Il genio di Calatrava: un viaggio tra le sue opere
Ponti, stazioni, musei e palazzi: la firma dell'archistar spagnola è riconoscibile in tutto il mondo grazie a forme e linee sinuose
Santiago Calatrava si distingue in particolar modo per la creatività e per le forme sinuose delle sue opere. E' unanimemente considerato uno degli architetti più autentici della modernità, per il fatto che la sua principale ispirazione si trova nella natura, nell'anatomia umana e nelle immagini che recupera dall'ambiente. Le forme organiche si trasformano in opere moderne e all'avanguardia, grazie a soluzioni tecniche innovative e all'utilizzo di materiali come acciaio e vetro che creano una sintesi di luce, spazio, forma e struttura.
Calatrava è uno di quegli architetti famosi e con uno stile così ben definito, che i suoi edifici possono essere riconosciuti anche da chi non sa molto di architettura.
Chi è Santiago Calatrava
Nato il 28 luglio 1951 a Benimànet, nei pressi di Valencia, Santiago Calatrava inizia proprio nella sua città natale gli studi presso la Scuola delle Arti e dei Mestieri. Si laurea all'Università Politecnica nel 1974. Successivamente si laurea anche in Ingegneria Civile alla Scuola Politecnica Federale di Zurigo. Nel 1981 apre il suo primo studio di architettura e ingegneria proprio a Zurigo, seguito da un secondo studio a Parigi nel 1989 e di un terzo a Valencia nel 1991. Durante la sua formazione accademica l'archistar si avvicinò alle opere di Le Corbusier e di Gaudí, studiando il legame tra la forma e la struttura, tra la natura e la tecnica. Tra i suoi modelli ritroviamo anche le opere di Robert Maillart per quanto riguarda la progettazione dei ponti e Pier Luigi Nervi e Felix Candela per le coperture. Nel 1983 gli viene assegnata la sua prima opera di una certa importanza, la stazione ferroviaria di Stadelhofen di Zurigo. L'anno successivo Calatrava progettò il ponte Bach de Roda a Barcellona, il primo a dargli un riconoscimento internazionale. Seguono l'Alamillo di Siviglia (1992) e il Ponte 9 d'Octubre a Valencia (1995). Nel 1989 lavorava al progetto della stazione ferroviaria di Lione, mentre in occasione delle Olimpiadi del 1992 di Barcellona costruisce la torre per le telecomunicazioni di Montjuic facente parte del cosiddetto Anello Olimpico.
Il capolavoro: la Città delle Arti e delle Scienze di Valencia
Nel 1996 viene inaugurata la Città delle Arti e delle Scienze di Valencia, un complesso architettonico progettato insieme a Felix Candela, che può essere considerato come una città nella città e che si sviluppa lungo le rive del fiume Turia e si estende su una striscia di terra lunga 8 chilometri e larga 200 metri. L’opera nasce con un obiettivo di riqualificazione urbana di una zona periferica di Valencia. La Città è formata da più edifici con una diversa natura, in armonia architettonica per forme e materiali. L’acqua è protagonista: ogni struttura si riflette duplicando la sua immagine e creando un gioco di riflessi molto suggestivo. Fanno parte del complesso l'Hemisféric, un cinema planetario la cui forma ricorda un gigantesco occhio umano; il museo delle scienze Principe Felipe, didattico e interattivo, riconoscibile dalla sua forma a scheletro di balena; l'Oceanográfic, una città sottomarina con acquari, laghi, lagune e isolotti che illustrano la vita marina; la serra L'Umbracle, dove si passeggia per un chilometro tra piante tropicali, e l'Àgora, una piazza coperta per convegni e avvenimenti sportivi. Il fiore all'occhiello è la spettacolare Opera House-Palau de les Arts, tra i maggiori teatri musicali d'Europa con quattro sale per opere e concerti.
Le altre opere nel Mondo
Molte delle grandi opere di Santiago Calatrava sono stazioni ferroviarie. Una delle più impressionanti è la Gare de Liège-Guillemins, la stazione di Liegi. Anche qui acciaio, vetro e cemento dipinto di bianco sono il suo materiale principale, per un edificio che ha un'enorme cupola principale lunga 200 metri. Anche la Stazione d'Oriente di Lisbona è un ottimo esempio delle linee pensate dall'architetto valenciano. Lasciando le stazioni spettacolare è il Complesso olimpico di Atene e in particolare la copertura dello Stadio Olimpico, realizzata in vetro stratificato composta da due superfici curve e mobili. Edifici di grande impatto visivo sono il Milwaukee Art Museum, la torre Turning Torso a Malmö in Svezia, il World Trade Center Transportation Hub o Oculus a New York, l’Auditorium de Tenerife e il Margaret Hunt Hill Bridge a Dallas.
Calatrava in Italia
Anche in Italia l'operato di Calatrava è ben visibile in molte città. Una delle opere più famose e controverse è senza dubbio il Ponte della Costituzione a Venezia, che attraversa il Canal Grande, collegando la zona della stazione di Venezia Santa Lucia con piazzale Roma. La struttura ha una forma ad arco, è lungo 94 metri e alto fino a 10 metri, in acciaio, gradini in pietra d’Istria e parapetti e pavimenti in vetro. Proprio questo materiale utilizzato è stato al centro di diverse polemiche. In ogni caso si tratta di un progetto moderno e in armonia con la città. A Reggio Emilia ha realizzato i “Tre Ponti” e la stazione Mediopadana dell’Alta velocità, un progetto di riqualificazione del territorio, con i tre spettacolari archi del collegamento con la nuova stazione della linea che collega Milano a Bologna, che presenta una struttura ad onde, per esaltare il movimento percepito da chi viaggia sull'autostrada. A Salerno si può ammirare il porto di Marina d’Arechi, mentre a Cosenza c'è il Ponte San Francesco di Paola. E' invece rimasta incompiuta la Città dello sport di Roma, che avrebbe dovuto essere inaugurata in occasione dei Mondiali di Nuoto, ma il progetto è stato poi abbandonato per l'alto costo di gestione, anche se è ancora possibile ammirare la struttura incompiuta delle cosiddette “vele”.