Lubiana: cosa vedere nella città dei draghi tra arte, storia e natura
La capitale della Slovenia è una meta green, servita da veicoli elettrici disponibili gratuitamente, ideale per trascorrere qualche giorno attraversando ponti suggestivi e piazze affascinanti, tra leggende e castelli medievali
E’ green, amata dai giovani e non solo: votata da oltre mezzo milione di viaggiatori di 182 Paesi come European Best Destination 2022, Lubiana - 293mila abitanti, capitale della Slovenia con circa 2 milioni di abitanti- si ammanta dei colori autunnali ed è ideale per qualche giorno fra natura, storia, cultura e... leggende.
I draghi simbolo di Lubiana
Il drago è il simbolo della città, lo si ritrova nei souvenir, nei cioccolatini (la pralineria è da Oscar!) e a guardia dei ponti. Quattro draghi presidiano l’omonimo ponte sul fiume Ljubljanca che attraversa la città. Progettato da Josef Melan e costruito nel 190, dedicato all’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I, il Ponte dei Draghi (Zmajski most) sostituì l’ottocentesco Ponte dei Macellai, in legno, e fu la prima costruzione in cemento armato nella città. Perché i draghi? La leggenda dice che Giasone e gli Argonauti, di ritorno dal furto del Vello d’oro, attraversarono il Danubio, poi il fiume Sava per arrivare al fiume Ljubljanca. In una palude vicina Giasone affrontò e uccise un enorme drago che - la storia è bizzarra - col passare del tempo diventò addirittura protettore di Lubiana e ora campeggia nello stemma del Comune. LEGGI ANCHE - Dalle montagne di Rogla all’incanto di Maribor: in Slovenia a tutta natura
Un ponte o tre?
Dal Ponte dei Draghi al cuore della città il passo è breve, e ci porta nella piazza con gli edifici principali: la Chiesa Francescana dal colore rosa, il monumento del poeta France Prešeren e il ponte di Plečnik. E’ un triplice ponte sorto nel 1842, poi dal 1929 al 1932 Plečnik vi aggiunse altri due ponti per i pedoni, con balaustre di pietra, lampioni, scalinate, insomma un luogo di ritrovo anche oggi frequentatissimo. Il triplice ponte unisce le due piazze principali, Piazza Prešeren (con la statua del più importante poeta sloveno, France Prešeren) e la Piazza Civica (Mestni Trg), in quella che fu la città medievale. Poi qui sorsero i palazzi barocchi come il Municipio, dove ora c’è il Comune, risalente agli anni 1717-19, che ebbe vari rimaneggiamenti fino al progetto di Svetozar Križaj nel 1963. Nel porticato del cortile c’è la Fontana di Narciso, di Francesco Robba, così come lo è la “Fontana dei quattro fiumi carniolani” di fronte al Municipio (una copia, l’originale è conservato nella Galleria Nazionale). Da qui la strada porta nel cuore della città medievale, con molti bei locali e ristoranti. Restando nel centro storico, in Piazza Cirillo e Metodio, vicino al triplo ponte, sorge la cattedrale di San Nicola, con la sua cupola verde e le due torri.
Dal Mercato Centrale fino al ponte dell'amore
Attraversando il Triplo Ponte si arriva al Mercato Centrale, anch’esso opera di Plečnik, progettato tra il 1940 e il 1944. E’ anche luogo di convivialità, col mercato all’aperto di Vodnikov trg, quello coperto di Pogačarjev trg dal porticato di stile rinascimentale che segue la curva del Ljubljanica (Colonnato di Plečnik), e altre zone sotterranee. Al mercato si trovano prodotti alimentari di ogni tipo: frutta e verdura in particolare all’aperto e, al coperto, carne, formaggi e latticini, granaglie, pane e dolciumi. Per restare in zona, il Ponte dei Macellai collega il Mercato Centrale al lungofiume costruito nel 2010. Sul ponte troviamo strane statue dello scultore sloveno Jakov Brdar, e tanti lucchetti, perché questo è il “ponte dell’amore” di Lubiana.
