Toscana, il benessere nella bellezza
L’incedere ieratico di Marcello Mastroianni che tutto vestito di bianco entra nella piscina dei fanghi dello stabilimento Tettuccio a Montecatini Terme è una immagine iconica non solo del film “Oci Ciornie”, ma di tutto il cinema d’autore. La Toscana è un set naturale bello come pochi. Ancora di più lo sono gli stabilimenti termali che hanno spesso accolto le riprese di film che hanno segnato in alcuni casi la storia del grande schermo. Con “Oci Ciornie”, capolavoro del maestro russo Nikita Sergeevic Michalkov, il nostro attore vinse nel 1987 il premio per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes. Una curiosità: uno dei produttori del film, l’imprenditore elvetico Francis Von Buren, trent’anni dopo cercò di acquistare le Terme: Montecatini gli era rimasta impressa. Un altro cineasta russo ha invece scelto il Senese per vivere i suoi ultimi anni e a Bagno Vignoni ha girato le scene più evocative del suo capolavoro, “Nostalghia”. Andrej Arsen’evic Tarkovskij è stato un personaggio controverso, ma molto profondo e lo ha dimostrato anche in questa pellicola: con una candela accesa in mano il protagonista del film, l’attore Oleg Jankovskij, compie il suo rito salvifico entrando nella piscina all’aperto di piazza delle Sorgenti, avvolta dalla nebbia sulfurea che spesso si alza dalle acque della vasca. Un’immagine che rimane in mente e che ha portato il film a vincere, nel 1983, il Gran premio della giuria al Festival di Cannes. Stesso riconoscimento che nel 2014 è andato ad Alice Rohrwacher per il suo “Le meraviglie”, interpretato dalla sorella Alba e da Monica Bellucci; in quetso caso il set è poco distante, a Bagni San Filippo. Per chiudere trionfalmente il cerchio dei film premiati nei maggiori eventi mondiali con il più importante riconoscimento e celebrare il meglio del genio italico, bisogna tornare a Marcello Mastroianni, che a Chianciano Terme (sempre in provincia di Siena) ha girato scene emblematiche di “8 1/2”, l’opera fondamentale di Federico Fellini, vincitrice nel 1964 dell’Oscar per il miglior film straniero. A quarant’anni di distanza, Claudia Cardinale tornò al Parco Fucoli per rendere ancora più attuale quel trionfo. La provincia di Siena è in sé magica e ricchissima di impianti termali nei quali si sfruttano le acque del sottosuolo che escono a circa 35 gradi. In uno di quetsi luoghi si è riunita la Roma del cinema e della letteratura. Importanti coppie hanno scelto di avere nel tempo la seconda casa a San Casciano dei Bagni: per esempio Francesca Neri e Claudio Amendola, Sabrina Knaflitz e Alessandro Gassmann, Margaret Mazzantini e Claudio Castellitto, che si possono spesso incontrare a Fonteverde. Proprio quest’ultimo ha girato il suo “La bellezza del somaro” (2010) fra le Terme e la campagna; tra le interpreti c’è Laura Morante, nata poco distante, a Santa Fiora, sul versante grossetano dell’Amiata. Radici forti nella contrada senese della Selva li ha anche Carlo Verdone: il suo “Al lupo al lupo” (1992) rende anch’egli omaggio alla piazza delle Sorgenti di Bagno Vignoni, dove i fratelli Sagonà si immergono in un bagno notturno. E la stessa localtià si potrà ammirare nel film che uscirà nei prossimi mesi diretto da un mostro sacro della cinematografia, l’olandese Paul Verhoeven (regista di “Basic Instinct”); si chiamerà “Benedetta” e sarà la storia di una mistica fra religione e sesso. E fra i nuovi set ecco di nuovo Chianciano per “Una sconosciuta”, del giovane Fabrizio Guarducci. Un legame, fra Terme e cinema, che ha nel festival internazionale Terra di Siena un valido aiuto per fare conoscere le pellicole e gli autori.