con la collezione permanente del Museo Ottocento Bologna, in un approfondimento magistrale e ricco di spunti di riflessione. In occasione della mostra viene proposto un catalogo monografico bilingue (ita/eng) che raccoglie le biografie dei pittori e il corpus completo dei dipinti. Le tematiche relative a Giacomo Savini (1768-1842) sono state indagate da Ilaria Chia, mentre gli approfondimenti relativi ad Alfonso (1838-1908) e Alfredo (1868-1924) Savini sono a cura di Francesca Sinigaglia.
Il Museo Ottocento Bologna sta approfondendo le figure artistiche più rilevanti del territorio. Mostre inevitabili, che riscoprono con urgenza personaggi erroneamente dimenticati oppure conosciuti solamente per alcune note opere simboliche, ma che mai sono stati indagati in modo sistematico ed approfondito. Ogni altra informazione utile sul sito www.mobologna.it