Piemonte-Bike, la passione non ha limiti
La bici è nel Dna della regione che ha dato i natali a campioni del calibro di Coppi e Girardengo. Ecco mome conoscerla sulle due ruote
La bici è nel Dna del Piemonte. E in questa regione arriverà la terza tappa del Tour de France proveniente da Piacenza e partirà – da Pinerolo – la quarta alla volta della Francia. Sul territorio sono nati campioni come Giovanni Gerbi – soprannominato il Diavolo Rosso – Costante Girardengo e Fausto Coppi, fuoriclasse celebrati insieme alle due ruote nel Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, nella casa-museo dei fratelli Coppi a Castellania e nell’AcdB Museo della Bicicletta di Alessandria.
Cartina alla mano, per una gita, un fine settimana o tappe di più giorni, il Piemonte offre una rete di ciclovie turistiche per city-bike, e-bike, mountain bike e gravel ricca di storie e testimonianze in un’architettura naturale di straordinaria biodiversità. Per spaziare con lo sguardo su alpeggi e cime, antichi insediamenti, fortezze e rifugi si possono percorrere le Vie storiche di montagna, a oggi 69 in 5 province (Torino, Biella, Verbano Cusio Ossola, Alessandria e Cuneo). Il Piemonte millenario, crocevia di comunità, commerci e vie della fede, si scopre sull’Alta Via del Sale (Cuneo) e sulla Ciclovia Francigena della Valle di Susa (Torino, Biella). Quest’ultima in due tratti, da Ivrea a Viverone (Canavesano) e da Villar Focchiardo ad Avigliana (variante della Valle di Susa), propone un’esperienza bike inclusiva e accessibile a 360° completa di offerta turistica (cultura, natura, sport ed enogastronomia locale) grazie al progetto Via Francigena for All. Tra alture e borghi, architetture sacre e meraviglie botaniche, 40 itinerari di diversa difficoltà fanno dei laghi Maggiore, di Mergozzo e d’Orta con le Valli dell’Ossola, un regno ’slow bike’.
Il Biellese si scopre pedalando sulle ciclabili delle Riserve naturali di Bessa e Baraggia, attraversando l’imponente dorsale della Serra morenica con vista sul Lago di Viverone e percorrendo gli oltre 100 kmq dell’Oasi Zegna, accessibili tutto l’anno. Tra la pianura e le Prealpi si snodano le Ciclovie di Oropa che conducono al Santuario e Sacro Monte di Oropa, patrimonio Unesco. Qui, chi ama le sfide, può cimentarsi nella Salita Biella-Oropa (Montagna Pantani del Giro d’Italia 2024).
Altrettanto impegnativa, nel Cuneese, è la Route del Marguareis (o Ciclovia del Duca). Tanti inoltre i gradevoli tracciati urbani torinesi che uniscono le ’corone verdi’ extraurbane, come ad esempio la Corona di delizie in Bicicletta, anello di 90 chilometri attorno al capoluogo piemontese che tocca i più bei paesaggi fluviali dei comuni di Collegno, Pianezza Grugliasco, Druento, Venaria, Settimo Torinese, San Mauro Torinese e Rivoli. Da Torino parte anche il Grand Tour Unesco in bicicletta, anello di oltre 600 chilometri in 4 tappe che collega le Residenze Reali Sabaude, i Sacri Monti, Ivrea – Città Industriale del XX secolo – le Città Creative Torino, Alba e Biella, i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, i Siti palafitticoli di Viverone e Azeglio e le 3 Riserve MAB di Ticino Val Grande Verbano, Monviso e Colline Po.
Infine gli itinerari in bici a pelo d’acqua del Novarese e ciclabili del Vercellese per assaporare, a basso impatto ambientale, l’atmosfera di castelli, casali, ricetti, abbazie e vigneti generosi di produzioni Docg e Doc. A disposizione di turisti e appassionati il Piemonte offre un sistema di accoglienza che comprende strutture ricettive qualificate, guide professionali, servizi di noleggio e bike shuttle, seggiovie e telecabine attrezzate per il trasporto bici in quota e tanto altro.
Info: www.visitpiemonte.com