Basta fare due passi a per scoprirne il fascino.
Tokyo, una città dove i tratti anche molto contrastanti si mescolano in continuazione: una
fusione tra antico 'la tradizione' e nuovo 'l’ultra modernità', come si può intuire subito ammirando i templi storici che sorgono accanto a grattacieli imponenti. L'alta tecnologia esposta nelle vetrine dei negozi e tradizione millenaria della ceramica lavorata nelle botteghe artigiane.
Meguro river
Per chi si trovasse
nella capitale del Giappone tra dicembre e gennaio è importante sapere che, mentre i primi giorni dell’anno sono pieni di attività nei templi e nei santuari in cui i visitatori, credenti e scettici, lanciano monete, pregano agli altari, acquistano amuleti protettivi e pescano oracoli,
l’ultimo dell’anno in sé è una festa molto tranquilla che invita alla riflessione, le famiglie alla riunione. LEGGI ANCHE -
Viaggiare in Giappone restando in Italia: Ryokan, giardini e musei
Zojo-ji-Temple
È molto emozionante assistere al
Joya no Kane, una cerimonia che esiste fin dall’antichità, il nome si può tradurre letteralmente come “campane della vigilia di Capodanno”, consiste in
108 rintocchi che rappresentano la purificazione dai
108 desideri terreni della
tradizione buddhista che una persona sperimenta nel corso della sua vita. Arrivati all’ultimo colpo di campana si viene purificati dai problemi e dalle preoccupazioni dell’anno appena finito. L’orario di inizio varia a seconda del tempio, ma solitamente avviene a partire dalle ore 23:00 del 31 dicembre, con 107 rintocchi.
L’ultima campana viene suonata allo scoccare della mezzanotte e il rintocco viene ascoltato fino al termine dell’ultima vibrazione.
Dove assistere allo Joya no Kane
Sensoji-Temple
In molti templi a Tōkyō (東京), i visitatori possono
partecipare in prima persona al suono della campana. In alcuni viene consentito ai primi arrivati, mentre in altri, come il
Takahata Fudo-son, vengono distribuiti i biglietti numerati il giorno stesso dello
Jova no Kane o qualche giorno prima. In alcuni casi potrebbe essere necessario prenotare con largo anticipo, quindi è consigliabile verificare direttamente con il tempio, perché in alcuni templi di maggiore richiamo, come il celebre
Zojo-ji, le vendite dei biglietti si aprono anche un mese prima dell’evento. Altri luoghi dove poter assistere all'evento dello
Jova no Kane sono il Tempio Sensō-ji (浅草寺) ad Asakusa (浅草) o il Tempio Hongan-ji (本願寺) a Tsukiji (築地). Sono molto famosi, invece, il tempio Tōdai-ji (東大寺) di Nara (奈良) e Chion-in (知恩院) a Kyōto (京都), noti per avere
campane gigantesche che richiedono la forza combinata addirittura di
17 monaci per suonarle.
Sakura illuminati di rosa
Tokyo, Marunouchi-Illumination
A Tokyo i
sakura si possono ammirare anche in inverno? La risposta è sì. Illuminato da ben
350 mila luci Led, il viale dei ciliegi lungo il fiume Meguro sembra rifiorire, regalando uno spettacolo suggestivo quanto quello dello
hanami primaverile. Si tratta del
Megurogawa Minna no Illumination, “le luminarie per tutti”, che ogni anno fanno risplendere di luce e colori il tratto di lungofiume tra le
stazioni di Gotanda e Osaki, nel quartiere di Shinagawa. Un aspetto decisamente degno di nota è che i Led, che si accendono dalle 17 alle 22 e sono rosa proprio come i fiori di ciliegio, utilizzano elettricità prodotta al 100% con combustibile riciclato da oli di scarto provenienti dalle case e dai ristoranti della zona, perfettamente in linea con il trend di sviluppo sostenibile della metropoli.
Disney fa risplendere il Marunouchi
Spettacolare è anche la
Marunouchi Illumination 2023 che, fino al 18 febbraio 2024, illuminerà i
360 e più alberi del viale principale con circa 1,2 milioni di lampadine Led color champagne, a basso consumo e alimentate da energia prodotta da fonti rinnovabili. Inoltre, per celebrare il
centesimo anniversario di fondazione, fino al giorno di Natale,
Disney decorerà diversi punti del quartiere di Marunouchi con
installazioni luminose ispirate ai suoi film, come il lungometraggio in uscita
Wish, o i classici
Frozen e
Fantasia. Tuttavia, la magia della stagione invernale non finisce qui: da
Ginza a Omotesando, da Shiodome a Shinjuku, l’intera città si vestirà di luci e suggestioni, molte delle quali rimarranno fino a febbraio.