Dal centro storico al Castello
Per continuare nel centro storico si attraversa il fiume, e fra il nuovo imbarcadero e la Biblioteca universitaria si imbocca la pittoresca via Križevniška ulica, ricca di gallerie d’arte e, quando è stagione, piena di fiori. Se dalla Piazza Vecchia arriviamo alla vicina Piazza Superiore dalle pittoresche case colorate e proseguiamo, si sale a piedi al Castello attraversando un bosco, in alternativa, di fronte al mercato c’è la funicolare (il biglietto al castello con funicolare costa a persona 13 euro, senza funicolare 10 euro). Edificato 900 anni fa sul colle Grajska Planota, dopo varie vicende l’antica torre ottocentesca e gli edifici attigui che delimitano un grande piazzale sono stati restaurati e dalla fine degli anni ’60 ospitano eventi culturali e matrimoni. C’è un Museo sulla storia della Slovenia, e dalla torre si gode un fantastico panorama.
Jože Plečnik, il “padre” di Lubiana
Abbiamo incontrato più volte il nome di questo architetto, ma chi era? Nativo di Lubiana, Jože Plečnikfu allievo di Otto Wagner, lavorò a Vienna, Praga e Belgrado, e ridisegnò buona parte della sua città. La sua opera più famosa è la Biblioteca Nazionale e Universitaria, importante per la sua collezione di manoscritti medievali, incunaboli e libri a stampa rinascimentali, ma forse ancor più per la sua architettura. Edificata dal 1936 al 1941, è inconfondibile per la facciata dove si alternano mattoni e blocchi di pietra.
Il Parco Tivoli
Fuori dal centro storico si estende su 510 ettari il Parco Tivoli, sorto nel 1813 su progetto di Jean Blanchard e poi ampliato. Ci sono sentieri e viali e giardini, statue e fontane, con uno stagno e un giardino botanico. Troviamo anche una piscina olimpionica degli anni ’30, campi sportivi, il parco giochi e un palazzo dello sport. E anche a Tivoli ci imbattiamo in Plečnik: ridisegnò nel 1934 la “passeggiata Jakopič” che porta al secentesco Castello di Tivoli con la Galleria Tivoli Centro internazionale d’arte grafica. Un altro bell’edificio nel parco è il Castello Cekin in stile barocco, sede dal 1951 del Museo di Storia Contemporanea della Slovenia.
Il miracolo verde
Lubiana si è convertita alla sostenibilità da anni grazie alla politica di Zoran Jankovic, imprenditore e sindaco oggi al quinto mandato, che ha realizzato una vasta zona pedonale centrale – servita da veicoli elettrici disponibili gratuitamente -, ampie aree verdi, e ha introdotto servizi di bike-sharing e di trasporto elettrico. Una curiosità: in città si trovano circa 4.500 arnie urbane, sui tetti di condomini, hotel e strutture pubbliche (sulle pensiline degli autobus si vedono spuntare delle erbette, i cui fiorellini sono per le api). Che sono di una variante poco aggressiva, e non risentono delle polveri sottili - peraltro contenute grazie alla politica di regolamentazione del traffico - che, dicono gli esperti, sono meno dannose dei diserbanti che si trovano nelle aree extraurbane.
Dormire... con le api
Vicino alla città vecchia, alla stazione centrale dei treni e dei bus, il B&B Hotel Ljubljana Park, è il primo hotel della Slovenia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione Travelife Gold, che promuove la sostenibilità nel turismo. L’hotel ha 215 camere e 5 suites, ristrutturate nel 2017 con reception, ristorante e bar. L’albergo è impegnato per lo sviluppo sostenibile, la riduzione dei consumi, il riutilizzo e il riciclaggio. Sul tetto dell’hotel vivono ospiti speciali, le api carniche: vi sono quattro alveari, l’hotel fa parte del Sentiero delle api (Čebelja pot) ed è titolare del certificato Slovenia Green Accomodation in Travelife. E' molto confortevole, ottima prima colazione, personale disponibile e rapporto qualità-prezzo davvero vantaggioso (www.holtel-bb.com).
Lubiana in tavola
Il Ristorante Gostilna Breg (www.breg-ljubljana.com), di fronte al fiume, propone piatti tradizionali rivisitati, con ottime verdure fresche. Nel Bistro Monstera (www.monsterabistro.si) lo chef Bine Volčič va alla costante ricerca di nuovi sapori, ingredienti stagionali di altissima qualità e ingredienti insoliti e dimenticati. Un tuffo nella tradizione culinaria si fa nel ristorante Slovenska Hiša Figovec (www. figovec.si), che nato come trattoria per carrettieri e ancora oggi offre piatti sloveni tipici di un tempo e un’ampia selezione di vini sloveni provenienti da tutte le regioni. Info: www.visitljubljana.com - www.slovenia.info