Il
Sentiero delle Cascate di Sant’Annapelago è un
percorso escursionistico ad anello, lungo
12 chilometri, che si sviluppa lungo due corsi d’acqua
, il Rio Valdarno e il Fosso del Terzino, all’interno del
Parco del Frignano, tra i meravigliosi boschi dell’
Appenino Modenese. Durante il cammino è possibile raggiungere ben
sei cascate (Cascata di Rioo, Cascata La Bandita, Cascata di Sassorso, Cascata del Terzino, Cascata Cascadora, Cascata Pozzo Del Pisano), tutte collocate a pochi chilometri l’una dall’altra.
Ogni volta che incontrerete
il cartello con il nome della relativa cascata dovrete
abbandonare il sentiero principale, scendere ad ammirarla e quindi tornare sul sentiero per riprendere il giro. Un’escursione da non perdere per tutti coloro che amano il contatto con la natura, particolarmente consigliata durante la stagione estiva, per la frescura che possono dare i corsi d’acqua,
e nelle stagioni più ricche di precipitazioni, quando le cascate si fanno ancora più impetuose.
Dati tecnici
- Distanza totale 12.17 km
- dislivello 597 metri
- tempo necessario 4 ore circa,
- cani ammessi se al guinzaglio.
Un itinerario incantevole adatto a tutti
Il
Sentiero delle cascate è situato in provincia di Modena, nel comune di
Pievepelago, in
località Sant’Annapelago (q.1050 metri). Il percorso si sviluppa prevalentemente all’ombra e richiede un
tempo di percorrenza che va dalle 4 alle 5 ore. Il dislivello di 500 metri si sviluppa in modo dolce, rendendo l’itinerario escursionistico adatto a tutti. Dato che in alcuni punti il terreno potrebbe risultare scivoloso o fangoso a causa della presenza di acqua, è tuttavia consigliabile indossare scarponi alti da trekking con suola scolpita.
Immersi nel bosco alla scoperta delle magie dell’acqua
Giunti in paese si può parcheggiare presso il Centro sportivo “La Torre” di via Borracce. Dopo qualche metro troverete l’indicazione per la
Casa delle Rose da cui inizia la camminata.
Il percorso è molto ben curato e molto ben indicato dai segnavia gialli e verdi che ci accompagnano lungo tutta la via. Dopo un primo breve tratto di strada asfaltata, ci si immerge nel fresco del bosco, composto in prevalenza da faggi e abeti e, dopo avere superato una salita, si prosegue su un tratto pianeggiante fino ad arrivare, dopo una quarantina di minuti, al bivio per la
Cascata del Rioo il primo di questi meravigliosi salti acquatici. Proseguendo si attraversa quindi il
Rio dell’Acero e in circa mezz’ora si arriva alla
Cascata della Bandita, dove potrete fare una piccola pausa sui massi lambiti dai flutti, godendovi l’incredibile scenario che vi circonda. Dopo esservi riposati potete riprendere il cammino per raggiungere in una trentina di minuti la
Cascata Sassorso, che è composta da due salti, uno principale completamente avvolto nel verde e uno secondario. Si prosegue quindi sul sentiero principale verso sinistra fino ad attraversare il
Fosso del Terzino, punto di massima distanza dal luogo di partenza. Poco dopo l’ennesima deviazione ci porta a raggiungere quasi in piano la quarta cascata, quella del
Terzino (q. 1.277 metri). Il sentiero qui inizia a scendere nel bosco fino ad arrivare alla Fonte Montalto (q. 1.090 metri) dove è possibile riempire le borracce con acqua fresca. Superata la fonte si imbocca un ripido sentiero che scende
alla
Cascata Cascadora, un bel doppio salto d’acqua. Chi non se la sentisse, può decidere di osservare la cascata dalla terrazza panoramica posta sopra di essa. Ultima tappa dell’itinerario è il
Pozzo del Pisano (nella foto), raggiungibile in trenta minuti, a cui si arriva dopo un guado e un paio di bivi. Si tratta di una piscina naturale in cui si tuffa una piccola cascata, circondata solo dai rumori della natura. Dopo quest’ultima cascata, si ritorna indietro per riprendere la strada verso Sant’Annapelago e raggiungere in quaranta minuti il campo sportivo da cui si è partiti.
Tra storia e natura
Il
Sentiero delle Cascate percorre antichi itinerari e strade forestali usate dai viandanti, dai boscaioli, dai carbonai, dai pastori e dai vetturini con i loro animali da soma. Nel XVI secolo questi sentieri erano percorsi dai trasportatori di legname semilavorato dalle segherie del Rio Valdarno e del Rio Fontanacce.
Cosa vedere nei dintorni
Lago Santo Modenese: si tratta di un lago di origine glaciale situato a 1501 m s.l.m. , che dista 20 minuti da Pievepelago. E’ considerato uno dei laghi più belli dell’Appennino Tosco-Emiliano nonché il più grande.
Lago Baccio: uno dei più importanti laghi appenninici della provincia di Modena. Si trova nel comune di Pievepelago, a circa 1500 m s.l.m., molto adatto alle gite in giornata in famiglia. Sulle sue sponde potrai divertirti in passeggiate, esplorazioni e piacevoli pic-nic.
Capanne Celtiche: si trovano a Doccia, nei pressi di Fiumalbo. Si tratta di circa venticinque edifici rurali in pietra che presentano particolari facciate a gradoni ricoperti e protetti da lastre di arenaria, riconducibili alla cultura celtica.
Ponte della Fola: di origini romaniche, probabilmente costruito nel tardo medioevo, il Ponte della Fola si trova al confine tra Groppo, frazione di Riolunato, e Pievepelago.