Insieme a Porto Santo,
Madeira è l’unica isola abitata delle otto che vanno a formare “
l’arcipelago delle meraviglie” del
Portogallo, immerso nelle acque dell’Atlantico e situato a poco più di 500 chilometri a Nord-Ovest delle coste africane. Le origini di Madeira affondano nel mito.
La leggenda narra che l’isola facesse parte del perduto regno di Atlantide. Secondo Diodoro i primi ad approdarci furono i Fenici nel VI secolo a.C., altri riferimenti all’isola si trovano in vari scritti, da Plutarco a Plinio il Vecchio, ma
è nel 1419 che l’arcipelago entra ufficialmente nelle rotte conosciute grazie a due esploratori portoghesi, João Gonçalves Zarco e Tristão Vaz Teixeira.
Madeira: un capolavoro della natura
Isola di origine vulcanica, pur trovandosi a latitudine africana questo “
giardino galleggiante” gode di un
clima mite tutto l’anno (il periodo migliore per una visita è comunque quello da marzo a settembre), grazie all’influenza della Corrente del Golfo che lambisce le sue coste. Verde e ricca di acqua, è un angolo di paradiso capace di offrire ai suoi visitatori
il meglio della cultura portoghese, paesaggi mozzafiato e una natura incontaminata. Basti pensare che solo in questo angolo di mondo è sopravvissuta la
foresta laurissilva (foresta dei lauri), scomparsa nel resto del pianeta in seguito alle glaciazioni,
nel 1999 dichiarata Patrimonio Mondiale Naturale dall'UNESCO.
Funchal, la capitale
Fondata nel 1425, la cittadina ospita circa un terzo degli abitanti dell’isola. Nel centro storico si erge la
Cattedrale, ultimata nel 1515, e realizzata in stile romanico-gotico con chiare influenze arabe. Una visita la merita anche il
Museo di Quinta das Cruzes, realizzato all’interno di una delle più grandi quintas (tipica villa con giardino della zona), appartenuta proprio a João Gonçalves Zarco. Di particolare pregio la collezione di argenti, gioielli, porcellane e dipinti antichi. Ci si tuffa, invece, in un variopinto mondo di colori, profumi e sapori raggiungendo il
Mercado dos Lavradores che offre davvero di tutto, frutti tropicali, spezie e prodotti artigianali.
La foresta laurissilva
Ecosistema unico al mondo, il
Parco Naturale Queimadas offre ai viaggiatori la possibilità di immergersi in una natura intatta, ricca di
biodiversità e specie endemiche, tra cui l’
orchidea di montagna tipica di questa zona (pianta unica al mondo) e il “cedro di Madeira”. Con i suoi spettacolari
alberi di lauro che possono raggiungere anche i 40 metri di altezza, la foresta laurissilva copre circa 15.000 ettari. Le lussureggianti varietà di felci, muschi e licheni, inoltre, contribuiscono a creare una
particolarissima atmosfera preistorica. Le escursioni guidate, della durata di circa 5 ore, vi permetteranno di gustarne appieno il fascino.
Tra vette e scogliere
Con i suoi 1861 metri, il
Pico Ruivo è il punto più alto dell’isola, da cui si gode una vista davvero mozzafiato sull’oceano. Se non avete paura di un “po’” di fatica,
uno dei percorsi da trekking più belli porta dal Pico do Areeiro al Pico Ruivo, un sentiero di circa 13 km a dir poco spettacolare (se non soffrite di vertigini!), che passa
per tunnel scavati nel tufo (munitevi di una torcia) e scalinate ricavate nella roccia. Il tempo di percorrenza è di 5 ore e mezza circa. Un altro
percorso da non perdere ci porta fino a Ponta de São Lourenço, proprio qui, nel 1419, approdò la nave
portoghese San Lorenzo. Il sentiero - cui si accede dal
parcheggio della Baia de Abra - si snoda per 8 km con un dislivello 330 metri, tempo di percorrenza 5 ore circa. Il blu del mare si mescola con i colori della roccia, le scogliere emergono dai flutti,
ci troviamo nell’unica area dell’isola completamente arida a causa dei forti venti (gli Alisei) che impediscono alla pioggia di bagnare il terreno.
Porto Moniz, dove il tempo si è fermato
Porto Moniz è l’area più remota e fuori dal tempo dell’isola, famosa per l’
altissima scogliera a picco nel mare e soprattutto per le
piscine naturali, suggestive vasche create dall’erosione marina.
La spiaggia di Machico e Porto Santo
Machico, seconda città dell’isola, è nota per la sua spiaggia di finissima sabbia importata dal Marocco per rivestire la scogliera che esisteva all’origine e dare, così, agli abitanti un’area balneabile. Forse l’unica vera spiaggia dell’isola che offre le condizioni ideali (sabbia e acqua bassa) per
godersi il mare in relax. E’ facilmente raggiungibile e offre un comodo parcheggio (a pagamento) per i veicoli.
Se si è “a caccia di distese di sabbia”, una gita a Porto Santo, ci si arriva con il
battello di linea diretto al porto di Villa Baleira, rimane un must. Sperduta nel cuore dell’Atlantico, la piccola isola, diversissima dalla verde “sorella maggiore”, appare all’orizzonte come
una lunga distesa di sabbia bianca, che ricorda alcuni paesaggi nordafricani. La natura è ancora selvaggia e di fatto, Porto Santo è una delle ultime località veramente remote e sconosciute d’Europa.
Il vino di Madeira
Il vino di Madeira non ha nulla da invidiare ai più noti Porto e Marsala e viene apprezzato da moltissimo tempo.
Shakespeare lo cita nell’Enrico IV e i
padri fondatori degli Stati Uniti brindarono alla dichiarazione d’indipendenza del 1776 sorseggiando proprio l’allora rinomatissimo vino dell’isola.
Ne abbiamo quattro tipi, a seconda del vitigno utilizzato: il
Malvasia (il più dolce di tutti), il
Boal (semi-dolce), il
Verdelho (semi-secco) e il
Sercial (il più secco). La capitale
Funchal offre numerose cantine per una degustazione dei vini locali.
L’isola e i suoi “vip”
Il più famoso di tutti è lui,
Cristiano Ronaldo nato a Funchal il 5 febbraio del 1985. A lui è stata dedicata la scultura di bronzo realizzata da Ricardo Velosa per il Museu CR7 della capitale. Andando indietro di qualche decennio,
a Madeira soggiornò a lungo la Principessa Sissi che scelse l’isola per curarsi dalla tubercolosi. Una statua dell’Imperatrice d’Austria si trova accanto al Casino da Madeira a Funchal. Una curiosità, la famosa scena della terrazza nel film “Sissi, destino di un’imperatrice”, con protagonista una giovane
Romy Schneider, non venne girata a Madeira, bensì in Costiera amalfitana, precisamente a
Ravello, sulla terrazza di
Villa Cimbrone. Anche
Winston Churchill rimase affascinato dalle atmosfere dell’isola e trascorse qui - precisamente a Camara de Lobos, un tradizionale villaggio di pescatori - un periodo di vacanza nel 1950, dipingendo numerose vedute del porticciolo, delle imbarcazioni da pesca e degli splendidi tramonti visti dal belvedere.