Panorami a perdita d’occhio
Non bisogna però pensare che, con la luce del giorno, Tokyo perda il suo fascino. Le attività possibili sono innumerevoli d’inverno. Anzi, è proprio questo il periodo in cui l’umidità più bassa e i
cieli più tersi consentono di ammirare
panorami a perdita d’occhio, persino il
maestoso Monte Fuji, che dista dalla capitale circa 100 km. Esistono molti punti d’osservazione, come il
46° piano del Palazzo del governo metropolitano di Tokyo, la terrazza
Shibuya Sky all’interno del complesso commerciale Shibuya Scramble Square, la
Tokyo Tower e la
Tokyo Skytree, che, con i suoi 634 metri, offre straordinarie vedute serali della metropoli.
Passeggiare per la città
Grazie al suo clima e alla vicinanza al mare e
temperature simili a quelle di Roma, non fa mai troppo freddo ed è piacevole
passeggiare per la città alla scoperta dei
luoghi più famosi come il grande
incrocio di Shibuya, o perdersi tra i
vicoli di Golden Gai a Shinjuku, o ancora andare a caccia di affari nei mercatini dell’usato di
Shimokitazawa oppure di
Jimbocho, quartiere specializzato nei libri di seconda mano.
Bancherelle, ceramica e lotta giapponese
Lavorazione dei Daruma
D’inverno sono imperdibili le
bancarelle dei daruma, bambole votive tonde e di colore rosso, raffiguranti
Bodhidharma, il fondatore del buddhismo zen, alle quali si esprime il proprio desiderio. A gennaio ve ne sono addirittura tre: il
Daruma-Ichi nel tempio Takahata Fudoson Kongoji, l
’Ome Daruma Market a Okutama e il
Katsuryoku Daruma Market. Gennaio è anche uno dei tre periodi dell’anno in cui si tengono i
tornei di sumo perciò, per chi volesse assistere a un incontro di lotta giapponese, questo è il momento per visitare Tokyo.
Musei, teatri, laboratori di ceramica
Rimanendo nell’ambito delle esperienze culturali, l’offerta è amplissima e comprende, oltre ai
musei e ai teatri, le arti minori, rappresentate dai
laboratori artigiani, in modo particolare
di ceramica e di kintsugi, la tecnica squisitamente giapponese di riparare vasellame, evidenziando e rendendo decorative le crepe con la polvere d’oro.
Cosa mangiare
La tradizionale Soba
Un altro aspetto tipico di Tokyo è che i suoi abitanti amano andare a mangiare fuori. L'offerta gastronomica è vastissima e si traduce in
183 ristoranti stellati (12 con tre stelle Michelin, 33 con due stelle, 138 con una stella (il più alto numero al mondo per una città, ben più di Parigi e New York) e innumerevoli
locali per qualsiasi tasca e forchetta, dalla trattoria alla bancarella in strada. Anche intorno ai templi a Capodanno è possibile trovare punti di ristoro che servono la
toshikoshi soba, i tagliolini di “fine anno” preparati con grano saraceno, che, per la loro lunghezza, sono simbolo di lunga vita. Inoltre, dato che la soba è più facile da spezzare rispetto ad altri tipi di tagliolini, consumare questa specialità è un modo per rompere, seppur in maniera simbolica, con le sventure dell’anno che si sta concludendo. Tradizionalmente la toshikoshi soba deve essere
mangiata prima della mezzanotte, magari accompagnata dal confortante
amazake, un
sakè caldo, non filtrato e non alcolico. Si tratta di festeggiamenti ben lontani dalla frenesia dei veglioni e dei fuochi artificiali italiani, ma che consentono di trascorrere
l’ultima notte dell’anno in modo speciale e unico, insieme alla gente del posto, tra suoni e profumi indimenticabili.
Info: gotokyo.org/it per informazioni pratiche, mentre
tokyotokyo.jp per gli approfondimenti sul fascino della città.