Macerata, natura senza confini

di CHIARA SENTIMENTI
30 maggio 2021
Street art

Street art

Tornare a riscoprire i piccoli borghi di montagna, che coniugano la bellezza dalla natura con quella dell’arte. Scendere verso le città più grandi, come Macerata con i suoi musei e lo Sferisterio o Recanati con i suoi continui rimandi non solo alla cultura Leopardiana, per proseguire verso il mare, dove ci si può immergere in un’esperienza di relax e buon cibo. Tutto questo è raccolto nella provincia di Macerata, che in poco più di quaranta minuti permette di arrivare dalla montagna al mare e soprattutto di godere di quella tranquillità di cui si ha bisogno per riempire gli occhi e la mente dopo un anno di Covid. Uno dei primi appuntamenti estivi è in programma dal 10 al 13 giugno nei piccoli Comuni di Ussita e Fiastra, nel cuore del Parco dei Sibillini, con “Itacà”, il festival del turismo responsabile che porta a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni. Per chi ama immergersi nella natura ci sono diversi itinerari tra cui scegliere: a Pioraco c’è il sentiero di cascate e gorghi “De li Vurgacci”, così come a Sarnano dove l’acqua è ancora protagonista con la “Via delle cascate perdute”, o a Sefro dove ci si può perdere nell’altopiano di Montelago in cui svetta la torre Varano, mentre per chi ama un pizzico di arte “alternativa” non può mancare una tappa a Braccano dove l’intero borgo è stato colorato con dei murales. E, visto che siamo a pochi chilometri da Matelica, gli appassionati del buon vino possono arricchire la visita andando alla scoperta dei vigneti del Verdicchio. Per un salto nella storia medievale, invece, nel punto più alto del comune di Loro Piceno, sui resti del Castrum Lauri di epoca romana, si trova il suggestivo castello di Brunforte, fulcro attorno al quale si è dipanata la storia millenaria del borgo e la rete di vicoli e vie che lo compongono. Sede, dal 1693 al 2013, di un monastero domenicano di clausura, al suo interno conserva, ancora intatta, una cucina seicentesca in cui il tempo sembra essersi fermato. Sferisterio, teatro Lauro Rossi, musei e torre civica sono le principali attrazioni storiche che si trovano a Macerata, dove l’estate sarà all’insegna della musica con le serate finali di Musicultura il 18 e 19 giugno, che lasceranno il palcoscenico dal 23 luglio alla stagione del centenario del Macerata Opera Festival che riproporrà un’Aida da brividi. A Palazzo Buonaccorsi, fino al 30 agosto, oltre alle sale di arte antica e moderna, è possibile anche ammirare la mostra del Futurista Tullio Crali. Un appuntamento da non perdere è quello che, dalla fine di settembre, trasforma Monte San Giusto nella “Città del sorriso”. Il Clown&Clown festival, un momento di approfondimento dedicato alla clownterapia, in cui si alternano incontri, seminari e spettacoli con artisti internazionali. Fermandosi a Monte San Giusto merita una visita anche la chiesetta di Santa Maria della Pietà dove è conservata la “Crocifissione” di Lorenzo Lotto.
POLITTICI

Sulla via dell’arte

Belforte del Chienti, Monte San Martino e Serrapetrona, tre piccoli Comuni in cui sono conservate altrettante opere da ammirare. Nella chiesa di Sant’Eustachio a Belforte è conservato il Polittico, capolavoro di Giovanni Boccati, nella chiesa di San Francesco a Serrapetrona, invece, troviamo Polittico di Lorenzo D’Alessandro e nella chiesa di San Martino Vescovo a Monte San Martino è possibile ammirare i tre polittici dei fratelli Crivelli.
MONTE SAN GIUSTO

Un Lotto originale dalla cornice

A Monte San Giusto nella piccola chiesa di Santa Maria della Pietà, è custodito uno dei gioielli di Lorenzo Lotto: “La Crocifissione”. La tela fu commissionata dal vescovo di Chiusi Niccolò Bonafede al prezzo di cento fiorini per l’altare maggiore della chiesa. Il dipinto, realizzato per buona parte a Venezia, fu terminato a Monte San Giusto nel 1534 e presenta ancora oggi la cornice originale.
PIORACO

L’alta qualità dell’acqua e delle mani dell’uomo

Nel borgo di Pioraco, a cinquanta chilometri dal capoluogo di provincia, protagonista è l’acqua che ne disegna il paesaggio. Accanto al centro, da aprile a ottobre, è possibile percorrere il suggestivo sentiero de “Li Vurgacci”. Tra cascate, gorghi e fosse creati da anni e anni di erosione è possibile anche vedere resti di età romana e incontrare anche dei “mostri”, sculture create nella roccia dalle mani di Antonio Ciccarelli che ravvivano “La fossa dei mostri”.
BRACCANO

Street Art

A pochi metri da Matelica c’è il borgo di Braccano, ribattezzato “Il paese dei murales” perché l’amministrazione decise di commissionare agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, Urbino e Brera e ad artisti internazionali dei murales per decorre palazzi e vie. Dal paese partono sentieri alla scoperta di paesaggi suggestivi, come quello che conduce all’Abbazia di Roti, i cui ruderi si trovano in una conca naturale.