Storia e pesci volanti: Elba, l'isola dei tesori
Il gommone molla l’ormeggio da Livorno, vento di maestrale, mare calmo. Velocità 28 nodi, rotta sud 180 gradi. È vacanza. Cinquanta miglia ci separano da Cavo, la località più a est della terza isola italiana: l’Elba. Una traversata con incontri speciali, delfini, pesci volanti, gabbiani. Se si è fortunati anche le maestose tartarughe ’Caretta caretta’ che si lasciano trasportare dalle correnti marine. Siamo nel cuore del Santuario dei Cetacei, un paradiso. Dopo due ore di mare, un’occhiata agli isolotti di Cerboli e Palmaiola, si arriva a Cavo, l’abitato più piccolo a nord dell’isola. Vegetazione rigogliosa che nasconde ville eleganti che dominano una grande spiaggia. Da Cavo a Porto Azzurro passando da Rio Marina lo sbocco a mare delle miniere. Abitato pittoresco, con le abitazioni che hanno mantenuto il colore rossiccio tipico della polvere di ferro. I tesori minerari dell’isola si possono ammirare nel Museo mineralogico elbano nel cuore della cittadina. Ma è a Porto Azzurro che la storia dell’isola fa da location al commercio e al turismo. È un brulicare di piccoli negozietti con prodotti tipici elbani, e le vetrine con le grandi griffe internazionali. Lasciamo Porto Azzurro per costeggiare, sempre in senso orario, la nostra perla toscana. Si passa Punta Nera, e la fattoria delle Ripalte - famosa per il suo vino profumato - per scorgere Punta della Calamita, ripida e rossastra con gli impianti ormai chiusi delle miniere, e si costeggia uno dei tratti più selvaggi e affascinanti dell’Elba. Nel cuore di Cala dell’Innamorata, dove gli splendidi yacht di lusso ormeggiano per un bagno nelle acque cristalline, si scorge Capoliveri che domina l’ampio Golfo Stella. Per raggiungere Capoliveri con l’auto si deve percorrere una strada piuttosto tortuosa, ma ne vale la pena. Capoliveri è un gioiello, non si può descrivere, va visitato. Posizione strategica scelta, non a caso, dagli Etruschi che proprio qui avevano fondato il loro villaggio. Dal Golfo Stella al Golfo di Lacona, fiore all’occhiello dell’Elba, solo poche miglia. E poi il borgo di Marina di Campo prima di scoprire il promontorio occidentale dell’isola, da Cavoli a Fetovaia - tra le spiagge più belle d’Europa - a punta Polveraia ammirando Pomonte e Chiessi. Poco più a nord, arriviamo a Marciana Marina, il diamante elbano, la località più modaiola, quella delle residenze vip e delle feste a tutte le ore. Qui nelle sere d’estate non cala mai il buio, e le luci del divertimento lasciano il posto all’alba in un cerchio magico di eventi e spettacoli. Golfo di Procchio, della Biodola e poi Capo d’Enfola prima di arrivare al capoluogo: Portoferraio. Una piccola capitale ricca di monumenti facilmente raggiungibile dal porto di Piombino. Fortezze, musei, roccaforti e giardini. Solo per questo scrigno di cultura, Portoferraio vale la pena. E poi la risalita in mare, da Bagnaia a Nisporto, località privilegiate per chi ama la natura e le escursioni. Perché l’Elba non è solo un gioiello del mare, ha un entroterra magnifico tagliato dalla strada provinciale e con un piccolo aeroporto turistico a La Pila che, negli ultimi anni, ha fatto la differenza per il turismo. Tra miti e leggende, tra natura e cultura, cibo e atmosfere suggestive l’isola d’Elba vale ben oltre la sua fama.