Scoprire Asolo e i suoi vini con una speciale mappa immersiva di Montelvini

di ROBERTA RAMPINI -
15 dicembre 2023
ASOLO - Panorama Asolo(1) (1)

ASOLO - Panorama Asolo(1) (1)

Ci sono molti modi per visitare e scoprire il fascino di borghi e città: Montelvini, cantina ambasciatrice dell'Asolo Prosecco, insieme all'illustratore Gianluca Biscalchin e al compositore, violoncellista e pianista Piero Salvatori, che ha studiato la storia e le biografie degli Asolani e associato a ognuno di loro i suoi brani più significativi, hanno realizzato una mappa immersiva per fare un viaggio in cinque tappe alla scoperta del borgo in provincia di Treviso e delle sue personalità più celebri.

Panorama di Asolo

Borgo storico, tra i più belli d'Italia, famoso per la sua produzione vinicola, qui hanno vissuto illustri personaggi che segnato la storia del borgo veneto, Eleonora Duse, Caterina Cornaro, Freya Stark, Gian Francesco Malipiero e la famiglia Serena, da cinque generazioni alla guida di Montelvini, una delle realtà vitivinicole più dinamiche nel panorama italiano, con sede a Venegazzù, piccola frazione di Volpago del Montello, in provincia di Treviso. Sono proprio loro nella mappa immersiva ad accompagnare il visitatore alla scoperta delle diverse referenze dell’Asolo Prosecco Docg e arricchire l’Asolo Experience. La cantina veneta racconta i vini del territorio da una prospettiva nuova in un esclusivo viaggio accessibile a tutti.

Prima tappa

Casa Duse

Il viaggio inizia davanti a Casa Duse: considerata la più grande attrice teatrale della sua epoca, Eleonora Duse (1858-1924) icona di stile e contemporaneità ha rivoluzionato il modo di fare teatro. Conosciuta in tutto il mondo, la divina è stata protagonista di storie d’amore sfortunate e tormentate, una su tutte quella con Gabriele D’Annunzio. Ha vissuto ad Asolo per brevi e intensissimi periodi. Qui è stata sepolta, per suo volere. Nel viaggio immersivo l'attrice balla sulle note di ‘Fucsia’, sorseggiando l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut Millesimato, un vino complesso per quantità e qualità di sensazioni olfattive di mela e pera, con note minerali, che emoziona per la sua intensità.

Seconda tappa

Il Castello di Caterina Cornaro

Il Castello di Caterina Cornaro (1454-1510) è la seconda tappa. Appartenente a una delle famiglie più nobili della Serenissima, fu data in sposa per ragioni politiche a Giacomo II Lusignano, re di Cipro. Dopo la morte del marito e un periodo di reggenza, la regina fu costretta a cedere il suo regno a Venezia. La Repubblica, in cambio, le diede la signoria di Asolo. Qui Caterina creò una delle più brillanti corti rinascimentali, circondandosi di artisti rinomati, come il pittore Giorgione e il poeta Pietro Bembo. ‘Il vento soffia sui pini’ è sicuramente il brano che Caterina avrebbe chiesto di suonare davanti ai suoi ospiti, perché sinonimo di 'bellezza, potere e nobiltà', accogliendoli con l’Asolo Prosecco Superiore Docg Brut, un vino peculiare che si distingue per originalità nel panorama del Prosecco, e che genera istintivamente allegria anche tra i palati più raffinati.

Terza tappa

Villa Freya

Coraggiosa, avventurosa, indipendente, la scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark (1893-1993) da bambina visse per lungo tempo ad Asolo e dopo ogni avventura tornava sempre qui, nel suo meraviglioso giardino, che è la terza tappa dell'itinerario proposto. Da molti è stata definiti "ultimo dei viaggiatori romantici". A 88 anni a dorso di mulo la sua ultima spedizione in Himalaya fino al confine tibetano per poi rifugiarsi nella sua casa ad Asolo dove morì a cent’anni nel 1993. Per lei Piero Salvatori ha scelto ‘Il viaggio che vorrei’, da accompagnare all’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry, un vino che esprime una spuma gioiosa, fine e persistente che ne esalta la morbida e giovane fragranza. Il suo profumo, dalle sensazioni caratteristiche e aromatiche, è bilanciato tra fruttato e floreale.

Quarta tappa

Casa Gian Francesco Malipiero

Carattere scontroso e introverso, il compositore Gian Francesco Malipiero (1882- 1973) conobbe Asolo nel 1910 e attratto dalla bellezza di questo borgo lo scelse come rifugio per sfuggire al chiasso cittadino. E qui rimase fino alla morte. Sono numerosi gli artisti e poeti passati dalla sua dimora, circondata da alte mura proprio per non sentire il rumore della città. Nel suo giardino si sono esibiti alcuni dei più eccezionali talenti della musica, tra cui Stravinskij. "Potente contrasto tra la luce dei grandi artisti che entrano nella sua xasa e la tormentata ombra della sua vita nella sua buia ed isolata casa", Gian Francesco Malipiero si riconosce nelle note di 'Promenades', mentre in compagnia dei suoi animali domestici, una civetta bianca e un gatto nero, sorseggia Il Brutto Asolo Prosecco Superiore Docg sui lieviti, che richiama alla tradizione e cultura trevigiana, un vino non filtrato, con un’anima torbida e in continua evoluzione, col passare del tempo gli aromi primari lasciano spazio a note più evolute, donando maggiore complessità al prodotto.

Quinta tappa

Villa De Mattia

Il viaggio termina sul terrazzo di Villa de Mattia, dove è custodita la testimonianza del rapporto tra la famiglia Serena e il borgo. Da qui è possibile vedere il "Vigneto ritrovato", un progetto multidisciplinare avviato nel 2017 per recuperare un’antica vigna di 3.000 metri quadrati che si trova nel cuore dello storico borgo, simbolo tangibile del forte legame terra-uomo di cui Montelvini si fa portavoce. Citata da numerose fonti storiche e documentarie a partire dal Catasto Napoleonico del 1807-10 e nalla guida di Asolo a cura di Vittor Luigi Paladini del 1895. Ninnananna e carezze per una vigna e un gusto ritrovato nel cuore di Asolo: in attesa della prima vendemmia del vigneto ritrovato, Armando, Alberto e Sarah Serena sulle note di 'Giallo arancio' guardano al futuro con in mano un calice di FM333 Asolo Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato, la referenza più importante di Montelvini.

La famiglia Serena

Vino e territorio, Montelvini da sempre ambasciatrice delle bollicine di Asolo, ora con questa mappa consolida un legame diventa anche ambasciatrice di un territorio, che è tradizione vinicola, storia, cultura e bellezza. L'antico di borgo è candidato dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.