Nelle Marche alla scoperta ‘letteraria’ di Recanati. Un paese di raro fascino che deve molto ma non tutto al poeta che l’ha reso famoso. Oltre a Giacomo Leopardi vi sono altri figli illustri

Nella ’Vita di Giacomo Leopardi’ (1950) il letterato aretino Giuseppe Chiarini descrive Recanati come "una piccola città che sorge e...

di Redazione Itinerari
2 febbraio 2025
Nella ’Vita di Giacomo Leopardi’ (1950) il letterato aretino Giuseppe Chiarini descrive Recanati come "una piccola città che sorge e...

Nella ’Vita di Giacomo Leopardi’ (1950) il letterato aretino Giuseppe Chiarini descrive Recanati come "una piccola città che sorge e...

Nella ’Vita di Giacomo Leopardi’ (1950) il letterato aretino Giuseppe Chiarini descrive Recanati come "una piccola città che sorge e si distende sul dorso pianeggiante di un colle alto sul mare circa trecento metri. Ha tutto intorno ubertose e ridenti campagne; e domina dall’alto un immenso panorama... un’ampia distesa di colline, di pianure, di valli, verdeggianti di boschi, ridenti di campi coltivati e di ville".

Recanati vive al di là del Poeta, che la amò e odiò, e per il quale alcuni luoghi diventati iconici si chiamano Colle dell’Infinito o Torre del passero solitario o la Ginestra. Recanati – perla delle Marche – che alla figura di Giacomo deve molto ma non tutto perché la sua posizione è talmente affascinante che merita un viaggio nonostante Pietro Giordani, mentore rivoluzionario del poeta, la chiamasse "piccola terra che il Papa chiama città, vicina quattro miglia a Loreto" e per questo non adatta al livello culturale del Conte che infatti parla di "natio borgo selvaggio" e di gente "zotica" pur se amata.

E soprattutto reazionaria. Eppure questo borgo marchigiano sprizza cultura a 360 gradi se non altro per altri due suoi grandi cittadini eccelsi a livello mondiale. Il primo è Beniamino Gigli (1890-1957), tenore che ha portato il belcanto nei teatri di tutto il mondo e che riposa nel locale cimitero in un ragguardevole mausoleo di marmo. Personaggio carismatico, artista a tutto tondo che ha saputo farsi apprezzare anche nell’interpretazione di romanze popolari come, ad esempio, ’Non ti scordar di me’.

L’altro è un cugino del cantante, Lorenzo Gigli (1896-1983), pittore che fuggì al fascismo negli anni Trenta e divenne uno dei massimi artisti a livello internazionale durante la sua permanenza in Argentina, ma che a Recanati ha regalato sue opere e dov’è sepolta la figlia Adelaida (1927-2010), scrittrice, pittrice, attivista politica e sociale nella lotta ai desaparecidos che però ha voluto tornare a vivere nella patria del padre. Le loro storie sono brillantemente illustrate da un recanatese d’Argentina, lo scrittore Adrian Bravi.