Natura, neve e sapori unici: Alto Adige, l'emozione è in quota
Alto Adige. Terra di confine e orgogliosa dei suoi confini. Provincia autonoma e affascinante, con la ‘capitale’ mitteleuropea Bolzano, soprattutto per il mosaico di popoli e culture che raccoglie e per le infinite possibilità che regala a chi la sceglie. E con la stagione invernale alle porte non c’è che l’imbarazzo della scelta. Del resto, da queste parti sciare è (quasi) un imperativo e organizzarsi per tempo ancora di più. Per esempio a Plan de Corones - una magnifica terrazza naturale sulle Dolomiti che si estende dalla parte occidentale della Val Pusteria attraverso la Valle Anterselva e la Val Casies, fino a raggiungere la Val Badia, a sud - dove a breve verrà inaugurata la nuova pista a San Vigilio di Marebbe. Di questo territorio, ampio e variegato, fanno parte quel magnifico gioiello medievale che risponde al nome di Brunico, San Lorenzo, Falzes, Gais-Villa Ottone e Perca e Chienes, oltre a San Vigilio di Marebbe e San Martino in Badia. Non è da meno la Valle Aurina: oltre ottanta cime sopra i tremila metri che offrono panorami unici e irripetibili (anche per via del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina). L’ideale per gli amanti degli sci. Ma merita una visita anche il castello medievale che veglia su Campo Tures. Completato all’inizio del XIII secolo, il maniero è stato sede di diverse ambientazioni cinematografiche e televisive, ed è uno degli edifici storici meglio conservati dell’alta Val di Tures. In Val d’Ega, invece, si celebra Obereggen, la Mecca del divertimento e del turismo altoatesino, che compie mezzo secolo. Qui, ai piedi del Latemar, entrerà infatti in funzione un’avveniristica seggiovia a sei posti. Ma da queste parti, non lontane da Bolzano, il bijou è il lago di Carezza, la cui acqua color smeraldo gioca con la luce del sole per creare incredibili sfumature. I locali lo chiamano, guarda caso, ‘il lago dell’arcobaleno’. E poi Merano, universalmente nota per gli edifici in stile Art Nouveau, il sentiero di Sissi che porta al Castello Trauttmansdorff e le sue incantevoli spa. Già in passato meta di tanti scrittori, che vi passavano il tempo per rigenerarsi, Merano potrà abbracciare ancor meglio il suo territorio grazie alla nuova cabinovia Naifjoch, a Merano 2.000. Le novità non mancano anche a Monte Cavallo, nei pressi di Vipiteno. L’impianto di risalita è stato infatti rimesso a nuovo. Una modernizzazione che coinvolge non solo le cabine, ma anche le stazioni a monte e a valle, rendendo ancora più accessibile questo centro del turismo invernale altoatesino, che si trova all’incrocio di tre valli (Isarco, Ridanna e Vizze) e conserva il fascino luminoso delle città tirolesi. Molto del suo splendore Vipiteno lo deve anche ai giacimenti argentiferi delle zone vicine, che nel XV e XVI secolo attirarono imprenditori e banchieri come i Fugger di Augusta. E infine 3, 6, 6: sono queste le cifre significative del comprensorio sciistico più fotografato dell’Alto Adige, quello delle Tre Cime di Lavaredo, le più famose delle Dolomiti (al confine tra il territorio di Auronzo di Cadore, in Veneto, e quello delle Dolomiti di Sesto, nel comune di Dobbiaco, in provincia di Bolzano), dove negli ultimi sei anni sono stati realizzati sei diversi nuovi impianti di risalita. E da quest’anno sarà in funzione il nuovo skilift Doris nella ski area del Monte Baranci.