Macari: cosa vedere nei luoghi della fiction Rai

Il paese, il golfo, le spiagge. Ecco dove si trova la location della serie ‘Makari 3’ e cosa c’è nei dintorni del piccolo borgo siciliano a sud di San Vito lo Capo

di MONICA GUERCI
25 febbraio 2024

Golfo di Macari

Da una finestra aperta, davanti a un caffè bevuto sul balcone, viaggiando a bordo di una jeep o seduti ai tavolini di un bar: c’è sempre uno scorcio di mare, bellissimo, a far da sfondo alle scene di Màkari 3, le vedute mozzafiato del golfo omonimo sono protagoniste della serie televisiva in onda su Rai1. Le storie dello scrittore investigatore Saverio Lamanna, interpretato da Claudio Gioè, insieme ad Ester Pantano e Domenico Centamore, ci catapultano in un angolo di paradiso che incanta con il suo mare cristallino, circondato dalla natura. Nella Sicilia più vera, dai sapori intensi, i colori forti, dove l’orizzonte si perde sul mare aperto. Cento giorni di riprese iniziate ad aprile 2023 a Mondello, sono proseguite poi su Castellammare del Golfo, Alcamo, Favignana, Gibellina, Paceco, Marsala, Mazara, Petrosino, San Vito Lo Capo, Custonaci, Erice, Misiliscemi, Santa Ninfa, Valderice, Trapani. Makari 3 è stata girata anche tra  Marsala e Petrosino, non mancano le bellissime spiagge del Bue Marino, dell'Isulidda e la Baia Santa Margherita. “La Sicilia che abbiamo raccontato in “Màkari” è una terra azzurra come il mare che la lambisce, celeste come il cielo che la avvolge, ma anche verde e ocra come le pietre, il tufo e il calcare che la rivestono. Quella che abbiamo scelto di inquadrare è una terra piena di forza ed energia e crediamo di aver trasmesso queste caratteristiche alla nostra serie: “Màkari” comunica forza a chi la guarda. Quello a Màkari è stato un viaggio bello e interessante, in un luogo magico. Un viaggio che vi invitiamo a fare con noi” le parole di Monica Vullo e Riccardo Mosca alla regia.

Macari dove si trova?

Ma dove si trova Macari (o Màkari, come nella fiction) dove è stata girata la serie? E’ un piccolo borgo che ci porta nella Sicilia Occidentale, frazione di San Vito Lo Capo, in un viaggio, o una vacanza, alla scoperta dei luoghi iconici e degli scorci più nascosti del trapanese: la Tonnara di Scopello, Castellammare del Golfo, Gibellina. Il borgo, noto per il suo mare cristallino e per l'ampia spiaggia del golfo a cui dà il nome, conta circa 450 abitanti e ha come sfondo il Monte Cofano, parte della Riserva naturale orientata Monte Cofano. Contornato di spiagge bellissime dista circa 6 chilometri da San Vito lo Capo e 16 km dalla Riserva dello Zingaro. E’ anche una tappa del Sentiero Italia, il cammino rilanciato dal Club Alpino Italiano, che con i suoi oltre 7000 km, risale tutta la penisola italiana. Il percorso Scopello – Macari è lungo 14 Km, con un dislivello di 650 mt, il livello di difficoltà è medio alto, adatto ad escursionisti allenati regala panorami indimenticabili. Le spiagge più belle: appena fuori dal borgo ci si può tuffare nelle acque trasparenti della Caletta Rosa o di quelle cristalline del Bue Marino, dell’Isulidda o prendere il sole sulla spiaggia di Baia Santa Margherita che si raggiunge con un bel sentiero panoramico.

San Vito Lo Capo

La spiaggia di San Vito Lo Capo è il ritratto dei Caraibi in Sicilia, tra le più belle dell’isola. Un posto da cartolina: sabbia bianca, mare dalle sfumature tropicali e il Monte Monaco che fa da quinta a rendere il panorama ancora più suggestivo. Poco lontano da qui, si raggiungono la Tonnara del Secco, abbandonata da decenni, e la Tonnara di Cofano. Il territorio comprende la parte più occidentale della riserva dello Zingaro a est, e il golfo di Macari con il suo borgo, a ovest. Ulivi, mandorli e profumati agrumeti circondano le abitazioni mentre sullo sfondo si staglia un mare di un azzurro unico. Uno spettacolo per tutte le stagioni, per chi ama il mare, la natura e naturalmente il buon cibo.

