“Pueblos más Bonitos”, così vengono definiti dagli spagnoli i
borghi più caratteristici e
pittoreschi che raccontano l’identità e parlano delle
tradizioni della Spagna. Un patrimonio ricchissimo da tutelare e valorizzare, da nord a sud del paese, piccole realtà immerse nella natura da scoprire lontano dal caldo estivo, con lentezza. Ecco
5 itinerari indimenticabili, ognuno diverso, tutti instagrammabili
Albarracín, Aragona
Albarracín, Aragona
Circondato e incastonato nella pietra, il
borgo medievale di Albarracín, in Aragona, è una delle destinazioni più attraenti della Spagna. Albarracín (Teruel, Aragona). Antica capitale di un regno Taifa, questa cittadella ha conservato tutto il suo
sapore islamico e medievale. Il centro storico è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale. Qualsiasi periodo dell'anno è buono per visitare Albarracín che si trova a poco meno di due ore da Saragozza e a circa mezz'ora dalla città di Teruel. Passeggiare per le
stradine ripide a partire da Calle Postigo, esplorarne le mura o fotografare le case medievali rossastre dà la sensazione di viaggiare indietro nel tempo. L’ente turistico del luogo organizza visita guidate, il percorso inizia da
Plaza Mayor da dove è possibile ammirare i giardini del
fiume Guadalaviar, prima tappa la cattedrale, poi il
castello El Andador, il
Museo del Giocattolo e il
Mar Nummus, dove conservano fossili di un antico mare che si trovava qui 150 milioni di anni fa. A circa 10 minuti in auto si trova il
Paesaggio Protetto di Rodeno Pinares, dove si possono vedere esempi di arte rupestre dichiarati Patrimonio dell'Umanità. Il periodo romano è quello di cui si è conservata la maggior parte dei resti, tra cui l'
acquedotto di 18 chilometri che andava da Albarracín a Cella. Preparatevi a scoprire
canyon mozzafiato e boschi verdissimi.
Info: www.albarracin.es
Morella, Castellón
Morella, Castellón
Vista dall'alto, l'
antica città di Morella a Castellón ricorda un vulcano ormai spento. In cima c'è il castello circondato dalle
mura medievali, erette nel XIV secolo e da file di casette che conferiscono a questa destinazione un carattere del tutto unico. Morella è uno straordinario esempio di
città gotica, dichiarata per questo Bene di Interesse Culturale. All'interno del centro storico si trovano edifici religiosi, come la chiesa arcipretale di
Santa María la Mayor, gotica (1263-1330) con dettagli barocchi, l'antico
convento di San Francisco (XIII secolo) la
chiesa di San Juan, gotica (XV secolo) con decorazioni neoclassiche, quella di
San Nicolás, anch'essa gotica, e gli
eremi di San Marcos e
San Pedro Mártir. Meritano una visita la Casa de la Villa (XIV e XVII secolo), le case Ciurana, Piquer, Rovira e Cardinal Ram, l'Ospedale (XV secolo) e i portici di Blasco de Alagón. Lasciato il nucleo urbano, ci sono due punti di particolare interesse: i
dipinti rupestri di Morella La Vella e il Santuario della Virgen de Vallivana. Da qui, ogni 6 anni, la
statua della Madonna viene portata in processione in città, rinnovando una tradizione che risale al 1673. Lungo i
22 chilometri di cammino ci sono numerose cappelle sul ciglio della strada, dove i pellegrini pregano e chiedono grazie.
Info: www.morella.net/morellaturistica
CastellFollit de la Roca, Girona
CastellFollit de la Roca, Girona
Castellfollit de la Roca è una delle
località più pittoresche della Catalogna e più precisamente in provincia di Girona. Questa piccola località è arroccata in cima a una vertiginosa
parete di basalto alta più di 50 metri. Situate tra i fiumi Fluviá e Toronell e sulla cima di una parete basaltica, ci sono la chiesa e le case di Castellfollit, che sono l’immagine più nota della regione. Piazze e stradine strette e ombreggiate formano il
centro storico di origine medievale. Sul bordo del precipizio si trova la
piazza-belvedere di Josep Pla, da cui si gode una vista eccezionale. La
chiesa di Sant Salvador, del XIII secolo, il
campanile di Sant Roc e soprattutto lo scenario naturale del centro sono le sue bellezze principali. Vale un’escursione anche il
santuario del Cós. Castellfollit si trova vicino al parco naturale della
zona vulcanica di Garrotxa, uno spazio protetto di grande valore paesaggistico.
Info: www.spain.info
Alcalá del Júcar, Castiglia-La Mancia
Alcalá del Júcar, Castiglia-La Mancia
Considerata uno dei
borghi più suggestivi della Castiglia-La Mancia, Alcalá de Júcar si inerpica lungo
imponenti pendii rocciosi sul meandro del fiume Júcar. Dichiarata sito Storico-Artistico e Bene di Interesse Culturale dal 1982, nella cittadina di Júcar è possibile ammirare
ponti di origine romana. Passeggiare tra
case bianche e ocra brunite dal sole, per poi entrare in autentiche
grotte naturali come la Cueva del Diablo, la Cueva del Duende e la Cueva del Rey Garadén. Poco a poco si risale fino a costeggiare
l'Eremo di San Lorenzo e la
Chiesa di San Andrés. Sulla sommità si trova un bellissimo castello di origine Almohade di sapore islamico. Uno scenario unico.
Info: alcaladeljucar.net
I villaggi neri di Guadalajara
I villaggi neri di Guadalajara
Ecco un altro imperdibile itinerario per staccare la spina. La meta è la
provincia di Guadalajara (Castiglia-La Mancia) costellata da
piccoli paesi rurali noti per la loro tradizionale architettura in
ardesia nera. Da qui il nome
“Itinerario dell’architettura nera di Guadalajara”, che prende il percorso attraverso questi tranquilli e stupendi paesaggi in mezzo alla natura. I villaggi che ne fanno parte si trovano
ai piedi del picco Ocejón nel Parco naturale della Sierra Nord, a nord-ovest della provincia di Guadalajara. Sono situati a circa 50 chilometri dalla città di Guadalajara, raggiungibile in auto e treno da Madrid.
Tamajón è considerata la porta di ingresso del percorso, che da qui si biforca verso il lato ovest e il lato est dell’Ocejón. I paesi del
lato orientale sono Retiendas, Campillejo, El Espinar, Roblelacasa, Campillo de Ranas, Robleluengo e Majaelrayo. Quelli del
lato occidentale sono Almiruete, Palancares e Valverde de los Arroyos, ciascuno dei due percorsi è di 25 chilometri circa. È possibile fare l'itinerario e
visitarne i paesi in una sola giornata, ma il consiglio è quello di
pernottare qui almeno una notte. Si tratta di paesini di soli 200 abitanti, la zona è perfetta per fare escursionismo, scattare fotografie e degustare la gastronomia locale. Arrosti di capretto o agnello, “calderetas”, cinghiale stufato o pernice marinata sono solo alcuni dei piatti più popolari e gustosissimi della zona. Nelle vicinanze, inoltre, ci sono altre due visite consigliate: le suggestive rovine del
monastero cistercense di Bonaval e la località di
Cogolludo, di cui ricordiamo la Plaza Mayor e il Palazzo ducale.
Info: www.spain.info