Alpe di Luson, l’incanto infinito tra profumi e colori

Un’esperienza di pace e armonia con la natura. Escursioni, formaggi locali e il biolago rendono indimenticabile la vacanza in questo angolo di paradiso montano

di DIEGO CASALI
7 luglio 2024
Alpe di Luson

Alpe di Luson

Le nuvole si rincorrono tra i prati verdi degli alpeggi. Il cielo accarezza le morbide curve delle montagne che si stagliano in lontananza. La vita a valle scorre placida, con i ritmi delle persone e della natura. Luson si colora grazie al suo campanile dalla punta rossa. C’è il piccolo borgo montano e, intorno, l’erba appena tagliata addormentata al suolo, quasi a godere del primo vero sole estivo. Salendo in quota, verso i parcheggi da cui partono gli escursionisti, il profumo del cirmolo pervade l’aria e la rende aromatica. Una sensazione di benessere che aumenta curva dopo curva e una voglia di camminare che diventa irrefrenabile.

Il rifugio Kreuzwiese

Non importa essere esperti della montagna, appassionati indefessi del trekking, amanti incalliti del nordic walking. L’unica cosa che conta, a queste latitudini, è la voglia di ritrovare l’armonia con se stessi e la natura. Questo è il punto: prendersi il proprio tempo, respirare, conoscere luoghi e soprattutto persone. Che fanno la differenza, sempre. Johannes è il casaro del rifugio Kreuzwiese sull’Alpe di Luson. Da diversi anni ha fatto una scelta di vita e di passione: produrre un formaggio delizioso in malga e realizzare un sogno, ovvero mettere un po’ di innovazione nella tradizione casearia locale.

I formaggi di Johannes

Per questo il suo ‘primo sale’ con l’erba imperatoria è un viaggio nei prati intorno al rifugio, e il semiduro al cirmolo ha il sapore di una passeggiata nei boschi di larice e abete. Dal suo piccolo ma funzionale caseificio escono stagionati da urlo e un Graukäse saporitissimo. Prelibatezze servite al Kreuzwiese tra un sorriso e un consiglio di trekking. Ogni membro della famiglia Hinteregger è una forza della natura e ognuno dona il proprio contributo all’accoglienza: Herbert, Martha, Johannes (il casaro) insieme a Katrin, Klara, Lorenz e Irma, Julia con Stefan, Selina e Emil, Manuel con Elisa e Michael con Jasmin e Jannis sono pronti a rendere la sosta indimenticabile.

Perché una ricarica di gusto – sebbene le escursioni sull’Alpe di Luson siano camminate poco faticose – è importante per poter vivere appieno l’incanto colorato lungo gli antichi sentieri dei contadini che conducono alle vette da cui si osservano le montagne della Plose e di Plan de Corones, l’Alta Val Badia, la Val Pusteria, la Valle Aurina e ancora le Alpi Sarentine e Breonie orientali, le Vedrette di Ries e gli Alti Tauri. Panorami mozzafiato con vista sul mondo, da scoprire ’slow’ godendo del sole che ristora i saliscendi degli alpeggi.

E se lo stomaco ha gradito i sapori di uno dei tanti rifugi o malghe, anche il corpo ha bisogno di essere rigenerato. E allora perché non rinfrescarsi nel biolago di Luson? Sì, proprio così. Appena fuori dal paese, un pomeriggio al laghetto naturale promette puro divertimento per tutti: i bambini si possono scatenare sullo scivolo, mentre i grandi possono rilassarsi sul prato o nuotare nelle rinfrescanti acque sorgive. Cosa chiedere di più a una vacanza?