Pastori per un giorno o cercatori di tartufi: il turismo che coltiva le emozioni
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Diventare pastori per un giorno, andare a caccia di tartufi, o ancora, partecipare alla smielatura, immergersi in attività di orticultura, vivere la raccolta dello zafferano, apprendere le tecniche di sfoglia e panificazione, fare trekking tra i vigneti ad alta quota. Non serve prendere un volo transoceanico per vivere esperienze memorabili. A pochi chilometri dalle nostre città c'è la possibilità di scoprire tradizioni ed eccellenze agricole uniche contribuendo a sostenerle: è il progetto portato avanti da Coltivatori di Emozioni, la prima piattaforma italiana di social farming che si propone di salvaguardare il patrimonio agricolo nazionale attraverso un sistema di sostegni agli agricoltori, i veri custodi delle antiche tradizioni agroalimentari italiane.
Il progetto intende recuperare le tradizioni contadine in via di estinzione, tramandare le numerose biodiversità agroalimentari di cui l'Italia è custode e ripopolare le zone a rischio di abbandono riattivando le microeconomie locali. E il turismo può contribuire, remando dalla stessa parte dei territori, per esempio con le esperienze proposte in partnership con l'Associazione I Borghi più Belli d'Italia e il suo tour operator Borghi Italia Tour Network, che offrono a viaggiatori appassionati la possibilità di scoprire le tradizioni e le eccellenze agricole di un territorio e dei suoi piccoli borghi, partecipando attivamente alla vita dell'azienda, e magari tornando a casa con i frutti raccolti personalmente.Dal tartufo allo zafferano
Al via una ventina di esperienze: gli ospiti hanno l'opportunità di conoscere più da vicino prodotti e produttori,
Un giorno da pastore o da contadino
Sempre in Abruzzo, ma ad Anversa, tra il Parco della Maiella, il Parco Nazionale d'Abruzzo e la Riserva Regionale delle Gole del Sagittario, si può trascorrere un giorno da pastore presso il Bio-agriturismo La Porta
Trekking, vigneti e farina
Trekking & Sapori del Monferrato, a Carentino, tra i noccioli dell'azienda agricola I Bò, alla scoperta di caprioli, scoiattoli, cinghiali e con possibilità di birdwatching. Degna conclusione, una degustazioni di vini biologici, di prodotti dell'agriturismo e Spa alle Terme di Acqui. Periodo: aprile-ottobre. Sempre in Piemonte, Viticoltore in Vho, propone trekking tra i colli torinesi e degustazione del vino degli antichi vigneti di Timorasso. Agli appassionati delle due ruote è invece dedicata l'esperienza proposta a San Leo, borgo dell'entroterra riminese, dalla cooperativa Fer-Menti, con visita all'antico forno, laboratorio di panificazione - con assaggio corroborante - e si fa un'escursione in e-bike nei sentieri dell'Alta Marmarecchia. In alternativa, da aprile a settembre, l'azienda vitivinicola TerraQuilia, nel comune di Guiglia, provincia di Modena, propone un trekking tra i vigneti in alta quota, per concludere con una lezione di cucina per imparare i trucchi per una pasta tirata a mano perfetta. In Abruzzo dopo la raccolta si preparano i mùgnoli, un raro broccoletto tipico di Pettorano sul Gizio, (da ottobre a gennaio), mentre a Castel San Pietro Romano si prepara il famoso Giglietto, biscotto tipico e Presidio Slow Food, o si può partecipare alla cooking experience al forno delle sorelle Fiasco.