Monticchiello, c’era una volta in Val d’Orcia

Il borgo e il suo ‘Teatro Povero’ con protagonisti gli abitanti

di CHIARA GIACOBELLI
2 marzo 2025
Veduta di Monticchiello, borgo della Val d'Orcia

Veduta di Monticchiello, borgo della Val d'Orcia

C’è un istante, tra il tramonto e la sera, in cui Monticchiello si illumina di un’aura sospesa, come se la sua pietra antica trattenesse le voci di chi lo ha abitato nei secoli.

È in questo borgo della Val d’Orcia che il passato si fa narrazione vivente, non solo attraverso le sue mura possenti in contrasto con le torri slanciate, ma anche grazie a un’iniziativa unica nel suo genere: il Teatro Povero, in cui gli stessi abitanti mettono in scena la propria storia e le trasformazioni della loro terra.

Da una posizione privilegiata su di un colle sinuoso, Monticchiello scruta il fiabesco paesaggio circostante e si fa forte dell’autenticità che ancora lo caratterizza, essendo una destinazione meno battuta dal turismo di massa rispetto ai vicini Pienza e Montepulciano. Stradine tortuose, portali in pietra, case adornate di fiori: Monticchiello è la quintessenza dell’eleganza rurale toscana. Le sue radici affondano nel Medioevo, quando il paese era una strategica roccaforte militare della Repubblica di Siena: le sue imponenti mura trecentesche, ancora oggi ben conservate, ne testimoniano l’importanza difensiva. Nella seconda metà del Cinquecento il borgo perse il suo ruolo strategico, trasformandosi progressivamente in un tranquillo centro agricolo.

Oggi il suo spirito indomito rivive nel Teatro Povero di Monticchiello, un esperimento di teatro comunitario nato negli anni ’60 per raccontare, attraverso il linguaggio della scena, le vicende storiche e sociali del borgo. Ogni estate, in piazza, si svolgono rappresentazioni corali che coinvolgono gli abitanti: una forma di teatro ‘autodrammatico’ che dà a Monticchiello un posto speciale nel panorama culturale italiano.

Un itinerario alla scoperta di questo gioiello toscano inizia dalla Porta Sant’Agata, affiancata da tratti delle antiche mura difensive. Da qui un dedalo di vicoli conduce a Piazza della Compagnia, fulcro del paese e anche sede del Teatro Povero. Poco distante si erge la splendida Chiesa dei Santi Leonardo e Cristoforo, un raffinato esempio di gotico senese impreziosito da un ciclo di affreschi attribuiti alla scuola di Pietro Lorenzetti. Salendo verso la parte più alta del borgo si raggiungono i resti della Rocca Medievale, da cui si può ammirare un quadro vivente, con le dolci colline della Val d’Orcia, i filari di cipressi e i casolari solitari. Infine, merita certamente una visita la Taverna di Bronzone, sede di mostre temporanee e incontri legati alla tradizione del teatro popolare

Info: www.teatropovero.it/monticchiello