Le meraviglie del lago di smeraldo
Situato alle propaggini sud-orientali dell’Umbria, a pochi chilometri da Terni, il lago di Piediluco (nella foto) è il più grande...
Situato alle propaggini sud-orientali dell’Umbria, a pochi chilometri da Terni, il lago di Piediluco (nella foto) è il più grande bacino lacustre naturale dell’Umbria dopo il Trasimeno. Uno splendido specchio d’acqua, simile a un lago alpino, d’estate color verde smeraldo, d’inverno del color della neve del vicino Monte Terminillo che vi si riflette.
Insieme ai laghi di Lungo, di Ripasottile e di Ventina tutti in provincia di Rieti, rappresenta uno dei resti dell’antico Lacus Velinus, grande bacino di origine alluvionale venutosi a formare a partire dal Quaternario.
A circa 370 metri sul livello del mare, con un perimetro di circa 13 chilometri, il Lago presenta una forma irregolare: un corpo centrale allungato, in direzione ovest-est, dal quale si diramano diversi bracci. É possibile godere l’atmosfera del lago di Piedilugo anche tramite un giro in battello. Sono disponibili imbarcazioni da venti e 40 posti che navigano in continuazione.
Per salire a bordo non è richiesta la prenotazione. Disponibile, se il tempo lo consente, un interessante fuori programma : la risalita di un tratto del fiume Velino, che lambisce il lago gettandosi poi nel Nera, formando la Cascata delle Marmore.
A bordo, generalmente, guide locali e pescatori, intrattengono i turisti con gli anedotti legati a Piediluco, come quello di Galileo Galilei che in un luminoso giorno di primavera del 1624 navigò sul lago per eseguire i suoi esperimenti di fisica. O di Brigitte Bardot che fuggiva dai set romani all’epoca della Dolce Vita per rinfrancarsi sulle sponde lacustri umbre.
Il lago infatti pullula di pesce, tra alborelle, anguille, persici, coregoni e trote. Gli appassionati di pesca potranno affittare una barca alla pescatora, di tradizione locale. Gli sportivi sceglieranno invece di cimentarvi con il kayak, insinuandosi nei canali e nelle calette di cui il lago è ricco. Ai più contemplativi è consigliato invece noleggiare un pedalò e farsi cullare dal dolce fluire dell’acqua. Info su www.umbriatourism.it
Violetta De Nicolais