Se amate le
vacanze che coniugano storia e natura, percorrere uno dei tanti itinerari
alla scoperta del Carso si rivelerà una scelta vincente. A piedi o in bicicletta, i suggestivi sentieri regalano paesaggi mozzafiato, monumenti storici, grotte nascoste e misteriose, echi dell’antica tradizione contadina.
Le proposte sono molte, adatte a tutti i livelli di preparazione fisica. Abbiamo scelto le più suggestive.
Il sentiero CAI n° 1, il mare è protagonista
I tredici chilometri immersi nella natura partono da Santa Croce (Križ in sloveno), antico
borgo di pescatori affacciato sul mare. Percorrendo le caratteristiche viuzze dell’abitato si esce dal paese, i sentieri del bosco carsico ci condurranno alla
vedetta Slataper, punto panoramico da cui si gode la
vista di tutto il golfo di Trieste. Al tramonto il castello di Miramare si accende nei colori del giorno che cede il passo alla notte.
Scorci da cartolina - il Castello di Duino, la foce dell’Isonzo e le scogliere di Sistiana - ci fanno compagnia fino alla famosa “strada della salvia”, una deviazione davvero da non perdere.
Il sentiero della salvia
Lungo
circa due chilometri e mezzo, il sentiero costeggia il ciglio del Carso ed è
dedicato a Tiziana Weiss, naturalista e alpinista triestina, che nel 1978 perse la vita cadendo durante una discesa sulle Pale di San Martino. Le
piante di salvia sono, ovviamente, protagoniste, avvolgendo il cammino con un
profumo inconfondibile che si mescola alla resina dei pini. I cespugli di
ginepro e sommaco completano la flora, ed è proprio il
sommaco a regalare, in autunno, una distesa rosso fuoco a dir poco spettacolare. L’esposizione del sentiero, infine, verso Sud-Ovest, lo rende fresco durante il periodo estivo, mentre la particolare posizione favorisce un naturale riparo anche nelle giornate di bora.
Sentiero Rilke, un tuffo nella storia
E’ la storia a farla da protagonista lungo il sentiero Rilke, che, a picco sul mare collega Sistiana (preso da qui si parte dal parcheggio dell'AIAT) a Duino (con accesso nei pressi del castello) e viceversa regalando una
passeggiata davvero meritevole e di facile accesso (non si superano i 2 chilometri con un dislivello di circa 115 metri). Il
sentiero è intitolato al poeta portoghese Rainer Maria Rilke che in questi luoghi trovò ispirazione per comporre le sue celebri “Elegie Duinesi”. Agli scorci che vedono protagonista, ancora una volta, una natura intatta, si alterna l’opera dell’uomo, numerose le postazioni belliche aperte sul mare.
Merita, naturalmente, una menzione e una visita il Castello di Duino, dimora storica dei principi della Torre e Tasso costruita nel 1300 sulle rovine di un avamposto romano. Da non perdere, per gli amanti del birdwatching, la
Riserva naturale regionale delle Falesie di Duino, istituita nel 1996, dove hanno trovato casa numerose specie di uccelli, dal passero solitario al rondone maggiore, dal corvo imperiale al falco pellegrino.
Trekking nella Val Rosandra
Uno dei luoghi con il più ricco patrimonio geo-morfologico del Carso triestino, la
Val Rosandra offre paesaggi selvaggi proprio al confine tra Italia e Slovenia (comune
San Dorligo della Valle - Dolina). Estesa su
746 ettari, la valle, Riserva Naturale Regionale, è caratterizzata da
rupi, ghiaioni e pareti a strapiombo, nonché da un
elevato numero di grotte, meta ideale per escursionisti, rocciatori, speleologi e studiosi. Tanti i percorsi per ammirarne la bellezza, dal
Sentiero dell’amicizia (si parte da Bangoli della Rosandra-Boljunec e si arriva a Beka - Ocizla percorrendo 4 chilometri), al
Sentiero della Ferrovia (o
percorso Giordano Cottur, dedicato al famoso ciclista tre volte terzo al Giro d'Italia dietro a Coppi e Bartali).
L’itinerario ciclabile inizia nel rione di San Giacomo di Trieste e, lentamente, ripercorre
i 18 chilometri del vecchio tracciato ferroviario Trieste - Erpelle Cosina, valicando il confine con la Slovenia.
Gli echi della Prima Guerra Mondiale
Sono moltissimi i percorsi e i siti che ci riportano alla Prima Guerra Mondiale. Un breve itinerario parte proprio alle porte di Trieste, a cavallo fra Carso triestino e Carso Goriziano. Il
Parco Tematico della Grande Guerra di Monfalcone si estende su circa 4 kmq ed è organizzato su
tre itinerari, percorribili tutti assieme o singolarmente. I primi due sono dedicati alla
ridotta di Quota 121, un groviglio di trincee e postazioni d’artiglieria nel punto più alto del Carso, e
alla Trincea di Quota 85 “Enrico Toti” in onore del famoso volontario italiano che qui perse la vita durante la Sesta Battaglia dell’Isonzo. Nel terzo si trovano
la trincea Joffre (dedicata al generale Joseph Joffre) e la cosiddetta
Grotta Vergine (una
grande grotta sotterranea priva di alcuno sbocco).
Da Redipuglia al Monte San Michele: un vero
museo a cielo aperto. Le opere militari di quella che fu soprattutto una guerra di trincea affiorano in tutta la loro storicità. La
bianca scalea del Sacrario Militare di Redipuglia si accompagna ai
tanti piccoli monumenti spontanei che si incontrano lungo la strada che conduce al
Monte San Michele. L’itinerario si conclude a
Gorizia dove è visitabile il Museo della Grande Guerra.