La voce della poesia incontra i colori dei maestri del 1600

Mostra a Bologna su 'La favola di Atalanta' mette in dialogo pittura e letteratura seicentesca. Opere di Reni e poeti esposte fino al 16 febbraio 2025 alla Pinacoteca Nazionale.

di Redazione Itinerari
1 dicembre 2024
Mostra a Bologna su 'La favola di Atalanta' mette in dialogo pittura e letteratura seicentesca. Opere di Reni e poeti esposte fino al 16 febbraio 2025 alla Pinacoteca Nazionale.

Mostra a Bologna su 'La favola di Atalanta' mette in dialogo pittura e letteratura seicentesca. Opere di Reni e poeti esposte fino al 16 febbraio 2025 alla Pinacoteca Nazionale.

I colori e le parole, il pennello e la penna. È incentrata proprio sul dialogo fra la pittura e la letteratura l’affascinante mostra su ’La favola di Atalanta. Guido Reni e i poeti’, aperta fino al 16 febbraio 2025 nel Salone degli Incamminati presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, a cura di Giulia Iseppi, Raffaella Morselli e Maria Luisa Pacelli.

Le opere di Reni e di altri maestri della pittura felsinea seicentesca, da Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, fino a Agostino e Ludovico Carracci, dialogano con i testi dei letterati dell’epoca che con i loro versi resero iconici i dipinti. Esemplare, per esempio, è il caso de ’La strage degli innocenti’ di Reni che nel 1620 venne celebrata da Giovan Battista Marino con un’appassionata descrizione in poesia. O le parole di Andrea Barbazza (in un manoscritto ritrovato in Texas) che ispirarono il ’Ritratto del cavaliere dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro’ della Gentileschi.

Sonetti e poesie compaiono su pannelli ma possono anche essere ascoltati dalle ‘docce sonore’ collocate sopra i dipinti. Star della mostra sono le due versioni dei capolavori ’Atalanta e Ippomene’ di Guido Reni – una proveniente dal Museo di Capodimonte di Napoli, l’altra dal Prado di Madrid – che si riuniscono eccezionalmente a Bologna: il soggetto è tratto dalle ’Metamorfosi’ di Ovidio e riflette profondamente il dialogo che l’artista manteneva con la letteratura.

Fra le opere esposte di eccellente importanza, la ’Giuditta con la testa di Oloferne’ di Lavinia Fontana, dalla Fondazione Davia Bargellini di Bologna, e la ’Iole’ di Ludovico Carracci dalla Fondazione Manodori di Reggio Emilia. Sono esposte anche opere di pittori – come Lionello Spada o Giacomo Sementi – che si cimentarono anche come poeti. Ogni altra info sui capolavori in mostra e sull’esposizione alla Pinacoteca Nazionale del capoluogo emiliano sul sito internet pinacotecabologna.beniculturali.it

Stefano Marchetti