Nell'arena come i gladiatori
Due anfiteatri romani, un teatro sannitico e la “piccola Pompei” di Altilia Sepino, ovvero la città dissepolta, sono il Molise archeologico, quello che ti guida dentro una vacanza ricca di storia che illustra ai visitatori stranieri le origini dell’Italia e a noi le nostre radici. La “città dissepolta” (Saepinum) di Altilia Sepino, in provincia di Campobasso, si trova nella piana alle falde del Matese e si apre sulla valle del fiume Tammaro. Il sito archeologico è localizzato lungo l’antichissimo tratturo Pescasseroli-Candela, a tre chilometri dall’attuale borgo di Sepino, cinto da mura medievali.
In una sorta di tour archeologico merita una visita approfondita il teatro sannitico di Pietrabbondante, una delle testimonianze meglio conservate della storia locale. In questo piccolo centro della provincia di Isernia (appena 664 abitanti), spiccano i resti delle fortificazioni sul monte Saraceno che testimoniano la presenza umana sin da epoca assai remota. Nei pressi del centro abitato si trovano i resti dell’antico insediamento che fu il più importante santuario e centro politico Sannita tra il II secolo a. C e il 95 a. C.
A Venafro, invece, c’è il “Verlasce”, ovvero l’anfiteatro romano risalente al I secolo a. C. che poteva ospitare fino a 15mila spettatori: oggi questa struttura è l’unica in Italia, insieme al “parlascio” di Lucca - ovvero l’attuale piazza Anfiteatro - a conservare queste caratteristiche.
Merita sicuramente una visita, infine, l’altra struttura simile, sempre di origine romana, a Larino (in provincia di Campobasso), che risalirebbe al primo secolo a.C. Un anfiteatro che poteva ospitare addirittura fino a 18 mila spettatori. La presenza di quattro Porte (porta Nord, la porta dei gladiatori o delle bestie vincenti; porta Sud, la porta dei vinti; porta Ovest e porta Est, per l’accesso del pubblico) consente di tornare indietro nel tempo in un tour virtuale suggestivo. Al centro è invece ancora visibile la fossa dalla quale attraverso una pedana mobile facevano ingresso nell’arena. Un flashback immersivo alla dimensione antica in cui qui si contendevano potere, territorio e commerci due grandi civiltà italiche: quella sannita e quella romana. Un viaggio nel viaggio.