Lucania, tra i campi di fragole e il mare

Dai prodotti della terra alle bellezze naturali del Metapontino: un viaggio tra sapori intensi, spiagge dorate e borghi dalla storia millenaria

di MONICA GUERCI
29 febbraio 2024

Policoro, costa Ionica, Oasi Wwf Herakleia

Mare, natura incontaminata, storia e campi di fragole. Da un’eccellenza all’altra, viaggio primaverile nella bellezza e nei sapori della Basilicata, lontano dalle rotte del turismo di massa, dove anche il profumo del mare è autentico. Odori intensi, aromi e “colori” che rimandano a tradizioni culinarie antiche, racchiudono il “gusto” della Lucania e si intrecciano a panorami verdi, borghi storici e spiagge dalla sabbia fine e dorata, acque turchesi. In questo luogo millenario baciato dal sole e dai venti del Pollino fioriscono le fragole della Basilicata, protagoniste in tavola e tra i campi dove fino a giugno è tempo di raccolta.

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La piana del Metapontino: una distesa di fragole

Fragole Candonga, nel Metapontino la raccolta da gennaio a giugno
Fragole Candonga, nel Metapontino la raccolta da gennaio a giugno

È una distesa di frutti rossi la piana del Metapontino, luogo suggestivo che ospita il tempio dorico delle Tavole Palatine e un museo archeologico nazionale, lambito dalle acque del Mar Ionio, conosciuto come la “California del Sud Italia” è un territorio perfetto per coltivare i prodotti ortofrutticoli grazie al microclima ideale tra la montagna e la brezza marina. Solo in queste zone si produce la famosa fragola Candonga della varietà Sabrosa, di un colore brillante, con la polpa croccante e succosa da mordere, dal sapore dolce e intenso. Frutto di incroci naturali, la Candonga viene coltivata da un numero ristretto di agricoltori che, uniti nel comitato promotore “Fragola IGP Basilicata”, hanno iniziato il percorso per ottenere il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta). La raccolta va da gennaio a giugno e rispetta pienamente la sostenibilità ambientale, essendo fatta rigorosamente a mano nelle prime ore del mattino al fine di preservarne l'integrità e la consistenza del frutto, mantenendo così il suo sapore e profumo. Ma il Metapontino non è solo Candonga, in generale, rappresenta un’area in cui si produce una fragola di ottima qualità. I primi appezzamenti risalgono al 1955, subito dopo la bonifica del Metapontino; oggi sono nove i comuni dove la produzione si concentra: Montescaglioso, Bernalda, Pisticci, Scanzano Jonico, Montalbano Ionico, Policoro, Tursi, Rotondella e Nova Siri.

Fragola lucana in cucina

Fragole Candonga, versatili in cucina
Fragole Candonga, versatili in cucina

Assaggiata in purezza o protagonista in ricette dolci o salate, con il suo gusto intenso, il colore rosso chiaro, la polpa consistente, la fragola lucana ha sempre un sapore inconfondibile. Sono squisite e fanno bene: ricche di potassio, fibre, acido folico, stimolano la produzione naturale di serotonina e melatonina. Una delizia che si distingue anche per la sua peculiarità di produzione con cicli più “naturali” (senza chimica) e per la versatilità in cucina. La pasticceria le predilige per profumo e sapore unico, tengono molto bene la cottura: ottime sono le marmellate e le crostate. Quest’anno la fragola lucana è stata protagonista a Rimini, ai Campionati Italiani della Cucina 2024, organizzati dalla Federazione Italiana Cuochi, riconosciuta dal circuito Worldchefs e ospitata nell’ambito dell’evento Beer&Food Attraction. La fragola della Basilicata non solo è stata ingrediente ufficiale nelle gare di cucina calda, pasticceria, ristorazione, vegana e street food, ma anche protagonista di 160 menù di competizione nel Ristorante Italian Taste.

Terra di fiori ed erbe aromatiche

La Lucania, con la sua biodiversità, tutelata e protetta da due parchi nazionali, tre parchi regionali e riserve naturali, è il luogo ideale per chi ama la natura, ma anche i fiori e le erbe spontanee. Tante le piante officinali che si possono scoprire durante le escursioni con gli esperti di “foraging” o visitando il Conservatorio di Etnobotanica ed Hortus Basiliano di Castelluccio Superiore, un giardino di piante officinali che comprende circa 150 specie per lo più autoctone. Sulla stessa direttrice anche il Parco dei Colori di Castelgrande dedicato al celebre botanico Guglielmo Gasparrini, nato proprio qui, con una Butterfly House o ancora il Giardino Botanico Sanseverino a Grumento Nova e la Casa delle Erbe di Pomarico (MT) per attività di riconoscimento delle erbe spontanee. Tra le esperienze da non perdere, da giugno a luglio, è ammirare la fioritura dei campi di lavanda a Lavello (PZ) del Bloom Essence of Nature accompagnata per tutto il periodo da eventi incentrati sulla conoscenza della coltura, sulla condivisione di emozioni e tramonti estivi, yoga e passeggiate tinte di viola. 

