In vino veritas: bike in vigna

di PAOLO PELLEGRINI
1 giugno 2022

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Andar per vigne e per botti. Meglio a piedi, zaino in spalla e scarpe con un bel carrarmato. Ma anche a pedali, e ce n’è per diversi gusti: chi sposa la nuova moda della gravel, la bici da turismo studiata proprio per le strade bianche, quelle che solcano la gran parte del Vigneto Italia; chi preferisce la mountain bike, magari fat, le ruotone tassellate, meglio se spinte da un bel motore. Già, perché la e-bike, o bici a pedalata assistita, sembra proprio il mezzo migliore per godersi i panorami, i colori, i profumi dei nostri splendidi terroir vinicoli su strade che salgono e scendono quasi sempre con pendenze pressoché impossibili per il garretto ‘normale’. Sono le nuove frontiere dell’enoturismo, per un pubblico sempre più giovane, sportivo e in vena di unire il ‘plein air’ al piacere di una bella degustazione in cantina, e magari anche di un picnic tra i filari o all’ombra di una quercia frondosa.  E non c’è territorio vinicolo che non offra le sue brave proposte. Come la Toscana, e in particolare la provincia di Siena. Dove il Comune, con l’ex assessore Alberto Tirelli, e il Movimento per il Turismo del Vino, con la delegata senese Letizia Cesani, hanno lanciato il progetto Cantine Bike Friendly del portale stradedisiena.it: un circuito di 21 realtà vinicole (Bindi Sergardi  – Tenuta I Colli, La Braccesca, Villa a Sesta, Tolaini, Col d’Orcia, Bindella – Tenuta Vallocaia, Cinelli Colombini – Casato Prime Donne, Cinelli Colombini – Fattoria del Colle, Canneto, Ricasoli 1141, Rocca delle Macìe, Cesani, Cantina Campotondo, Poggio Landi, Franco Pacenti, Badia a Coltibuono, Villa La Ripa, Buccia Nera, Camperchi, I Vicini e Tenuta di Bibbiano) in cui gli amanti delle due ruote, oltre a godere delle bellezze, del paesaggio e della storia enoica, possono trovare anche un’accoglienza studiata per le loro esigenze con servizi che spaziano dall’utilizzo gratuito dei servizi igienici presenti nella struttura al gonfiaggio della biciletta, la ricarica dei modelli elettrici e l’utilizzo gratuito della wi-fi. “Un progetto - spiega Emanuela Tamburini, presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana - che trova perfettamente allineate le nostre cantine che da anni sono impegnate nell’accoglienza dei turisti. Questa iniziativa assume un valore ancora maggiore perché lega storia, turismo e benessere alle eccellenze che il nostro territorio offre”. Qualche offerta qua e là per l’Italia. Restiamo in Toscana. Il Castello di Meleto a Gaiole in Chianti propone trekking in vigna di 5 e 10 km (compreso picnic) a 50 e 70 euro, e un tour di 4 ore in e-bike con pranzo a 150 euro. La tenuta Il Borro a Loro Ciuffenna, Valdarno Aretino, punta su vari percorsi da 4 km e 40 metri di dislivello fino a 18 km e 400 metri di dislivello. Quattro i percorsi trekking, più il noleggio di e-bike, anche spaziando tra i 1.100 ettari della Tenuta Castelfalfi, comune di Montaione. Un bel salto in Lombardia. Almeno tre i territori da scoprire. La Franciacorta a pedali, con una impressionante rete di sentieri, è il regno di Franciacorta Bike Tour, che organizza gite anche personalizzate; la Strada del Vino propone cinque sentieri contrassegnati da vari colori, tutti fra i 30 e i 40 km, e se proprio volete fare da soli sul sito mtb-mag.com trovate la traccia gps di un itinerario bello e variegato, ricco di saliscendi, 46 km attraverso tutta la valle. Tre i percorsi suggeriti dalla Strada del Vino della Valtellina, con i nomi di alcuni dei suoi rossi più famosi: Sassella, Grumello-Inferno e Valgella, 50 euro a persona (minimo in due) per nove sabati tra agosto e ottobre. Presente anche la Val Camonica, con l’itinerario Tra Vigne e Vini ai piedi del massiccio della Concarena: un’ora e 20 minuti in bici, altrimenti due ore e mezza a piedi attraverso cantine, borghi, chiese e incisioni rupestri. Non può mancare certo il Piemonte, in questo panorama.  ‘La Langa del Barolo’ è una suggestiva pedalata di 39 km (60% asfalto, 40 sterrato) in partenza da Grinzane Cavour tra noccioleti e vigneti, primo incontro il Verduno Pelaverga, rosso poco noto ma assai gustoso, per poi passare al re dei rossi piemontesi, appunto il Barolo, anche qui tra castelli e borghi medievali.  Costa 80 euro, e attenzione perché tra i ‘bricchi’ il dislivello è impegnativo, 1150 metri. Sempre in terra di Barolo, costa 700 euro per due persone il tour organizzato dal Villaggio Narrante in Fontanafredda, ma comprende oltre al tour anche cena, pernottamento, pranzo a sacco e degustazione. Emozionanti bike-tour tra le vigne della Valtenesi, ma anche del Lugana e del Custoza sono proposte da Garda E-motion, mentre latitudeslife.com vi guida tra le eccellenze della Valpolicella, e visitconegliano.it fa strada tra le colline del Prosecco, anch’esse patrimonio Unesco come le Langhe. Infine l’Emilia Romagna. Siamo a Castel San Pietro Terme, dove il Relais Palazzo di Varignana propone 5 itinerari da 1,7 a 5,8 km a piedi e 6 giri tra 10,1 e 58,5 km (con 1.530 metri di dislivello!) in mezzo a 100 ettari di vigne. Fiato, amore e fantasia.