Una vacanza alle Svalbard: "Paesaggi polari da sogno"
Benvenuti (quasi) al Polo. Per l’esattezza alle Svalbard, un gruppo di isole situato nell’oceano Artico, a metà strada tra la...
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Giulia Di Marino alle Svalbard
Benvenuti (quasi) al Polo. Per l’esattezza alle Svalbard, un gruppo di isole situato nell’oceano Artico, a metà strada tra la Norvegia continentale e il punto più settentrionale della Terra. Guida d’eccezione, Giulia Di Marino che nel suo vlog Giulia al Polo (https://www.youtube.com/@GiuliaAlPolo) offre uno spaccato unico di uno degli angoli più estremi e affascinanti del Pianeta.
I video della 27enne triestina pullulano di consigli per aspiranti turisti ’polari’. "Lavoro a Longyearbyen, il centro più importante dell’arcipelago da circa due anni e mezzo – racconta–, spinta dalla mia curiosità per i viaggi, dalla passione per i luoghi meno convenzionali e dalla voglia di sperimentare uno stile di vita dai ritmi più lenti, completamente diverso da quello metropolitano".
Giulia, quali sono i mesi migliori per visitare le Svalbard? "Ogni periodo dell’anno ha le sue suggestioni. Volendo scegliere, consiglio febbraio–marzo, quando termina la notte polare e pian piano si ricomincia a vedere la luce del sole. O i mesi estivi – fino a fine agosto – quando la luce dura tutto il giorno, per immergersi nella natura, fare gite in barca e intravedere gli orsi polari. Queste isole offrono paesaggi magnifici, quasi magici, che resteranno nel cuore per sempre".
Come arrivare? "Il mezzo più rapido è ovviamente l’areo. L’unico aeroporto turistico dell’arcipelago è a Longyearbyen. Di solito si fa scalo a Oslo, dove spesso si è obbligati a dormire una notte perché i collegamenti con le Svalbard non sono frequentissimi. Giunti a destinazione, sono disponibili taxi e navette per raggiungere il centro abitato. Il costo è più o meno lo stesso. Anche se, in teoria, la carta d’identità valida per l’espatrio sarebbe sufficiente, so che alcuni visitatori hanno avuto problemi alla frontiera, quindi consiglio di arrivare muniti di passaporto, naturalmente non scaduto".
Dove dormire? "Le Svalbard dispongono di sistemazioni per tutte le tasche, dagli hotel a 5 stelle agli ostelli, passando per i B&B. Si tratta solo di scegliere in base al proprio budget, tenendo conto che per una settimana in alta stagione, cioè da febbraio a fine agosto, si possono spendere, a seconda della soluzione individuata, dai 150 ai 300 euro a persona, colazione compresa".
Cifre non propriamente economiche... "Il costo della vita è elevato, ma rapportato agli stipendi locali. Ad esempio, un espresso costa circa 44 corone norvegesi, equivalenti a quasi 4 euro, esattamente come un pezzo di pane inferiore a un chilo, acquistato al supermercato. Malgrado però le retribuzioni siano più alte rispetto all’Italia, chi decide di trasferirsi alle Svalbard, se vive del proprio lavoro, non si arricchisce di sicuro".
Come spostarsi? "Nei centri abitati tendenzialmente a piedi. É possibile anche prenotare una gita in motoslitta nel deserto artico, a condizione che siano presenti almeno due guide. É infatti obbligatorio avere la licenza per detenere un fucile, contro eventuali attacchi di orsi fuori dai centri abitati. Ma sparare resta l’ultima cosa da fare. Uccidere questi animali è proibito dalla legge da quando sono diventati specie protetta".
Veniamo al cibo. "Il concetto di pensione, completa o mezza, qui non esiste. Tutti gli hotel hanno all’interno un ristorante, chiuso a pranzo, accessibile anche da clienti esterni. Il costo della cena si aggira mediamente intorno alle 500-600 corone per un piatto unico con bevanda e sale per le pietanze ordinate alla carta. Per una pizza si spendono invece 225 corone, circa 19 euro. Di solito i turisti scelgono ogni sera un locale diverso tra quelli presenti sull’isola. A pranzo si può ricorrere al dagens – un menu fisso pensato per i lavoratori – che ha un prezzo più contenuto".
Quali sono le specialità locali? "La cucina artica contempla piatti a base di carne (renna, foca e balena) e di pesce, principalmente salmone e merluzzo. Il lute fisk – specie autoctona dal nome intraducibile – viene servito nelle occasioni speciali, in particolare durante le festività natalizie. Frutta e verdura, tutte d’importazione, fanno la loro comparsa a tavola molto raramente e sono carissime".
Che dire della vita notturna? "Non ci sono discoteche ma tante opportunità di socializzare. Tutti i locali organizzano serate a tema, giochi di società e concerti. C’è anche un cinema. Il divertimento è molto più tranquillo che in una grande città ".
É vero che alle Svalbard non ci sono gatti? "Sì. Sono proibiti per tutelare alcune specie protette che vivono sulle isole".