Sudorazione e adolescenza
Durante l’adolescenza si verificano importanti cambiamenti a livello fisico, mentale e ormonale. E con la pubertà inizia anche la necessità...

Durante l’adolescenza si verificano importanti cambiamenti a livello fisico, mentale e ormonale. E con la pubertà inizia anche la necessità...
Durante l’adolescenza si verificano importanti cambiamenti a livello fisico, mentale e ormonale. E con la pubertà inizia anche la necessità di usare il deodorante perché gli ormoni sessuali attivano le ghiandole apocrine di ascelle e genitali che secernono molecole dall’odore forte e pungente. Con la maturazione sessuale, a cambiare, è anche la composizione chimica dell’odore corporeo che – come ha evidenziato uno studio dell’Università tedesca di Erlangen – diventa ricco di acidi carbossilici, il cui aroma ricorda l’olezzo dell’urina, del formaggio stagionato, della capra, del muschio e del legno di sandalo.
A diventare off limits è anche la stanza dei ragazzi e le conseguenze non sono solo olfattive. "L’aria talvolta irrespirabile delle camerette degli adolescenti, è data dal fatto che la stanza è piena di aria ri-respirata, scarsamente ossigenata e carica di nitrogeno", spiega Sergio Garbarino, neurologo e docente al Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova, membro dell’Accademia Italiana Medicina del sonno.
"Se se si continua a respirare l’aria di una stanza non ben areata – prosegue – il riposo e la salute stessa ne potrebbero risentire, con ripercussioni su tutte le attività, dall’attenzione a scuola allo studio a casa, ma anche sui meccanismi fisiologici del nostro organismo, il funzionamento cognitivo, la regolazione emotiva, la maturazione fisica e la qualità complessiva della vita".
Respirazione e sudorazione aumentano inoltre l’umidità dell’aria favorendo la formazione di muffa e di cattivi odori. Che fare? Esistono strategie ad hoc, come suggerisce MCE Lab, Osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE, Mostra Convegno Expoconfort, che permettono di evitare l’effetto “non aprite quella porta”.
D’obbligo, garantire il comfort termico, con una temperatura tra i 18° e i 22° e un’umidità relativa tra il 30% e il 70%. L’aria poi deve avere un buon ricambio (aiutandosi con ventilatori, purificatori o sistemi di ventilazione meccanica) ed essere priva di contaminanti, polvere e allergeni, pericolosi per la salute respiratoria. La qualità dell’aria può essere verificata con misuratori dotati di sensore VOC, misuratore di CO2 e rilevatore di polveri sottili, che segnalano il livello di CO2 e la presenza di pollini, polveri sottili, deodoranti per la casa e solventi. Attenzione anche al comfort acustico. Per limitare i rumori è possibile avvalersi di materiali fonoassorbenti. Da non dimenticare infine, il ruolo di una buona illuminazione naturale (da modulare con tende alle finestre), di una luce adeguata la sera e di colori tenui alle pareti, che infondono una sensazione di calma.
"Tutti questi aspetti combinati contribuiranno a creare uno spazio che favorisca un sonno riposante e un generale senso di benessere – conclude Garbarino – e magari aiutare nel rapporto non sempre facile con il figlio adolescente".