La bella stagione si allunga e la montagna è ancora ricca di eventi e momenti di convivialità. Dal rito antico della transumanza alle merende nei masi e tra i filari degustando castagne e vino novello. Una vacanza carica di emozioni

Le due province autonome pronte ad accogliere i visitatori anche a fine estate e in autunno

1 settembre 2024
La bella stagione si allunga e la montagna è ancora ricca di eventi e momenti di convivialità. Dal rito antico della transumanza alle merende nei masi e tra i filari degustando castagne e vino novello. Una vacanza carica di emozioni

Le due province autonome pronte ad accogliere i visitatori anche a fine estate e in autunno

Non ci sono più le mezze stagioni, recita il luogo comune. Anche se pure le stagioni intere sembrano essere sul viale del tramonto. Perché – vuoi per una questione di budget, vuoi per il cambiamento climatico – i momenti di svago e relax non sono più vincolati ai classici periodi di ferie sebbene l’agosto appena trascorso sia certamente il mese in cui si viaggia di più nello Stivale. La montagna non fa eccezione rispetto a una nuova tendenza di allungamento dei periodi di villeggiatura e soggiorno.

Ultimo scampolo di estate dunque per vivere le giornate in modo attivo e in relax a contatto con la natura (bici, trekking, passeggiate, forest bathing e via elencando) e poi un tuffo nei colori dell’autunno, un tempo periodo triste e sconsolato, e oggi invece momento ideale per scegliere Trentino e Alto Adige come destinazioni per un weekend o una vacanza più strutturata. Tradizioni, cibo, arte, musica e ancora tante opportunità per scoprire percorsi unici in maniera slow.

Si parte con i giorni della transumanza, vere e proprie feste paesane, in cui il rientro degli animali dagli alpeggi alla stalla rappresenta l’essenza della vita montana del passato e del presente in un carnevale di costumi, colori, cibo, musica e risate che contagia anche i visitatori. E poi, quando le giornate si accorceranno in ottobre, sarà tempo di vino novello e castagne. Saranno giorni magici, spesso – negli ultimi anni assolati e tiepidi – ideali per degustare i nettari dei masi e sgranocchiare quelle che altrove si chiamano caldarroste in mezzo a una vigna e tra i filari. Il ’Törggelen’ sta diventando un vocabolo sempre più famigliare agli amanti dell’Alto Adige ed è sinonimo di gusto, vita all’aria aperta e convivialità.

Insomma, l’essenza del senso di accogliere a queste latitudini che si sublima in una miriade di appuntamenti proprio tra la fine dell’estate e lo scoccare dell’autunno. Perché le stagioni non finiscono mai e la montagna è sempre unica. Uno scrigno di emozioni che attende solo di essere aperto.