Spagna, in viaggio sulle orme di Don Chisciotte
Un viaggio nei luoghi del ‘Don Chisciotte della Mancia’, il celebre romanzo scritto nel XVII secolo da Miguel de Cervantes. Come il ‘Cavaliere dalla triste figura’, che confuse realtà e finzione, ci si troverà a combattere i giganti (ovvero i mulini a vento) o a lottare per l’amore di Dulcinea. Si parte da Alcalá de Henares, nella Comunità di Madrid, luogo di nascita di Cervantes. Dirigendosi verso l’Università (Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco così come il centro storico) si raggiunge il Museo Casa Natale di Cervantes, ricostruzione della tenuta dove si ritiene sia nato e vissuto nell’infanzia. Anche la vicina Madrid custodisce molti luoghi legati a Cervantes: la Chiesa e Convento delle Trinitarie Scalze, dove si pensa sia sepolto assieme alla moglie; l’osteria Casa Alberto, dove scrisse Le peripezie di Persile e Sigismonda e la seconda parte del Don Chisciotte; la Sociedad Cervantina, dove nel 1605 fu stampata la prima edizione del libro; la Biblioteca Nazionale, che conserva una copia della prima edizione; e la Plaza de España, con statue dedicate allo scrittore e ai suoi personaggi. A circa 40 chilometri, nella provincia di Toledo, si trova Esquivias. Qui nacque la moglie di Cervantes e qui nel 1584 si sposarono e vissero a Casa di Cervantes, oggi divenuta un museo. Toledo è vicinissima e vale la pena fare una deviazione per visitare la ‘città, delle tre culture’. Prossima tappa, Consuegra, annunciata dai mulini a vento, i giganti da combattere secondo Don Chisciotte. Sono dodici e ciascuno ha un nome legato al romanzo: ‘Sancho’ conserva il meccanismo del XVI secolo, ‘Bolero’, è aperto al pubblico. Da Consuegra si va ad Alcázar de San Juan che ha nominato Cervantes ‘figlio prediletto’, sostenendo che fu battezzato nella Chiesa di Santa María la Mayor. Da visitare, il Museo Casa del Hidalgo, dedicato alla vita degli hidalgo, e il Centro di Interpretazione di Cervantes. Vicinissima, Campo de Criptana, la ‘terra dei giganti’, dove si trovano i mulini a vento che, si dice, ispirarono Cervantes.
È ora tempo di amore, quello di Don Chisciotte per Dulcinea del Toboso. Il paese di El Toboso (nella foto) esiste davvero e ospita il Museo Casa di Dulcinea, che ricrea una casa della Mancia del XVI secolo. Tradizione vuole sia quella di Ana Martínez Zarco de Morales (dolce Anna), che ispirò Cervantes per il personaggio di Dulcinea. Nella plaza Mayor, spicca il monumento dedicato a Dulcinea e al suo innamorato. Da visitare il Museo Cervantino, che ospita edizioni dell’opera in 70 lingue. Meta successiva, Argamasilla de Alba. Qui, alla Casa di Medrano, è conservata la Grotta di Medrano, nella quale Cervantes fu imprigionato e dove sembra cominciò a scrivere le avventure dell’Ingegnoso Hidalgo. Il viaggio continua a Ossa de Montiel, nei cui dintorni si trovano la grotta di Montesinos (dove discese attraverso il tempo) e le rovine del Castello di Rochafrida. A Villanueva de los Infantes, invece, sorge la casa di Don Diego de Miranda, che si narra fosse il Cavaliere dal Verde Gabbano. Ultima meta, Ciudad Real che ospita il Museo di Don Chisciotte. La chiusura del cerchio.