Riserva dello Zingaro

Riserva dello Zingaro, caletta
Riserva dello Zingaro, caletta

La Riserva dello Zingaro è la prima riserva naturale a essere istituita in Sicilia, ed è compresa tra il Comune di San Vito lo Capo e quello di Castellammare del Golfo. Sono 7 chilometri di costa protetta e circa 1.700 ettari di natura incontaminata da visitare a piedi, dove si scoprono spiaggette segrete di ciottoli bianchi, palme nane e macchia mediterranea. Da non perdere, le calette di Punta Capreria, Cala del Varo, della Disa, torri di avvistamento, come quella dell’Impiso e dell’Uzzo, famosa anche per la grotta di grande interesse archeologico. Alla riserva si accede a piedi o  in barca da nord, da San Vito Lo Capo, o da Sud, da Scopello.

La tonnara di Scopello

Tonnara di Scopello
Tonnara di Scopello

Scopello è una frazione del comune di Castellammare del Golfo famosa per la vecchia Tonnara, uno dei luoghi più scenografici di questo tratto di costa. E non a caso infatti è spesso nelle inquadrature della serie tv Màkari, è la sede del ristorante “da Marilù” dove lavora Suleima (Ester Pantano). Questo angolo della Sicilia, incastonato tra i faraglioni (fanno da sfondo allo spot di promozione Rai della fiction) che spuntano maestosi dal mare, racconta una storia di tradizione legata alla pesca del tonno, di cambiamenti e di rinascita con i suoi edifici che si ergono di fronte al mare, e oggi parlano di un passato che convive con la natura creando scenari unici. Qui c’è l'opportunità di immergersi in acque limpide, di esplorare la ricchezza del fondale marino attraverso i servizi di diving e di conoscere da vicino questo luogo attraverso visite guidate. Alle spalle della tonnara, si trova il borgo marinaro con il baglio del Settecento, una piazzetta con un abbeveratoio di pietra, le botteghe e le case dei pescatori.

Gibellina

Cretto di Burri (Foto Fai)
Cretto di Burri (Foto Fai)

Gibellina, è un piccolo comune sempre in provincia di Trapani, ricostruito dopo il terremoto del Belice del 1968, a venti km da dove si trovava inizialmente nel comune di Salemi oggi conta meno di 4mila abitanti. Per la ricostruzione l'ex sindaco Ludovico Corrao ebbe l’idea di "umanizzare" il territorio chiamando a Gibellina diversi artisti di fama mondiale come Pietro Consagra e Alberto Burri; quest'ultimo si rifiutò di inserire una sua opera nel nuovo contesto urbano che si stava costruendo e realizzò il Cretto di Burri, o Grande Cretto, sulla vecchia Gibellina, a memoria del sisma che la distrusse. Si tratta di un grande dedalo che ripercorre idealmente le vecchie strade, anche i blocchi sono composti dalle macerie dei vecchi edifici. All'appello per la ricostruzione risposero anche, Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli, Leonardo Sciascia.

Palermo

Infine, tra i set delle tre stagioni della fiction, troviamo anche le strade di Palermo. Nel capoluogo siciliano, una delle location utilizzata per le riprese della serie Rai è il quartiere di Mondello, soprattutto le vie e i viali che costeggiano e si affacciano sul lungomare, come viale Regina Elena e viale Principessa Giovanna. Le prime riprese della serie erano iniziate, proprio a Palermo il 6 agosto del 2020. La troupe si è poi spostata tra Trapani, Castellammare del Golfo, Erice e Valderice. Sullo schermo abbiamo visto anche la tonnara di Favignana, la laguna dello Stagnone, l’antica cava di marmo di Custonaci.

Nella fiction, le immagini degli incredibili paesaggi della Sicilia e del Trapanese in particolare, sono accompagnate dalle musiche composte da Ralf Hildenbeutel, mentre la sigla Makari è stata scritta da Ignazio Boschetto ed è interpretata da il trio Il Volo, ovvero dallo stesso Boschetto, da Gianluca Ginoble e da Piero Barone. La canzone parla di una Sicilia raccontata da un venticinquenne e naturalmente parla d’amore. La giusta colonna sonora di un tour lungo i luoghi della miniserie Rai.