Isola del gusto nelle terre dei sicani
Monti Sicani, Agrigento e Palermo, Sicilia
Il territorio dei Sicani, con i suoi piccoli centri rurali aggrappati ai monti e le vallate attraversate da fiumi, va scoperto lentamente. Un modo per conoscere questo fazzoletto di Sicilia interna potrebbe essere seguire il tracciato del tour ‘In viaggio tra i filari’, ovvero l’avventura a bordo di un vecchio furgoncino arancione alla ricerca di vini e formaggi locali (inviaggiotraifilari.blog). Il winelover siciliano Gianfranco Cammarata è accompagnato da Pierfilippo Spoto, guida esperienziale e tra i più appassionati custodi dei Sicani. Per cogliere la vera anima di questi luoghi e conoscerli in profondità c’è bisogno infatti di un accompagnatore del posto. Noto nell’ambiente come “u canusciture” (il conoscitore), Spoto da vent’anni propone tour a viaggiatori da ogni parte del mondo. Esperienze semplici, ma soprattutto incontri: con gli anziani che nella piazza di Sant’Angelo Muxaro, piccolo centro dell’agrigentino immerso nella Valle del Platani e sede di un importante sito archeologico siciliano, trascorrono le prime ore della giornata giocando a carte; con pastori come il giovane Angelo, che dopo aver fatto mungere a mano le sue pecore, fa assaggiare l’ottimo pecorino che produce; con la signora Maria che, con le sue mani d’oro e l’accento british, nel panificio del paese insegna agli avventori le regole per un impasto a regola d’arte, coinvolgendoli nella realizzazione di pizze, sfilatini e biscotti di mandorla e miele (www.valdikam.it).
Si parte da Palermo e si giunge ad Agrigento, attraversando l’Isola da nord a sud e incontrando i protagonisti dell’itinerario: pastori e casari che nei monti Sicani si producono formaggi, utilizzando solo latte da animali liberi al pascolo e i viticoltori sempre più dediti a bianchi e rossi. Prizzi, Palazzo Adriano, Castronovo di Sicilia, Cammarata, Santo Stefano Quisquina, San Biagio Platani, Joppolo Giancaxio: sono solo alcune delle possibili tappe. Di borgo in borgo ecco tipicità locali e storie di chi si dedica con amore a proteggere le filiere. È una tale immersione che quasi dimentichiamo le strade tortuose che servono per arrivare. Il distretto rurale di qualità dei Sicani è la terra del pistacchio di Raffadali Dop e del miele di ape nera sicula custodita da nuove comunità di apicoltori. Ma le vere eccellenze sono i formaggi, con decine di caseifici e varietà dal pregio riconosciuto, riflesso delle tecniche di trasformazione artigianali. Ogni singolo produttore eccelle nella realizzazione della ricotta e il Pecorino Siciliano Dop è nel podio dei migliori dell’Isola (quisquinaprodotti.it). Da non perdere i prodotti ottenuti da latte vaccino come il caciocavallo e la provola dei monti Sicani e lo yogurt della fattoria Giambrone di Cammarata.
L’OUTDOOR
Emozioni all’aria aperta
Le escursioni in natura sono una continua sorpresa: con le guide ambientali di Sikania Trek, Sicani Outdoor e Sikanamente si va per sentieri in sicurezza (visitsicani.it), mentre con l’associazione Via delle Rondini si cammina a seguito dei pastori e delle loro greggi vivendo piccoli assaggi delle grandi transumanze che muovono persone e centinaia di animali; i boschi diventano palcoscenici in una delle esperienze proposte da Sicani en Soul e ai suoni della natura si mixa la musica live, mentre al tramonto si bevono calici di vini locali su terrazze naturali (sicaniensoul.com).
I FORMAGGI
Perle gastronomiche frutto di ricerca e passione
Tra i numerosi formaggi ci sono perle gastronomiche: il Fior di Garofalo e la Tuma Persa, vaccini esclusivi del caseificio Passalacqua a Castronovo di Sicilia, frutto di ricerca, passione e al contempo scoperte casuali (caseificiopassalacqua.com); e quelli prodotti con latte di capra: l’azienda Agricola di Valeria Casuccio e Peppe Scozzari, a Joppolo Giancaxio, è presidio di tutela della Capra Girgentana, La Mannirata, a San Biagio Platani, regala innovazione: taglieri di mozzarella, asiago e stracciatella affinati con frutta e granella di pistacchio sono l’orgoglio della famiglia Vinti.
LA GEOGRAFIA
Alle origini della Sicilia
L’area dei Sicani è un vasto territorio a cavallo tra le province di Palermo e Agrigento, delimitato dai fiumi Belice e Platani e dalla maestosa Rocca Busambra, il costone roccioso che ci sovrasta se scegliamo di raggiungere l’entroterra percorrendo la statale 118 che incrocia uno dei polmoni verdi più grandi del palermitano, il Bosco Ficuzza. Secondo gran parte degli storici, il territorio prende il nome dal primo popolo che ha abitato la Sicilia: secondo le testimonianze dello storico Diodoro Siculo, ha abitato le più alte ed aspre montagne per sfuggire alle rappresaglie dei pirati che giungevano dal Mediterraneo.
I VINI
Etichette tutte naturali e di qualità
L’anima più nota dei pascoli e degli uliveti, costanti del paesaggio sicano, si interseca con quella meno conosciuta dei vigneti. È meraviglioso perdersi tra i filari, alla ricerca di etichette e vini autoctoni, dal Nero d’Avola al Perricone al Catarratto. Come quelli naturali dai nomi Arbëreshë dell’azienda agricola Di Salvo, tra Bivona e Palazzo Adriano (aziendadisalvo.it), o quelli biologici dalle fantasiose proposte che strizzano l’occhio al dialetto siciliano dell’azienda Luna Sicana a Casteltermini (lunasicana.it). Tutta l’essenza di questa parte incredibile dell’isola finisce qui, nel calice.