Piemonte-Bike, la passione non ha limiti

La bici è nel Dna della regione che ha dato i natali a campioni del calibro di Coppi e Girardengo. Ecco mome conoscerla sulle due ruote

di EGIDIO SCALA
2 giugno 2024
In bicicletta nel Monferrato (foto Archivio Alexala, di Gianluca Grassano)

In bicicletta nel Monferrato (foto Archivio Alexala, di Gianluca Grassano)

La bici è nel Dna del Piemonte. E in questa regione arriverà la terza tappa del Tour de France proveniente da Piacenza e partirà – da Pinerolo – la quarta alla volta della Francia. Sul territorio sono nati campioni come Giovanni Gerbi – soprannominato il Diavolo Rosso – Costante Girardengo e Fausto Coppi, fuoriclasse celebrati insieme alle due ruote nel Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, nella casa-museo dei fratelli Coppi a Castellania e nell’AcdB Museo della Bicicletta di Alessandria.

Cartina alla mano, per una gita, un fine settimana o tappe di più giorni, il Piemonte offre una rete di ciclovie turistiche per city-bike, e-bike, mountain bike e gravel ricca di storie e testimonianze in un’architettura naturale di straordinaria biodiversità. Per spaziare con lo sguardo su alpeggi e cime, antichi insediamenti, fortezze e rifugi si possono percorrere le Vie storiche di montagna, a oggi 69 in 5 province (Torino, Biella, Verbano Cusio Ossola, Alessandria e Cuneo). Il Piemonte millenario, crocevia di comunità, commerci e vie della fede, si scopre sull’Alta Via del Sale (Cuneo) e sulla Ciclovia Francigena della Valle di Susa (Torino, Biella). Quest’ultima in due tratti, da Ivrea a Viverone (Canavesano) e da Villar Focchiardo ad Avigliana (variante della Valle di Susa), propone un’esperienza bike inclusiva e accessibile a 360° completa di offerta turistica (cultura, natura, sport ed enogastronomia locale) grazie al progetto Via Francigena for All. Tra alture e borghi, architetture sacre e meraviglie botaniche, 40 itinerari di diversa difficoltà fanno dei laghi Maggiore, di Mergozzo e d’Orta con le Valli dell’Ossola, un regno ’slow bike’.

Tornanti in Val Formazza (foto VisitPiemonte)
Tornanti in Val Formazza (foto VisitPiemonte)

Il Biellese si scopre pedalando sulle ciclabili delle Riserve naturali di Bessa e Baraggia, attraversando l’imponente dorsale della Serra morenica con vista sul Lago di Viverone e percorrendo gli oltre 100 kmq dell’Oasi Zegna, accessibili tutto l’anno. Tra la pianura e le Prealpi si snodano le Ciclovie di Oropa che conducono al Santuario e Sacro Monte di Oropa, patrimonio Unesco. Qui, chi ama le sfide, può cimentarsi nella Salita Biella-Oropa (Montagna Pantani del Giro d’Italia 2024).

Altrettanto impegnativa, nel Cuneese, è la Route del Marguareis (o Ciclovia del Duca). Tanti inoltre i gradevoli tracciati urbani torinesi che uniscono le ’corone verdi’ extraurbane, come ad esempio la Corona di delizie in Bicicletta, anello di 90 chilometri attorno al capoluogo piemontese che tocca i più bei paesaggi fluviali dei comuni di Collegno, Pianezza Grugliasco, Druento, Venaria, Settimo Torinese, San Mauro Torinese e Rivoli. Da Torino parte anche il Grand Tour Unesco in bicicletta, anello di oltre 600 chilometri in 4 tappe che collega le Residenze Reali Sabaude, i Sacri Monti, Ivrea – Città Industriale del XX secolo – le Città Creative Torino, Alba e Biella, i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, i Siti palafitticoli di Viverone e Azeglio e le 3 Riserve MAB di Ticino Val Grande Verbano, Monviso e Colline Po.

Infine gli itinerari in bici a pelo d’acqua del Novarese e ciclabili del Vercellese per assaporare, a basso impatto ambientale, l’atmosfera di castelli, casali, ricetti, abbazie e vigneti generosi di produzioni Docg e Doc. A disposizione di turisti e appassionati il Piemonte offre un sistema di accoglienza che comprende strutture ricettive qualificate, guide professionali, servizi di noleggio e bike shuttle, seggiovie e telecabine attrezzate per il trasporto bici in quota e tanto altro.

Info: www.visitpiemonte.com