Baite storiche o ambienti ultramoderni,
eremi di montagna raggiungibili solo a piedi o
strutture in cui arrivare comodamente in macchina, attraversando strade sterrate. I
rifugi ad alta quota italiani sono tanti e molti con un ottimo punto in comune: la vista panoramica mozzafiato. Scopriamo
6 tra i rifugi panoramici di montagna più belli d’Italia.
1. Rifugio Re Alberto I, Val di Fassa (Trentino Alto-Adige)
Le
7 Torri del Vajolet fanno parte del gruppo dolomitico del Catinaccio e si trovano tra la provincia di
Trento e quella di
Bolzano: in una delle conche naturali sorge il
Rifugio Re Alberto I, in Val di Fassa e proprio all’ombra delle Torri. Si trova a circa 2.621 metri di altezza, è raggiungibile
solo a piedi attraverso un itinerario attrezzato e offre una vista privilegiata e fuori dal comune sulle
Dolomiti. Lo scenario diventa ancora più affascinante all’alba e al tramonto quando le cime si colorano di rosa. Questo avviene grazie al tipico fenomeno
dell’enrosadira: quando i raggi colpiscono queste superfici montuose, costituite principalmente da
dolomite (carbonato di calcio e magnesio), nascono riflessi che toccano diverse sfumature rosate. Osservare il tutto dal Re Alberto è davvero uno spettacolo.
2. Rifugio Luigi Brioschi, Prealpi Lombarde (Lombardia)
Sulla
Grigna nelle Prealpi lombarde, a 2.410 metri di altezza, si trova il rifugio Luigi Brioschi. La prima struttura venne realizzata 126 anni fa e allora si chiamava
Capanna Griga Vetta. Nel 1926 il rifugio venne ampliato da Luigi Brioschi e da allora porta il suo nome (sebbene nel 1944 venne distrutto e ri-edificato quattro anni dopo). Il
rifugio offre una vista panoramica sulle vette del Pizzo dei Tre Signori ma anche sul Monte Rosa e il Monviso. Spesso viene utilizzato come
tappa intermedia per chi percorre l’itinerario della Traversata Alta che conduce fino alla Grigna Meridionale: consente anche il
pernottamento di 36 persone contemporaneamente.
3. Baita Gimont (Piemonte)
Nel comune di
Cesana Torinese, a 2.035 metri d’altezza, la
Baita Gimont è la soluzione ideale per chi ama la montagna e porta con se anche degli
escursionisti inesperti o dei bambini. Il rifugio, infatti, si raggiunge facilmente in auto dalla ss. 24 del Monginevro o in motoslitta da
Claviere. Al suo interno, oltre alle stanze per pernottare, si trovano anche una
zona bar e un ristorante in cui assaggiare i piatti tipici della cucina piemontese. Il
rifugio, che si specchia in un piccolo lago, offre una spettacolare vista panoramica sul Monte Chaberton.
4. Capanna Gervasutti, Monte Bianco (Valle d’Aosta)
Ecosostenibile e
ultramoderno: sono queste le principali caratteristiche della Capanna Gervasutti, a Courmayeur, che dai suoi 2.835 metri di altezza offre una
visuale suggestiva sul Grandes Jorasses e la Val Ferret. Oltre che per la vista panoramica, il rifugio intitolato all’alpinista
Giusto Gervasutti è rinomato perché realizzato con materiali e tecniche all’avanguardia nel 2011 (sostituendo al struttura preesistente). Gli esterni sono realizzati in
vetroresina e Pvc; gli interni invece, suddivisi in quattro differenti ambienti, tra cui due camerate per un totale di
12 posti letto, sono alimentati grazie a un sistema fotovoltaico. Si può anche compilare un
diario di bordo virtuale in cui poter annotare i dettagli della propria esperienza di soggiorno per consigli e suggerimenti ai prossimi visitatori.
5. Rifugio di Terraegna, Parco nazionale d’Abruzzo (Abruzzo)
Tra Pescasseroli e Bisegna, si trova il rifugio di Terraegna, una
struttura realizzata seguendo il tipico arredamento della montagna abruzzese.
Legno e pietra sono infatti i materiali principalmente utilizzati in questa struttura che, vista la posizione geografica, permette una
totale e silenziosa immersione nella natura (con tanto di scarso segnale telefonico). Il rifugio è raggiungibile seguendo quattro diversi sentieri attrezzati, sia a piedi che, nelle
stagioni che lo consentono, in mountain bike. Dotato di una camera matrimoniale e una camerata che può ospitare
fino a 8 persone, è aperto solo nei weekend ma, su prenotazione, prevede aperture straordinarie. Oltre alla
vista panoramica sugli Appennini, la località abruzzese permette anche di avvistare – mantenendosi a debita distanza – i lupi e l’orso bruno della Marsica.
6. Casello Margherita, Parco Nazionale della Sila
Ospitato in una
vecchia casa cantoniera realizzata più di 100 anni fa, questo
rifugio di montagna è stato interamente ristrutturato e, della sua destinazione originale conserva solo il rosso degli esterni. A gestione familiare e
immerso nella natura selvaggia – ma non troppo distante dai centri abitati di Celico, Camigliatello Silano e Spezzano della Sila – il rifugio
Casello Margherita sorge a 1.424 metri di altezza. È raggiungibile in auto, attraversando il valico di Montescuro, e oltre ad offrire delle viste spettacolari sulle vallate del
Parco Nazionale della Sila è anche il punto di partenza per diverse escursioni e
ciaspolate (anche notturne) per i boschi circostanti organizzate dai gestori. La struttura può ospitare
fino a 14 persone contemporaneamente ed è dotata di un ristorante che permette di
assaggiare tutte le specialità gastronomiche della montagna calabrese.