Pittura e fotografia. Mostre d’autore per tutti i gusti

È un inverno ricco di mostre quello in Lombardia targato 2025. Una galleria di esposizioni quanto mai varia e policroma....

di RAFFAELLA PARISI
7 febbraio 2025
È un inverno ricco di mostre quello in Lombardia targato 2025. Una galleria di esposizioni quanto mai varia e policroma....

È un inverno ricco di mostre quello in Lombardia targato 2025. Una galleria di esposizioni quanto mai varia e policroma....

È un inverno ricco di mostre quello in Lombardia targato 2025. Una galleria di esposizioni quanto mai varia e policroma. Si parte da Milano, Palazzo Reale, dove fino al 18 maggio, è in programma ‘George Hoyningen-Huene, Galmour e Avanguardia’ a cura di Susanna Brown. Una prima assoluta nel nostro Paese. In esposizione cento scatti iconici che narrano l’importanza che George Hoyningen-Huene ha avuto nella storia della fotografia. Un artista che ha subìto l’influenza estetica di nomi dell’olimpo artistico del Novecente a partire da Salvador Dalì. Passando poi da Lee Miller, Pablo Picasso e Jean Cocteau. I suoi scatti testimoniano il vivace contesto culturale dell’epoca, dai Ballets Russes di Diaghilev, a quelli dei ballerini Serge Lifar e Olga Spessivtzeva con i costumi disegnati da De Chirico.

Sempre negli spazi espositivi di Palazzo Reale è in corso ‘Baj Baj, chez baj’ che chiuderà domenica. Un viaggio dove è possibile accostarsi al genio irriverente di Enrico Baj, maestro della neoavanguardia italiana e internazionale. Le curatrici Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj propongono un’ampia retrospettiva che ripercorre i temi e i soggetti di una lunghissima esperienza artistica tra cui ‘I Funerali dell’anarchico Pinelli’, che per la prima volta saranno integrati in un percorso antologico e in un dialogo puntuale con altri lavori del maestro.

Poco distante da Palazzo Reale alle Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo è visitabile, fino al 16 di marzo, ‘Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento’. Un vero omaggio al capoluogo meneghino. Centoquaranta opere tra dipinti, marmi, manoscritti, disegni e sculture mostrano la creatività milanese dal medioevo fino ai nostri giorni.

Per chi vuole tuffarsi nel clima parigino di fine secolo, a Palazzo Martinengo di Brescia, c’è la bellissima esposizione ‘La Belle Epoque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis. Due pittori italiani che hanno immortalato le belle d’oltralpe riscuotendo un successo, non solo nella capitale francese, ma in tutto il mondo. Ci si immerge in un clima celebrato universalmente fino al 15 giugno 2025.

All’Accademia Carrara di Bergamo ci si può confrontare con ‘Il sedicente Moradi- La forza, la paura e la meraviglia’ fino al 28 di febbraio. Si tratta di un dialogo tra scultura e ambiente che si manifesta attraverso materiali di recupero come rami secchi e foglie. L’artista raccoglie e lavora i materiali direttamente sul posto, utilizzando pochi e semplici strumenti per ridurre l’impatto ambientale. Abbracciando la filosofia della street art, l’artista elimina ogni barriera tra l’opera e l’osservatore creando figure animali riconoscibili, che interagiscono con il contesto circostante e con le persone che lo abitano.

E per restare in tema di rapporto uomo e natura a Mantova, Casa di Rigoletto fino al 2 marzo, ‘Quando gli uomini avevano le radici’ a cura di Giulia Nelli. Un’esposizione che ricorda l’importanza per l’uomo di avere salde radici che gli consentano di vivere con profondita’, unito alla terra dalla quale deriva, mantenendo un atteggiamento umile, di rispetto e di ascolto delle necessita’ della natura e degli altri uomini.