Policoro

Dai saporiti prodotti della terra, alla scoperta delle bellezze naturali del Metapontino. Il Bosco Pantano di Policoro, riserva regionale orientata, uno scrigno di biodiversità, dove le tartarughe marine, ogni anno depongono le uova sugli arenili. Si vedono anche lontre e anche la foca monaca, mentre tra salici, frassini e ontani neri vivono istrici, volpi, una coppia di lupi con un cucciolo e oltre 150 specie di uccelli. Sede dell’Oasi WWF Policoro Herakleia, ospita campi di volontariato per famiglie, in cui si affiancano i centri di recupero per animali selvatici e le spedizioni davanti al litorale. Il rapporto con il mare ha radici profonde a Policoro, dove nell’VIII secolo a.C. approdarono i coloni greci per costellare il territorio di templi, agorà e necropoli. Oggi il punto di riferimento dei navigatori è il circolo velico Lucano, base anche per windsurf, canoa e sci nautico, che promuove crociere per disabili. Oltre il bosco c’è il lido di Policoro, lunga distesa di sabbia fine e dorata che alterna stabilimenti balneari ad ampi tratti di litorale libero tra le foci dell’Agri e del Sinni. Le spiagge sono sabbiose, dai bassi fondali, bordate a tratti da dune e macchia mediterranea. Fra le più belle, a sud di Policoro, Nova Siri, al confine con la Calabria. A nord il lido di Scanzano Jonico, con la spiaggia Terzo Cavone e il lido di Metaponto, ben attrezzato per le famiglie. Imperdibile il Museo Archeologico Nazionale della Siritide a Policoro, o quello di Metaponto, entrambi custodiscono ricchi di reperti provenienti dalle colonie greche di Siris-Herakleia e Metapontum, dove nel 495 a.C. morì Pitagora. A pochi minuti dalle spiagge ci sono anche mete per sportivi, come il Golf Club Metaponto, con 18 buche fra uliveti e agrumeti, uno dei campi da golf più belli del sud Italia.

Borgo Bernalda

Bernalda, castello
Bernalda, castello

La Basilicata è una regione con luoghi unici, insoliti e affascinanti. Come Bernalda, piccolo e ospitale comune a due passi dalle spiagge del Metapontino o dai Sassi di Matera, posto su un altopiano attraversato dal fiume Basento, è un sito ideale per la coltivazione di alberi da frutto. Qui vengono coltivati prevalentemente: pesche, albicocche e soprattutto fragole. Paese natale di Agostino, nonno del noto regista italo americano Francis Ford Coppola che di questo borgo si è innamorato dopo una visita. Suo il Palazzo Margherita, trasformato in un resort cinque stelle: una gemma composta da nove camere, di cui sette suite e due standard direttamente connesse al giardino, da cui nelle sere d’estate non è insolito vedere uscire star del cinema e vip in vacanza. Passeggiando in centro entrare nei locali tra le viuzze a mangiare qualche piatto del luogo, in una pasticceria per gustare La Scorzetta, o in una panetteria per assaporare una fetta di focaccia al pomodoro, ovunque la gente del posto vi farà sentire a casa vostra.

Pisticci

Pisticci, le casette bianche del Rione Dirupo
Pisticci, le casette bianche del Rione Dirupo

Il paese, con le sue “casedde” bianche a schiera, è una delle porte ai Calanchi Lucani, formazioni scolpite nel terreno argilloso dal tempo e dalle intemperie. Ricco di attrattive, Pisticci è famoso anche per essere la patria del celebre Amaro Lucano. Delle numerose particolarità architettoniche che caratterizzano il paese, la più affascinante è rappresentata dalle casette bianche del rione Dirupo. Anticamente noto come Casalnuovo, è un dedalo intricato di “lammie” candide che la popolazione ricostruì e ripopolò dopo la rovinosa frana del 1688. Passeggiare tra le stradine del rione è suggestivo, mentre per averne una vista d’insieme potete affacciarvi al belvedere panoramico davanti alla Chiesa dell’Immacolata Concezione. Il comune di Pisticci si estende fino al mare, per questo può vantare più di 7 km di costa. La località balneare si chiama Marina di Pisticci e ha permesso al borgo di sviluppare un turismo costiero molto ricercato grazie alla sua spiaggia selvaggia e alla bellissima pineta che la costeggia. 

Info: www.basilicataturistica.it