È senza dubbio una delle esperienze più emozionanti e coinvolgenti per chi ama gli sport invernali. Stiamo parlando della
Grande Traversée du Jura (o GTJ, come viene abbreviata dagli appassionati), un itinerario alla scoperta delle montagne della parte francese del
massiccio del Giura, immersi nella natura incontaminata in un susseguirsi di sentieri, cammini e strade che si snodano tra
laghi cristallini, distese innevate e foreste di conifere e latifoglie, ultimo rifugio di linci e galli cedroni. Avvolti da un paesaggio davvero mozzafiato, ogni percorso (in inverno, si può scegliere tra tre proposte, sci di fondo, sci nordico o ciaspole) è la promessa di un’
avventura dove l’
escursionismo non solo si coniuga con la natura di una delle
zone più selvagge della nazione, ma si associa anche a cultura, patrimonio e gastronomia.
Il massiccio del Jura
Combes, foto di Nina Verjus
Il massiccio del Giura (Jura, in francese) è una
catena montuosa a nord delle Alpi, che segna parte del
confine tra Svizzera e Francia (dove si estende in due regioni, Bourgogne Franche-Comté e Auvergne Rhône-Alpes) e si prolunga parzialmente fino in
Germania. Le sue origini risalgono a circa
35 milioni di anni fa, quando nell’emergere, le Alpi costrinsero gli strati sedimentari a piegarsi formando il rilievo dalla caratteristica forma a mezzaluna del Giura. Nel Quaternario poi, l’erosione del suolo, aggirando i monti e scavando le valli, ha disegnato la sua maestosa identità paesaggistica: un insieme disordinato di
boschi, prati e montagne (con
Crêt de la Neige quale punto più alto, a 1720 metri) che gli donano un fascino unico e ne fanno il luogo ideale per le attività invernali. Quanto al suo nome “Jura” deriva dal franco-provenzale
“Juris” che significa “bosco di montagna”, di cui oggi è ancora ricoperto, composto principalmente da faggi, abeti e abeti rossi.
Itinerari tra i boschi
E sono proprio i boschi (e molto altro) a fare da cornice alla Grande Traverseé du Jura che propone itinerari (da alcuni giorni fino intere settimane) che attraversano i
tre dipartimenti del Giura (l’Ain a sud, il Jura al centro e il Doubs a nord),
due parchi naturali regionali (Haut-Jura e Doubs Horologer), e ben
267 comuni per un totale di
2.200 chilometri di sentieri tracciati. E d’inverno si aggiungono le piste per lo sci nordico o per quello di fondo. Basterà quindi scegliere l’itinerario, calzare le ciaspole o gli sci e prepararsi a vivere un’esperienza memorabile.
Grande Traversée du Jura in sci di fondo
Grande Traversée du Jura, foto di Laurent Cheviet
La Grande Traversée du Jura in sci di fondo è la più conosciuta. Il
Giura è la terra dello sci di fondo e la GTJ, il suo emblema. Tutto ebbe inizio nel 1978, quando si decise di collegare insieme i villaggi settentrionali del territorio.
Il percorso si snoda per 185 chilometri (da percorrere in
nove tappe), da Villers-le-Lac a Giron, a un’altitudine che va da 910 a 1400 metri, ed è immerso tra laghi ghiacciati, abeti ricoperti di neve e valli assolate. Villers-le-Lac nel Doubs e Giron nell’Ain, offrono, a disposizione dei fondisti, oltre
200 km di piste tracciate, mentre ai piedi del Mont D’Or si attraversa Mouthe, dove ogni inverno, a febbraio, viene allestito l’arrivo della Transjurassienne, la gara di sci di fondo di lunga distanza più popolare di Francia. Successivamente, ci si sposta fino alla Chapelle-des-Bois, porta a cielo aperto delle foreste di Risoux prima di arrivare alla stazione di Rousses. Da lì si passa a Prémanon, Lamoura, Lajoux… in un avvicendarsi di villaggi tipici. Lasciata la foresta alle spalle, la vista si apre su
immensi altipiani, gli Hautes-Combes, dove le creste delle vette del Giura si stagliano sull’azzurro del cielo. Immersi nel silenzio, davanti a tanta meraviglia, impossibile non fermare gli sci e ammirare il panorama. (Il percorso è agibile da fine dicembre a fine marzo, in base alle condizioni innevamento).
Percorso avventuroso con le ciaspole
Grande Traversée du Jura, foto di Laurent Cheviet
La Grande Traversée du Jura in ciaspole è sicuramente
il percorso più wild e avventuroso, tanto che in alcuni tratti è necessario tracciare la via e lo spirito pratico e di adattamento sono necessari. Il grande successo della GTJ in sci di fondo, abbinato all’emergere negli anni 2000 della passione per le escursioni con le racchette da neve, hanno spinto l’associazione Grandes Traversées du Jura nel 2006 a immaginare e tracciare un
percorso per i praticanti di questa disciplina in forte ascesa. Con partenza da Métabief, l’itinerario, lungo
circa 150 km per un totale di dieci tappe, è sicuramente molto più coinvolgente e spartano rispetto al precedente e va da 910 a oltre 1400 metri di altitudine. Lasciata Métabief, passa per la vetta del Mont d’Or (1463 metri) dove è d’obbligo concedersi una pausa per contemplare le Alpi in tutta la loro maestosità. Poi, è un alternarsi di pascoli e fitti boschi, dove gli spazi sembrano essere immensi, fino al Belvédère de la Roche Bernard, nel
cuore della foresta di Risoux, altro panorama che lascia senza fiato, tanto che sembra di avere l’intero Giura ai piedi. Più avanti, a Lajoux, al bivio del Massacre, la foresta si fa più rada e appare chiaro l’orizzonte. Il percorso diventa collinare fino a Giron che segna la fine del viaggio. Volendo, dopo l’arrivo, sul Plateau du Retord, non collegato alla GTJ con le ciaspole (che si può percorrere da dicembre a marzo), è stato progettato un
anello di 35 km che offre la possibilità di un’
altra escursione. Partendo dalla stazione di Plans d’Hotonnes, si attraversa il Col de Cuvery e il villaggio di Poizat.Grande Traversée du
Traversée in sci nordico
Grande Traversée du Jura, foto di Jack Carrot
Infine, la
Grande Traversée du Jura in sci nordico, che, lasciando a tratti le piste battute, regala una sensazione di assoluta libertà. In origine, la GTJ era un percorso di sci nordico, non tracciato e non segnalato, dopo l’istituzione della traversata di sci di fondo e di quella con le ciaspole, nel 2010, grazie anche al rinnovato successo dello sci nordico e all’avvento di attrezzature più adatte e moderne,
l’itinerario dedicato a questa disciplina è stato
totalmente rinnovato. Ora copre una distanza di circa
130 km, suddivisi in nove tappe, con un’altitudine che varia da 940 a 1390 metri. Si tratta di un mix tra i tracciati pensati per le ciaspole e quelli per lo sci di fondo, con alcuni adattamenti per ottimizzare la sicurezza e il rispetto della fauna selvatica su porzioni specifiche. Da dicembre a marzo, si parte da Mouthe per arrivare fino a Giron seguendo un itinerario nel cuore della natura più autentica.