La spiritualità di Gerusalemme, la vivacità di Tel Aviv e lo spettacolo del mar Morto: Israele, un caleidoscopio di emozioni
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Gerusalemme
Israele la scopri giorno dopo giorno sui volti delle persone. Un caleidoscopio di storie, origini, colori, espressioni. E religioni. Perché in nessun altro luogo senti la ricerca di spiritualità come in questo. E respiri la storia in ogni angolo, su ogni muro.
Soprattutto a Gerusalemme, dove l’antica città racchiude scrigni e spazi contesi fra le tre principali religioni monoteiste. Fra campanili cristiani, mezzelune su cupole di moschee e sinagoghe ebraiche. C'è il muro del pianto con il tributo quotidiano dei fedeli all’eterna ferita della distruzione del tempio, la spianata delle moschee con la dorata Cupola della Roccia e la moschea Al Aqsa, terzo luogo santo per i musulmani dopo La Mecca e Medina, in Arabia Saudita. E ancora, la Chiesa del Santo Sepolcro con le tappe della Via Crucis; il Golgota, luogo della crocifissione e della resurrezione del Cristo, fra canti armeni, cristiani inginocchiati sulla sacra pietra dove fu deposto Gesù e lunghe file di ortodossi dell’Est.
Gerusalemme
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Mea Shearim
Millenni di storia sacra racchiusi in un fazzoletto di terra, contesa da secoli. E si capisce perché solo dopo averle viste, quelle pietre. Perché una passeggiata a Gerusalemme è un continuo infrangere i luoghi comuni. Bellezza di ori e pietre, acciottolati e porte, e basta scantonare a Mea Shearim per trovarsi precipitati in uno shetl ebraico dell’Europa centrale a fine ‘800. Fra antichi copricapi Shtreimel, botteghe, venditori di Torah e abbigliamento, un viaggio nel viaggio alla scoperta della componente ortodossa della società, che ormai sfiora il 20% degli israeliani e cresce generazione dopo generazione.Gerusalemme Est
Dall'altro lato di un invisibile muro, Gerusalemme Est con i mille colori del suq arabo, le kefiah, i canti del muezzin e i profumi di spezie. Indimenticabili. A pochi passi, Jaffa Street taglia la città santa da est a ovest con i suoi turisti, il tram, i negozi di souvenir e le bandiere israeliane su tanti edifici, pubblici e non. Perché l’orgoglio d’Israele è ovunque. L’epicentro è lo Yad Vashem, eterno memoriale della Shoah che sconvolge per sempre. Migliaia di storie di vittime, ricostruite fra milioni, in un lavoro prezioso e senza fine. Storie, vite spezzate, volti e lettere che mettono nero su bianco l’immane tragedia di un popolo perseguitato nei secoli, il cui destino è sospeso in quel pozzo con un filo d’acqua che conclude il percorso nell’orrore. Fuori, l’eterna Gerusalemme e il verde, il giardino dei Giusti tutto attorno, con nomi e alberi a simboleggiare chi trovò la forza per ribellarsi all’orrore.Tel Aviv
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Mar Morto
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