Tecnica, velocità, pendenze impossibili, adrenalina e, all’arrivo, lo spettacolare scenario delle montagne più belle del mondo. Mentre la
Coppa del Mondo di sci alpino corre veloce e i nostri azzurri, da Sofia Goggia a Federica Brignone e Domik Paris, ci regalano grandi emozioni, perché non regalarsi
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Nel cuore delle Dolomiti: la Saslong della Val Gardena
La prima tappa ci porta in
Val Gardena, dove la Saslong (Sassolungo) regala uno dei
tracciati più divertenti e adrenalinici dove si cimentano i velocisti di discesa e Super G. La versione “nera” è una picchiata su un muro che raggiunge una
pendenza massima del 56,9%... è davvero il caso di dire “Only the Brave!”. L’alternativa più tranquilla è la versione “rossa”, che si può prendere dallo stesso punto di partenza, dirigendosi a destra verso la pista Ciampinoi.
A pochi chilometri dall’arrivo, che si trova a
Santa Cristina, ci attendono
Ortisei e
Selva.
La prima è un piccolo gioiellino che regala ai turisti l’
isola pedonale più bella delle Dolomiti, con la chiesa parrocchiale di Sant'Ulrico e la chiesa di S. Antonio a fare da “guardiane” alla
famosa via dello shopping. Poco più in là, troviamo
Selva di Val Gardena. Circondata dalle
imponenti vette dolomitiche (patrimonio mondiale dell'Unesco) del
Sassolungo e del
Sella, incastonata tra paesaggi da fiaba dove riecheggiano antiche leggende (tra giganti, la “
Punta delle Cinque Dita”, e nani, “
Il Giardino delle rose” che si vede in lontananza),
Selva regala a chi ama lo sci tutto quanto si può offrire. Alberghi attrezzati con ogni comfort, dalle
ski room che vi portano direttamente sulle piste alle terme per rilassarsi dopo una giornata sulle montagne, e ristoranti per gustare le specialità locali.
Alta Badia: sua maestà la Gran Risa
Pendenza da incubo - alcuni tratti sui muri vantano un
60% -, falsi piani, curve e un chilometro di discesa:
la Gran Risa è uno dei tracciati più amati e odiati dai gigantismi della Coppa del Mondo e per gli sciatori “normali” una vera gioia per gli occhi (meno per le gambe soprattutto nella versione “nera”!). Si trova
nel cuore dell’Alta Badia, a La Villa, dove è impossibile non innamorarsi della natura che ci circonda, d’inverno e, forse ancora di più, nel periodo estivo. Circondata dai
parchi naturali Puez-Odle e Fanes-Senes-Braies, la cittadina si sviluppa attorno al Castel Colz, castello rinascimentale, e alla chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta e costruita nel 1516. Un must
la cabinovia Piz La Ila che collega l’area sciistica sull’altopiano tra La Villa, San Cassiano e Corvara. Qui, tra piste e abeti innevati, potrete
farvi conquistare da rifugi e baite che offrono agli sciatori le specialità del posto.
Il Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio
Tutto il fascino delle Dolomiti unito al glamour di due località amatissime da tutto il mondo (e, sì, forse un po’ sovraffollate… meglio scegliere periodi non proprio “di punta”). Partiamo dalla
3Tre Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio, pista a dir poco famigerata. Il suo
muro finale vede da decenni (lo scorso dicembre si è disputata la settantesima edizione) affrontarsi gli
slalomisti più talentuosi, spettacolo reso ancora più affascinante in
versione notturna. Con i suoi
156 chilometri di piste, tutte connesse sci ai piedi, disegnate sui tre comprensori di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Folgarida-Marilleva,
Madonna di Campiglio, nota come la perla delle Dolomiti del Brenta, è una delle mete più ricercate, la cui area turistica è estesa da Campo Carlo Magno alle sponde del Lago d’Idro. Qui vi trascorse le vacanze, per ben due volte, anche la Principessa Sissi che soggiornò all’Hotel des Alpes. Amata per la sua vita “
glamour”, la cittadina, per chi cerca qualcosa di più “profondo”, non delude né in estate né in inverno, regalando
paesaggi mozzafiato e una natura incontaminata, tra laghi, vallette e ruscelli, tutta da ammirare, magari durante una
ciaspolata. In estate, invece, i 50.000 ettari del
Parco Naturale Adamello-Brenta si rivelano un vero e proprio paradiso con 4
50 km di sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike, tra boschi che regalano incredibili suggestioni. LEGGI ANCHE -
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Le Tofane a Cortina
Particolarmente amata dalle atlete di discesa e Super G, tra loro anche la nostra Sofia Goggia, è l’
Olimpia delle Tofane di Cortina d'Ampezzo, con i suoi 2822 metri, il suo pendio e i suoi cambi di pendenza è senza dubbio uno dei tracciati più belli che il nostro Paese ha da offrire,
molto tecnico ma gli ultimi 800 metri sono davvero abbordabili per tutti. Ed è quasi obbligatoria una
tappa al rifugio Duca d'Aosta,
immerso tra le vette a 2098 metri di altitudine.
Cortina, in provincia di Belluno, offre tutto quello che un turista può chiedere. Per i
più modaioli ci sono alberghi a 5 stelle, boutique di Corso Italia, discoteche glamour e locali per aperitivi che non hanno nulla da invidiare alla “Milano da bere”. Ma chi rifugge la mondanità e cerca la natura non rimarrà certo deluso. Cime maestose baciate dal sole, tra cui spiccano
le incantevoli Tre Cime di Lavaredo, una cartolina indimenticabile,
strade panoramiche, anelli escursionistici invidiabili e ben organizzati e, per un viaggio estivo, imprescindibile una sosta al lago di Misurina alle Cascate di Fanes.
Bormio: tutti in discesa sulla Stelvio
La
discesa maschile di fine anno di
Bormio (tra dicembre e gennaio) è uno degli appuntamenti più spettacolari della Coppa del Mondo. Il tracciato, che si sviluppa su circa 3.200 metri e parte da quota 2.255 sopra La Rocca, è considerato
tra i più spettacolari (e tecnici) al mondo con una partenza davvero in picchiata: siamo al
63% di pendenza. Situata in provincia di Sondrio, Bormio gode di un clima abbastanza favorevole grazie alla sua ubicazione geografica, adagiata in un’ampia conca difesa dalle montagne a quota 1.225 metri. La “
magnifica Terra”, così viene descritta la zona, della cittadina e delle sue valli, è
molto amata non solo dagli appassionati di sci ma anche dai ciclisti. Gli
amanti del relax non potranno rinunciare alle Terme, mentre chi cerca
ispirazioni “storiche” rimarrà sicuramente affascinato dal centro dove sorgono la Torre degli Alberti, risalente al XIII secolo, il Kuerc (dal dialetto bormino coperchio), la Torre della Bajona, il Palazzo de Simoni, localmente noto come "castello". Il vicino
Parco Nazionale dello Stelvio, infine, regala una natura incontaminata che appagherà i sensi degli escursionisti più esigenti. LEGGI ANCHE -
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