Geode Pulpì, tesoro sotterraneo di Spagna

di Redazione Itinerari
24 novembre 2023

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Le viscere della Sierra del Aguilón nei pressi di Almería nascondono gelosamente da millenni una meraviglia geologica naturale di incalcolabile valore: il Geode Pulpí. Fino a poco tempo fa solamente scienziati ed esperti autorizzati avevano il privilegio di accedere e studiare questo sito eccezionale. Dopo un meticoloso lavoro volto a preservarne l'integrità e lo stato di conservazione, attraverso tecniche avanzate di monitoraggio, ora tutti hanno la possibilità di visitare questo spettacolo della natura, naturalmente solo sotto la supervisione di esperte guide. LEGGI ANCHE - Le miniere di sale di Wieliczka, gioiello artistico nel sottosuolo di Cracovia

Cos'è un geode?

Non molte persone sono a conoscenza di un luogo simile. Un geode è uno spazio sotterraneo, solitamente un buco o una cavità tra le rocce, rivestito di cristalli di gesso. Nel caso specifico del Geode Pulpí, si tratta di una cavità di origine carsica, prodotta dalla dissoluzione del carbonato di calcio delle dolomiti, e completata con iniezioni idrotermali vulcaniche. Processi geologici che erano molto comuni in questa zona milioni di anni fa. Una volta che la natura ha creato il buco, in una seconda fase, deve accadere naturalmente che in detta cavità si verifichi un importante deposito di minerali, fino a creare una sorta di “grotta di cristalli”.

Cosa ha di speciale il Geode Pulpí?

Esistono numerosi geodi nel mondo, ma ad oggi non esistono molti geodi giganti. Il geode più grande del mondo conosciuto fino ad oggi è quello di Naica, noto anche come “Grotta di cristallo”. Si trova in una miniera nello stato di Chihuahua in Messico, a una profondità considerevole, il che significa che la temperatura all'interno è vicina ai 60º C e l'umidità oscilla tra il 90% e il 100%. Queste condizioni rendono impossibile visitarla senza indossare una tuta speciale e per questo riservata solo agli studiosi. E' stato il caso a permettere questa importante scoperta sia dal punto di vista geologico che turistico. Era il dicembre del 1999 quando i membri del Gruppo Mineralogisti di Madrid scoprirono, in una miniera abbandonata conosciuta come Mina Rica, una cavità di siderite ricoperta da enormi cristalli di gesso che emergevano dalle pareti, dal pavimento e dal soffitto, e la cui purezza permette di osservare gocce d'acqua all'interno. Il gruppo stava facendo una delle tante campagne alla ricerca di minerali da studiare e collezionare e, aprendo un varco, si imbatterono nell'ingresso di questa magica grotta. Esattamente vent’anni dopo e dopo tanto lavoro da parte di amministrazioni e scienziati, il Geode Gigante ha aperto al pubblico nel 2019.

La visita al Geode

La visita dura circa 90 minuti ed è concepita per gruppi di massimo 12 persone. Durante il tour si ha anche l'opportunità di visitare le principali gallerie della Mina Rica. La visita è obbligatoriamente guidata ed è anche un'ottima occasione per conoscere la geologia, la storia e i minerali. I visitatori attraversano la galleria principale e poi scendono al quarto livello, dove si trova il Geode Pulpí. Dato che si arriva ad una profondità di 45 metri, la discesa si effettua tramite la bellezza di 164 gradini che portano a questo tesoro tanto inaspettato quanto spettacolare. I cristalli di gesso che ricoprono il geode raggiungono gli 8 metri di lunghezza e circa 2 metri di altezza. Per la sua eccellente conservazione e la trasparenza dei cristalli, il Geode Pulpí costituisce un fenomeno unico, oltre ad essere il geode visitabile più grande del mondo.