Il fascino della Bassa padana nella stagione delle nebbie, con gli echi di Virgilio

Il Forte di Pietole e il Parco Museo Virgilio: un viaggio nella storia e nella natura mantovana, tra le tracce del poeta latino e le suggestioni del territorio

di PAOLO GALLIANI
3 novembre 2024
Paesaggio della Bassa Padana

Paesaggio della Bassa Padana

Il fascino della Bassa padana nella stagione delle nebbie; la silhouette della fotogenica Mantova che s’intravede in lontananza. E l’incanto di un luogo severo dalle forme militaresche ma ingentilito dalla poetica di un grande del passato come Virgilio che è nato e cresciuto da queste parti e continua a essere l’io narrante come fosse vissuto ieri e non duemila anni fa.

Atmosfera davvero particolare quella che aleggia attorno al Forte di Pietole, innalzato a inizio ’800 dall’armata napoleonica per difendere la città dei Gonzaga dagli austriaci, prima di passare di mano a questi ultimi quindi, con le guerre d’Indipendenza, all’Italia libera e liberata per finire in un penoso stato d’abbandono per decenni a cui ha poi dato rimedio il Comune di Virgilio, oggi più noto come Borgo Virgilio per via della fusione con la limitrofa località di Borgo Forte. Come dire: un gigantesco retrovisore puntato sulla Storia.

Ed eccola la sorpresa che si rivela intrufolandosi in questa maestosa costruzione di 330mila metri quadri. immersa nella riserva naturalistica che incornicia il Mincio: il Parco Museo Virgilio (www.parcomuseovirgilio.it) ricavato in due casematte del Forte di Pietole, adattate, anche grazie alla tecnologia multimediale, per presentare la biodiversità di questa porzione di Mantovano; per ricostruire ruolo e funzione della guarnigione; e per celebrare il sommo poeta latino nato proprio qui, in quella che all’epoca era nota come Andes, evocato e ricordato attraverso la proiezione di video dedicati all’Eneide, alle Bucoliche e alle Georgiche.

Mantova - Parco Museo Virgilio
Mantova - Parco Museo Virgilio

Con una presenza aggiuntiva e curiosa, giustamente valorizzata dalla Fondazione presieduta da Italo Scaietta che gestisce il Parco Museo: un grosso sasso ricoperto da misteriose iscrizioni in alfabeto romano, un tempo posizionato sulle rive del Mincio e che secondo un’accreditata leggenda sarebbe stata la postazione prediletta da Virgilio quando si dedicava alla composizione di nuove opere.  E se è vero i buoni pensieri alimentano anche le buone idee, non stupisce che il nuovo Parco Museo ospiti animazione experience ed eventi per grandi e piccini ispirati alla natura, alla sostenibilità e alla gastronomia.

E non sorprende nemmeno che i turisti slow lo utilizzino come campo base per poi avventurarsi nel Parco Archeologico del Forcello che sorge sopra i resti di un importante insediamento etrusco; o per visitare il Museo del Fiume a Bagnolo San Vito. Concedendosi qualche sosta golosa nelle locande sparse tra la campagna mantovana e la sponda del Po, ad esempio all’Osteria Antichi Sapori di Borgo Virgilio o alla Trattoria Bigiolla di Borgoforte.

Inerzia del viaggio a volte sfamata da qualche consiglio in versi più che comprensibile nella terra di Virgilio. Del resto, lo ripeteva anche Mario Soldati nel suo documentario televisivo in bianco e nero ’Viaggio lungo la Valle del Po’: "Nei cibi ci sono natura, storia e spirito degli abitanti". Sacrosanta verità.