La Calabria è tra le mete più belle del mondo secondo Time: ecco 5 cose da vedere

di MARIA FRANCESCA AMODEO
14 luglio 2022
la-calabria-e-tra-le-mete-piu-belle-del-mondo-di-time-5-cose-da-vedere

la-calabria-e-tra-le-mete-piu-belle-del-mondo-di-time-5-cose-da-vedere

Anche per il 2022, Time ha diffuso l’elenco dei 50 migliori posti al mondo da scoprire nell’anno. È un gruppo eterogeneo di località: si va da destinazioni molto note ad angoli selvaggi e inesplorati. In rappresentanza dell’Italia, nella lista redatta dal settimanale americano, compare solo la Calabria. La regione del sud Italia viene descritta come “ingiustamente perseguitata da una reputazione losca” e si ricorda che “ospita spiagge meravigliose, panorami montuosi mozzafiato, antichi borghi collinari e una cucina unica e speziata”. Ecco, quindi, cinque cose da vedere assolutamente se si decide di visitare la Calabria.

 

1. Spiaggetta dell’Arcomagno

Arcomagno San Nicola Arcella Calabria

A San Nicola Arcella, comune della provincia di Cosenza, si trova la spiaggetta dell’Arcomagno. Questa piccola baia di circa 25 metri deve il suo nome a un grande arco di roccia che si staglia di fronte ad essa e la protegge dal mare aperto. La spiaggia, che ha la forma di una mezza luna, è caratterizzata da sabbia bianchissima e da acque cristalline e fresche (l’Arcomagno impedisce infatti al tratto di mare adiacente alla spiaggia di essere colpito dal sole). È raggiungibile solo a piedi, attraversando un sentiero tra le rocce – breve ma piuttosto ripido – o via mare. Accanto alla spiaggia si trova anche la grotta del Saraceno, che ospita una sorgente di acqua dolce. Viene anche chiamata la spiaggia di Enea, perché la leggenda vuole che l’eroe si rifugiò qui dopo essere fuggito da Troia.

 

2. Chianalea di Scilla

Chianalea di Scilla borgo marinai Calabria

Un borgo di marinai e pescatori che conserva ancora oggi intatte le sue origini e tradizioni. Chi vuole scoprire il vero volto della Calabria deve necessariamente visitare Chianalea, che si trova sul territorio comunale di Scilla (provincia di Reggio Calabria). Qui le case sono incastonate tra gli scogli e costruite a picco sul mare. Gli edifici dipinti di diversi colori si riflettono sulle acque e regalano a questo luogo un fascino senza tempo. La pesca è ancora l’attività economica principale e, passeggiando per le viuzze di Scilla, non è raro incontrare i marinai alle prese con la tradizionale pulizia delle reti. La cittadina è, inoltre, sovrastata dal castello di Ruffo: una fortezza nata per scopi militari ma diventata nel 1532 la residenza del conte Paolo Ruffo, oggi visitabile.

 

3. Lungomare di Reggio Calabria

Lungomare di Reggio Calabria

Gabriele D’Annunzio lo definì il chilometro più bello d’Italia, nonostante la sua lunghezza totale sia in effetti di 1,7 chilometri. La passeggiata sul mare della città di Reggio Calabria si trova nella zona del centro storico e va dal porto al Fortino a Mare. Negli anni è stato ristrutturato e riqualificato ed è oggi un luogo d’arte. Lungo il viale affacciato sulla costa si possono ammirare infatti tre grandi opere della scultrice romana contemporanea di Rabarama, che ha voluto stupire i passanti e interrompere la loro ordinaria quotidianità con tre imponenti figure umane ricoperte di simboli, lettere e colori. Di recente anche l’artista contemporaneo Edoardo Tresoldi ha esposto sul lungomare la sua ‘Opera’, un’istallazione che celebra lo Stretto di Messina. Tappa obbligatoria è, a tal proposito, l’Arena dello Stretto che si trova proprio sul lungomare e da cui si può assistere al fenomeno naturale del “miraggio della Fata Morgana”. La Sicilia, per un’illusione ottica, nelle giornate particolarmente serene, sembra essere più vicina.

 

4. Giganti della Sila

Parco Nazionale della Sila

Come spiega Time, la Calabria non è solo mare. Tra le zone interne, una delle più affascinanti è quella del Parco Nazionale della Sila, sugli Appennini. Qui si trovano i Giganti della Sila, che dal 2016 rientrano nei beni ambientali tutelati dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). Si tratta di un bosco di pini larici e aceri montani che risalgono a più di 350 anni fa. La radura è composta da 60 alberi alti circa 45 metri, i cui tronchi sono larghi 2 metri. A donare questi esemplari storici al territorio calabrese furono nel 1600 i Baroni Mollo, antichi proprietari anche del casolare, che si trova nei pressi del bosco e che il FAI sta trasformando in una sede museale che racconterà la storia di questo luogo. I Giganti della Sila sono visitabili con il supporto di guide naturalistiche specializzate.

 

5. L’itinerario Kalabria Coast-to-Coast

Lungomare di Soverato

Nominato anche da Time nell’articolo che riguarda la Calabria, l’itinerario ‘Kalabria Coast-to-Coast’ è l’ideale per chi vuole scoprire tutte le zone di questa terra splendida e variegata. Un cammino naturalistico lungo 55 chilometri che attraversa dodici comuni in tre diverse tappe e porta i turisti dalla costa ionica a quella tirrenica. Lungo il sentiero si scoprono spiagge e borghi, ma anche uliveti, vigneti, campi di grano, piantagioni di fichi d’india e boschi di castagni e faggi che mostrano il volto più selvaggio della Calabria. Il percorso rappresenta anche un viaggio alla scoperta dei sapori tipici calabresi: si parte infatti da Soverato – la patria del peperoncino che si trova sulla costa ionica – per arrivare a Pizzo, sul Tirreno, e gustare il tradizionale tartufo gelato.