Polonia fiorita: quattro suggerimenti per un city break primaverile
Un city break negli antichi e vivaci borghi storici della Polonia, dove la primavera si sta risvegliando. Meta ideale per farsi abbracciare è Malopolska, la culla della cultura polacca, ma anche le regioni di Opole e Podkarpackie, dove, tra edifici in legno e castelli da fiaba, si può ritrovare l’autenticità di antiche tradizioni pasquali. Malopolska, i colori della natura e delle case La Malopolska è un vero e proprio microcosmo culturale: Cracovia, dal fascino senza tempo, è un luogo che conserva, da un lato, l’eredità di un passato glorioso e, dall’altro, un’atmosfera moderna e frizzante. L’anima profonda della regione, però, la si conosce davvero solo visitando le località emblematiche nei dintorni del capoluogo, dove il paesaggio è un tripudio di colori e profumi che si presta perfettamente ad accogliere viaggi brevi o esperienze slow, alla scoperta di architetture e riti locali. Nella Malopolska meridionale si trova la Valle Chochołowska, la più lunga dei monti Tatra, che in questo periodo è un tripudio di distese di crochi in fiore che colorano il fondovalle. Un luogo perfetto per trascorrere del tempo all’aria aperta, sia per una piacevole passeggiata, sia per un giro in bicicletta.
Non molto lontano da Cracovia e vicino alla bellissima cittadina rinascimentale di Tarnow sorge, poi, Zelipie, il villaggio sempre in fiore, un paesino molto particolare! Questa cittadina è, infatti, un vero museo a cielo aperto: ogni anno migliaia di visitatori ammirano i fiori dipinti su ogni oggetto, dai mobili delle case alle biciclette, dalle cucce degli animali ai pozzi. Per coglierne davvero l’essenza, non può mancare la visita alla fattoria di Felicja Curyłowa, la donna che dei fiori dipinti ha saputo farne un’arte. Qui sono conservati gli arredi di una autentica casa del primo Novecento: un angolo romantico e quasi nostalgico. Le chiese di legno La primavera è sicuramente il momento migliore per visitare anche un’altra zona della Polonia sud-orientale, conosciuta per l’architettura in legno rappresentata magnificamente da alcune centinaia di chiese ortodosse e cattoliche (tra cui Debno, Binarowa, Lipnica Murowana) e gli edifici di Zakopane, nota meta sciistica. Molte di queste splendide costruzioni lignee – inserite nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO – sono la testimonianze di tempi antichi ed esempi importanti del patrimonio materiale della cultura popolare polacca. Per poterle ammirare al meglio consigliamo di seguire uno dei Percorsi dell’Architettura in Legno che si snodano in Malopolska e Podkarpackie. Il Castello di Moszna La regione di Opole, a metà strada tra Breslavia e Katowice (Polonia sud-occidentale), è famosa per i castelli e le fortezze che abbracciano un lungo arco temporale che va dal Medioevo fino al secolo scorso. Da Paczkow con le sue mura medievali e i 19 bastioni – oggi definita la “Carcassonne polacca”, al castello rinascimentale dei Piast, luogo di intrighi e leggende, questa regione ha davvero storie da raccontare e molteplici attrattive da visitare. Il luogo simbolo della zona è il Castello di Moszna uno dei più suggestivi in Polonia per la sua architettura fiabesca, con 365 camere e 99 torri. Circondato dal verde di un parco, che a primavera è un tripudio di rododendri e azalee, il castello è una magnifica sintesi di architetture risalenti a diverse epoche che coesistono in perfetta armonia, creando un sofisticato gioco di sovrapposizioni stilistiche. Tradizioni pasquali La Pasqua è una delle ricorrenze maggiormente sentite in Polonia ed è sicuramente uno dei periodi migliori durante il quale vale la pena organizzare un viaggio alla scoperta delle usanze diffuse in tutto il paese, alcune davvero singolari. Una delle tradizioni più amate del folklore polacco è sicuramente quella delle palme che vengono lavorate e decorate con rametti di salice, fiori, nastri e piume colorate. A Lipnica Murowana (nella Regione Malopolska), ogni anno si svolge un concorso per la palma più bella ma anche quella più grande (alcune arrivano anche a 30 metri di altezza), così come a Lyse (in Masovia) dove, per la gran parte dell’anno, i cittadini si preparano per la gara che premia la palma meglio decorata. Nelle regioni della Slesia, della Pomerania Occidentale e della Wielkopolska, ovvero quelle che hanno più subito l’influenza tedesca, a portare doni ai bambini è il coniglietto pasquale, che arriva sempre di nascosto e senza farsi scoprire. Le uova decorate a mano sono invece una tradizione antica e radicata (si crede risalga al X secolo). Le tecniche di decorazione sono svariate; infatti, accanto alle più famose “pisanki”, dipinte e decorate a mano, spesso viene stesa la cera calda con l’aiuto di un legnetto o di un ago e poi si immerge l’uovo nella vernice in modo da ottenere misteriosi disegni. Il sabato si prepara la święconka, un cestino che tutte le famiglie ornano e abbelliscono secondo i propri gusti e al cui interno si trovano le portate simbolo di questa festa che vengono poi consumate. Infine, il giorno di Pasquetta, oltre alla tradizionale gita fuoriporta, in Polonia è usanza fare gavettoni, antica tradizione che pare abbia origine in un rito di fertilità. Non possono mancare dolci caratteristici legati alle tradizioni pasquali, come la babka (torta pasquale lievitata), il mazurek (dolce secco di mandorle e marmellata di vari gusti e frutta secca), il sernik (dolce al formaggio) e, ovviamente, le uova di cioccolato.