Sul sentiero più pericoloso del mondo: il Caminito del Rey
Un vero e proprio miracolo dell'ingegneria, costruito sulle pendici del maestoso Desfiladero de los Gaitanes, in Andalusia
A pochi chilometri da Malaga in Andalusia si trova uno dei percorsi da trekking più famosi ed iconici d'Europa se non del Mondo, il famoso Caminito del Rey. Considerato un miracolo dell'ingegneria, questo percorso di 7,7 chilometri si snoda tra passerelle, precipizi fino a 700 metri di profondità nel maestoso Desfiladero de los Gaitanes e in diversi punti raggiunge un'altezza di oltre 100 metri. Proprio a causa della sua morfologia e del luogo dove è stato costruito, per anni il Caminito del Rey è stato considerato ‘Il sentiero più pericoloso del mondo’.
Il passare del tempo e l'incuria però avevano portato il percorso a non essere più considerato sicuro anche per escursionisti esperti costringendo le autorità a chiuderlo al pubblico nel 2000. Tra il 2014 e il 2015 importanti opere di restauro e di ristrutturazione hanno portato il Caminito del Rey ad essere riaperto, diventando ben presto una delle attrazioni turistiche più importanti con un percorso spettacolare ed emozionante, ma al tempo stesso totalmente sicuro e adatto anche a camminatori non esperti.
In origine era il Camino de los Balconcillos
L'origine del Caminito del Rey risale al 1901, quando fu allestita una passerella chiamata Camino de los Balconcillos, per facilitare il movimento dei lavoratori che lavoravano presso la Sociedad Hidroeléctrica del Chorro. Fino a quel momento la valle chiamata, Balconcillos de los Gaitanes, era un luogo praticamente isolato e percorso solamente da pochi pastori o cacciatori. L'arrivo dell'industrializzazione e della linea ferroviaria da Malaga a Córdoba, portò maggiore interesse verso questi luoghi, ma la svolta ci fu quando la Sociedad Hidroeléctrica del Chorro decise di sfruttare il dislivello del luogo, attraverso la costruzione di dighe, per creare elettricità con la forza dell'acqua per rifornire la popolazione e le fabbriche. E' qui che entra in gioco il Camino de los Balconcillos, la passerella che serviva per portare persone e merci tra le due cascate il Salto del Chorro e il Salto del Gaitanejo. Era il 1927 quando il bacino di Gaitanejo fu terminato e il re Alfonso XIII andò ad inaugurarlo, camminando lungo il sentiero dei Balconcillos de los Gaitanes. Da quell'occasione il sentiero prese la denominazione attuale di Caminito del Rey.
Il percorso del Caminito del Rey
Il tragitto è lineare e per nulla complicato e si compie in senso unico da nord a sud, in parte su sentieri e in parte su passerelle. In totale sono 7,7 chilometri percorribili in circa 3-4 ore, dall’inizio tra il bacino del Conde de Guadalhorce e il bacino del Gaitanejo, finendo a El Chorro. Poco dopo la partenza ci si imbatte nel “Sillón del Rey”, un gruppo di panche, un tavolo e un trono in pietra che fu utilizzato da Re Alfonso XIII. Terminata la prima parte di 2,7 chilometri si arriva al casotto di controllo dove i visitatori vengono dotati di un caschetto protettivo. Dal punto panoramico della diga di Gaitanejo è possibile osservare le case-grotta di Sierra Parda, utilizzate come abitazioni dal personale impiegato presso la centrale idroelettrica. Dopo aver raggiunto le passerelle, il percorso avanza lungo la gola di Gaitanejo e attraverso il canyon noto come Tajo de las Palomas, dove si trova il Puente del Rey, il fiore all'occhiello del percorso situato a 105 metri d'altezza. Il paesaggio cambia man mano che ci si avvicina alla valle del Hoyo, con i suoi boschi rigogliosi. Quindi il cammino entra nello spettacolare Desfiladero de los Gaitanes tramite le passerelle sospese. In questo tratto è possibile vedere, tra le altre meraviglie, una sabina centenaria che cresce tra le rocce, la “playa fósil”, e ci si può affacciare dal balcone di vetro che sporge dalla passerella, dal quale si gode di un panorama mozzafiato. Il tratto finale del sentiero di 2,1 chilometri è tutto in discesa fino alla stazione ferroviaria di El Chorro.
Come affrontare il Caminito del Rey
Come detto il percorso è abbastanza semplice e adatto a tutti, ma occorre rispettare alcune regole. La prima cosa è affrontarlo con l'equipaggiamento giusto, a partire dall'abbigliamento, per finire con le scarpe. Non sono ammessi bastoni da trekking, né tantomeno quelli per selfie. Il percorso inoltre è vietato ai bambini di età inferiore agli otto anni e agli animali domestici. Inoltre è sconsigliato a tutti coloro che soffrono di vertigini. Il percorso deve essere prenotato preventivamente ed effettuato insieme ad una guida. Una volta intrapreso deve essere portato a termine dato che può essere percorso in un solo senso di marcia. Infine è bene portare con sé acqua e qualcosa da mangiare per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Rispettando alcuni piccoli accorgimenti l'esperienza su quello che una volta era chiamato “Il sentiero più pericoloso del mondo” sarà spettacolare, ma soprattutto sicura.