In bicicletta fra Liguria e Costa Azzurra lungo la ciclovia Ventimiglia-Mentone

di GRAZIELLA LEPORATI
27 marzo 2023
ZZBici2

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Con la bici elettrica da Ventimiglia a Mentone, passando per Vallecrosia, Bordighera, Mandelieu e Villeneuve. Oppure per i più sportivi e con le gambe allenate, con la bicicletta normale. Tutti questi centri della Liguria e della Costa Azzurra francese hanno creduto nella validità del progetto e si sono dati la mano per cogliere l'opportunità offerta dal progetto comunitario. Coordinato dal Settore Valutazione di Impatto Ambientale e Sviluppo Sostenibile della Regione Liguria, il progetto ha trovato ottimi partner nel Départment des Alpes Maritimes in Francia e nei Comuni di Ventimiglia, Vallecrosia e Bordighera, in Italia. L'obiettivo di  portare sui territori risorse da investire per creare infrastrutture e servizi a favore della mobilità sostenibile ha intravvisto un investimento per il futuro, fra l'altro collegandosi ai molti interventi in atto con Bicitalia.
Il risultato è di quelli indimenticabili: si costeggia  il Mar Ligure, si pedala  in un'esperienza coinvolgente ed emozionante lungo l'antico tracciato della Via Iulia Augusta, superando Capo Mortola, per sconfinare in Francia toccando Mentone, Cap-Martin, Rochebrune. L'idea peraltro integra quegli interventi che nei Comuni di Ventimiglia e Bordighera riguardano la Ciclovia Tirrenica, un tracciato ciclabile da 700 km che da Ventimiglia arriva a Roma attraversando la Liguria per 480 km e poi la Toscana. Sono 1,6 i milioni di euro stanziati per queste nuove piste ciclabili nel Ponente Ligure: sono già stati realizzati tratti di percorsi ciclabili e installati parcheggi sicuri per le biciclette con stazioni di riparazione e gonfiaggio. A Villeneuve Loubet è stato installato anche un totem per monitorare l’utilizzo delle infrastrutture da parte dei ciclisti. Ma in programma ci sono pure corsi di formazione, azioni pilota sul territorio e azioni di comunicazione. “Abbiamo creduto e portato avanti il Progetto Interreg Alcotra Edu-Mob con l'obiettivo di stimolare cittadini e turisti a scegliere una mobilità a basso impatto ambientale: meno auto, più spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici – spiega l'assessore all'Ambiente di Regione Liguria, Giacomo Raul Giampedrone - il nostro territorio, con il progetto Edu-Mob che ci vede capofila come Regione e che ha il Département des Alpes Maritimes come partner, ha beneficiato di oltre due milioni di euro, che hanno consentito di sviluppare strumenti per la planificazione e la progettazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile, per la realizzazione di alcuni tratti del percorso ciclabile costiero transfrontaliero”. Un grande successo di condivisione progettuale. Tra le attività di governance realizzate, grazie all'esperienza di Fiab Onlus è stato redatto anche un portfolio di buone pratiche. “La bicicletta si sta rivelando anche in questa contingenza un mezzo evoluto per ogni tipo di spostamento, meritevole quindi di studio e attenzione alle sue molteplici possibilità” sottolinea Giorgio Ceccarelli, coordinatore Fiab Nordovest. “Grazie al progetto di cooperazione transfrontaliera Alcotra- Edu-Mob - commenta il vice direttore generale del servizi tecnici del Département des Alpes-Maritimes, Marc Javal - i residenti dei due lati della frontiera tra Francia e Italia hanno condiviso lo stesso desiderio di cambiare le proprie abitudini di spostamento per migliorare la qualità della vita sulle nostre coste. Queste buone pratiche diffuse dal programma Edu-Mob incoraggeranno i cittadini delle Alpes Maritimes e della Liguria ad adottare più facilmente la bicicletta nei loro spostamenti”. “Su questo progetto abbiamo lavorato con grande energia convinti della validità della proposta, in un'ottica di investimento per i territori e per le nuove generazioni. Infrastrutture che guardano peraltro alla quotidianità, cioè alla mobilità di ogni giorno” aggiunge Luca Natale, funzionario del Settore Valutazione di Impatto Ambientale e Sviluppo Sostenibile della Regione Liguria che ha seguito il progetto con la dirigente Paola Carnevale. Perché la mobilità “dolce” migliora la qualità dell’aria e del paesaggio e il movimento quotidiano è un formidabile strumento di salute. “Capire questo porterà le persone a usare per i brevi spostamenti mezzi di trasporto meno inquinanti e costosi e più sani come la bicicletta o gli spostamenti a piedi, rendendo gli spazi pubblici più vivibili per tutti e favorendo l'indipendenza anche di persone a bassa mobilità” dice Luca Natale. E si andrà avanti verso nuove mete.